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1) Dizion. 5° Ed. .
GIGANTE.
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GIGANTE.
Definiz: Sost. masc. Nome mitologico di Ciascuno dei figliuoli di Urano e della Terra, i quali furono d'immane statura, e fecero guerra a Giove, onde da esso furono fulminati e precipitati nel Tartaro.
Dal lat. gigas, e questo dal grec. γίγας. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 19: Molti giganti uccise ne' suoi tempi, e nelle sue braccia sostenne sforzatamente in aere il gigante Anteo.
Esempio: Dant. Inf. 31: Quando i giganti fer paura ai Dei.
Esempio: Petr. Rim. 2, 185: Con un furor, qual io non so se mai Al tempo de' giganti fosse a Flegra.
Esempio: Grazz. Rim. V. 347: Già fe' la rabbia de' giganti altera A forza salir monte sopra monte, Per accostarsi alla celeste Spera, E fare ai sommi Dei vergogna ed onte.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 3: Quel Soliman, di cui non fu tra quanti Ha Dio rubelli, uom più feroce allora; Nè, Se per nova ingiuria i suoi giganti Rinnovasse la terra, anco vi fora.
Esempio: Adim. A. Pind. 296: Riprende in questa sentenza l'indegno fatto de' giganti, che non dovevon cercar per forza quello che Giove volontariamente non li donava.
Definiz: § I. Per similit. dicesi di Uomo di straordinaria statura e corporatura. –
Esempio: Dant. Inf. 34: E più con un gigante io mi convengo, Che i giganti non fan con le sue braccia.
Esempio: E Dant. Purg. 39: Vidi di costa a lei dritto un gigante.
Esempio: Vill. G. 179: Questi era grande come gigante, e di maravigliosa forza.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 343: Egli si levò come un gigante a correre lo suo viaggio.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 211: E immaginando.... di cui potessono essere le brache, che alla grandezza pareano state d'uno gigante, gli era intrato una malinconia che quasi non mangiava.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 801: Appella lo vulgo giganti li uomini grandi, cioè di grande statura.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 16: L'uno è gigante alla sembianza fiero; Ardito l'altro e franco cavalliero.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 15, 62: Tutto il popol correndo si traea Per vedere il gigante smisurato.
Esempio: Cellin. Vit. 139: Di più disse, che gli era comparso quattro smisurati giganti.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 23: Qual Encelado in Flegra, o qual mostrosse Nell'ima valle il Filisteo gigante.
Definiz: § II. Gigante, dicesi anche a una Statua di grandezza assai maggiore del naturale, Colosso. –
Esempio: Cellin. Vit. 478: Va, e dimanda Benvenuto se il suo gigante è di sorte innanzi, che ei si contentassi di darmene un poco di vista.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 167: Statue maggiori assai dell'ordinarie, e le chiamavano colossi, e noi sogliam dire giganti.
Definiz: § III. Figuratam. dicesi per Uomo di straordinaria forza d'ingegno, o di straordinario valore in qualche disciplina o arte. –
Esempio: Savonar. Pred. 4: Quando io voglio diventare piccolino, lo leggo (san Tommaso); e parmi che lui sia uno gigante, ed io nulla.
Definiz: § IV. Giganti, si dissero in Firenze Coloro che la vigilia di S. Giovanni, sostenuti su alti trampoli coperti di panni, e con membra e capo giganteschi, andavano a processione per la città. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 40: I giganti similmente, che in detta festa andavano attorno, si facevano a questo modo. Alcuni molto pratichi nell'andar in su i trampoli o, come si dice altrove, in su le zanche, ne facevano fare di quelli che erano alti cinque e sei braccia da terra; e fasciatigli e acconcigli in modo, con maschere grandi ed altri abbigliamenti di panni o d'arme finte, che avevano membra e capo di gigante, vi montavano sopra, e destramente camminando, parevano veramente giganti.
Definiz: § V. Passi di gigante, propriamente vale Passi straordinariamente lunghi; ma usasi per lo più in senso figurato, parlandosi di grandi e rapidi progressi fatti nell'apprendimento di un'arte o di una disciplina.
Definiz: § VI. Gigante da Cigoli, chiamasi per dileggio un Uomo di statura piccolissima, Nano: tolta la maniera da un nano di quel luogo. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 492: Ammazzar uomini, Abbruciar delle case, menar via De' bestiami, rubare, assassinare: Che ne so io? far che si cicali Del fatto mio. P. I giganti da Cigoli, Che battevan i ceci colle pertiche!
Esempio: Lipp. Malm. 3, 65: A gire a Batistone adesso tocca, Gran gigante da Cigoli, di quelli Che vanno a corre i ceci colla brocca, E batton colle pertiche i baccelli.
Esempio: Not. Malm. 1, 305: È in uso comune il dire Gigante da Cigoli a un nano, che i Latini dissero pumilio.
Esempio: Nell. Iac. Vecch. 2, 23: Oh ve' gigante da Cigli, chè battev'e' ceci colle pertiche!
Definiz: § VII. Dare nel gigante, vale toccare il sommo, la perfezione, in checchessia; ma è maniera scherzevole e non comune. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 252: Fate voi poco e buon, pensate in quante Maniere si fa ben, nè vi curate Di dare a prima giunta nel gigante.
Definiz: § VIII. Entrare nel gigante, si disse in maniera proverbiale per Ostinarsi iratamente in una cosa. –
Esempio: Varch. Ercol. 134: A uno che si sia incapato una qualche cosa, e quanto più si cerca di sgannarlo, tanto più v'ingrossa su e risponde di voler fare e dire, s'usa: Egli è entrato nel gigante.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 447: Però e' non mi parve da entrare Nel gigante.
Definiz: § IX. E pure in maniera proverbiale, Par de' giganti, si usò per Far cose grandissime e contro l'espettativa. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 229: Costoro vi tanno preso animo addosso, forse perchè siete piccino, e non s'avveggono che sapete far de' giganti.