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1) Dizion. 5° Ed. .
DISPOSITIVO e talora anche DISPONITIVO.
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DISPOSITIVO e talora anche DISPONITIVO.
Definiz: Add. Atto a disporre, Che ha virtù di disporre; od anche, Che ha il fine, l'ufficio, di disporre. ‒
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 29: Poniamo che la fede viva non consenta.... al credere con umane ragioni; sono nientedimeno molte ragioni introduttive e dispositive a fede.
Esempio: Giambull. P. F. Lez. II, 2, 27: Il bene sopraddetto.... opera e dispone in tal modo, che la provvidenza sua o il provvedere egli a tutti i bisogni è virtute informativa o dispositiva a condurre in essere tutte le cose che bisognano di mano in mano a questo universo.
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 319: Nè ancora si debbon chiamar sane, nè ben dispositive del corpo, quelle cose, che non operano tali azioni, ma quelle cose, che da essa abitudine della sanità derivano.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 4, 94: Senza degnarsi di preparare l'intelligenza del lettore con qualche tramezo disponitivo a intender ciò che ivi segue.
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 6, 215: Lo spirito e la vita di un'arte nuova di canto maravigliosamente penetrativa e dispositiva, potè al metro e alle parole dar tanta forza, onde i cuori degli uditori restassero da ogni genere di costumata passione trasformati.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 11, 2, 190: Queste virtù, di che io debbo favellare, virtù secondarie le nominerei, o atti virtuosi, i quali sono d'aiuto, e dispositivi alle virtù maggiori più loro confacevoli.
Esempio: Targ. Valdin. 2, 378: Tali acque al più cagionano alcuni vizj negli umori e nelle viscere di chi ne beve.... E di fatto quei medesimi scrittori nel contesto registrano molte altre cause tutte disponitive, o coadiuvanti, le quali mai si sarebbero ridotte in atto, senza ec.
Definiz: § I. E Term. dei Legisti. Aggiunto di quella parte degli atti o istrumenti che segue alla parte narrativa o altro preambolo, e nella quale si dichiarano le ragioni e i diritti dei contraenti, o si stabiliscono i patti e le convenzioni loro, ovvero alcuno dispone di checchessia. E in significazione più generica, riferito alla materia dell'atto o istrumento medesimo. ‒
Esempio: Deput. Decam. 42: Nel suo testamento.... egli (il Boccaccio) scrive così appunto: Similmente intendo che in perpetuo.... si possa vendere o alienare in alcuna altra guisa la casa mia.... E qui bisogna dire, o che ci sia per errore di penna lasciato un non,... o che ella fosse allora locuzione molto consueta e piana, poi che egli l'adopera in materia dispositiva, ove si pesano a punto le parole.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. Acq. 5, 270: Segue la parte dispositiva dell'istrumento, nella quale si assegna la strada al Reno,... si stabilisce all'alveo la larghezza di 24 pertiche, ec.
Definiz: § II. E aggiunto di medicamento, vale Atto a tener disposto il ventre. ‒
Esempio: Cecch. Comm. ined. 240: Persone stitiche, Che abbin sempre bisogno delle pillole Dispositive di maestro Ascensio.
Definiz: § III. Dispositiva, in forza di Sost., vale Parte dispositiva di qualsivoglia atto o istrumento.