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Dizion. 5° Ed. .
ABITUDINE
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ABITUDINE. Definiz: | Sost. femm. Complessione, Costituzione, Temperamento del corpo animale. |
Dal lat. habitudo. − Esempio: | Bocc. Comm. Dant. 3, 163: E però quello che per accidente avviene, non è difetto della natura, siccome ne' nostri medesimi corpi noi possiam vedere, i quali il più la natura produce sani e in buona abitudine, e noi poi col disordinatamente vivere corrompiamo e facciamo infermi. | Esempio: | Passav. Specch. Penit. 261: I medici antichi.... solevano domandare lo 'nfermo de' sogni, come degli altri accidenti e segni, per li quali si conosce l'abitudine e la disposizione del corpo dentro. | Esempio: | Ar. Comm. 2, 222: La vostra abitudine È tal che voi passerete il centesimo [anno di vita]. | Esempio: | Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 27: Ogni corpo umano aver la sua particolare abitudine; e così ogni nazione ancora il proprio suo naturale temperamento. | Esempio: | Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 57: Si danno alle volte negli uomini certi temperamenti, certe complessioni, certe abitudini di corpo, che non s'intendono. |
Definiz: | § I. Per Disposizione, Forma, Modo di essere di checchessia. − |
Esempio: | Tass. Dial. 3, 90: C'insegna [Dante],.... che l'endecasillabo e l'eptasillabo debbano essere disposti ne le diverse parti in guisa che si corrispondano ne l'abitudine. | Esempio: | E Tass. Dial. appr.: Ultimamente, parlando dell'abitudine delle rime, dimostra ch'alcune parti non abbiano l'abitudine, altre l'abbiano. |
Definiz: | § II. E per Attitudine ingenita, Disposizione naturale, Inclinazione, Tendenza. − |
Esempio: | Ottim. Comm. Dant. 3, 639: Sono alcune cose che inchinano in bene solo per una abitudine naturale, senza altro conoscimento, sì come le piante e li corpi non animati. | Esempio: | Gell. Capr. Bott. 55: E per qual cagione? A. Per quell'abitudine, che io [anima] ho ad informare te e non altri. G. E che cosa è questa abitudine, che tu di'? A. Una certa convenienza e inclinazione, ch'io ho di operare in te per cominciare a gustare la mia perfezione. | Esempio: | Arrighett. N. Oraz. I, 3, 294: Colla scorta dello stesso Archimede trapassò alle speculazioni delle naturali abitudini de' corpi gravi. |
Definiz: | § III. Per il Modo onde una cosa sta o è disposta, sia in sè, sia rispetto ad un'altra. − | Esempio: | Varch. Lez. Pros. var. 2, 291: Si apprenda le cognizioni delle abitudini e proporzioni, che ha una cosa coll'altra. |
Esempio: | Galil. Op. astronom. 1, 406: Se il vero asse, i veri poli, il vero equinoziale terrestri non si mutano in terra, tutta volta che voi ancora resterete nel medesimo luogo in terra, trasportate pure la terra dove vi piace, che voi già mai non cangerete abitudine nè ai poli, nè ai cerchi, nè ad altra cosa terrena. | Esempio: | E Galil. Op. astronom. 1, 407: Siccome voi non muterete abitudine ai poli terreni, abitudine dico, sì che vi si alzino o vi si abbassino; così parimente non la muterete ai poli figurati in cielo. |
Definiz: | § IV. Per Abito, Consuetudine, Assuefazione. − | Esempio: | Salvin. Rim. Pros. 194: Questo punimento del fallo col fallo altro non sia, che un indurimento di cuore, un acciecamento di ragione, un'abitudine a' falli; e così ec. |
Esempio: | Bott. Stor. Ital. 1, 118: Al che se si aggiunge l'abitudine del lungo vivere dei Francesi sotto la monarchia, la loro natura pronta e volubile,.... facilmente verrassi a conoscere che ec. | Esempio: | E Bott. Stor. Ital. cont. 3, 318: L'amore pur troppo fa forza altrui, e rompe spesso non solamente la retta ragione, ma ancora le buone abitudini. |
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