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1) Dizion. 5° Ed. .
ARLOTTO.
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ARLOTTO.
Definiz: Sost. masc. Uomo gaglioffo, dedito alla crapula e all'intemperanza; quindi anche Sudicio, Vile, Meschino.
Dal provenz. arlot, povero, mendico e vile. –
Esempio: Intellig. 70: Evvi la rota che dà l'avventure, Che tai fa regi, e tai pover arlotti.
Esempio: Pulc. L. Morg. 3, 45: E cominciò a mangiar com'un arlotto.
Esempio: Franc. Son. 91: Ch'i' vidi in sulla strada un certo arlotto, Che cavava il midollo d'un barlotto.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 76: Che credete ch'importin quegli uncini, Che porta per insegna quest'arlotto?
Esempio: Red. Ditir. 16: Del vin caldo s'io ne insacco,.... Dite pure, e vel perdono, Ch'io mi sono un vero arlotto.
Esempio: E Red. Ditir. A. 73: Arlotto significa uomo vile, sporco, e che mangia e bee oltre ragione.
Definiz: § Arlotto fu il nome d'un Piovano celebre, del secolo decimoquinto, di cui son note le facezie e i lazzi; e dal quale prese origine il modo proverbiale: Esser come la bandiera del piovano Arlotto, che tutta era fatta di pezze rubate; e l'altro: La benedizione del piovano Arlotto; che era Doman te n'avvedrai; parole che proferì aspergendo una volta il popolo con olio invece che con acqua benedetta.