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1) Dizion. 5° Ed. .
CHIUSO
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CHIUSO.
Definiz: Partic. pass. di Chiudere. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Quale i fioretti, dal notturno gelo Chinati e chiusi, poi che il sol gl'imbianca ec.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 60: Abitò [Diogene] in una botte, la quale elli volgeva; la state chiuso contra il sole, e il verno si volgeva contro il meriggio.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 254: La qual cosa quella misera femmina considerando, per lo grande stupore agghiadò, e, chiuse le pugna e la bocca, cadde morta in terra.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 69: Le genti delle quali [cocche], veduto il legnetto, e chiusogli la via da potersi partire,.... a doverlo avere si disposero.
Esempio: E Bocc. Amet. 81 t.: Questa [Tebe] già.... stata chiusa da Anfione,.... e già grandissima e piena di nobile popolo, forte contra ciascuna altra possente, lieta ne' sacrificj di Bacco vivea.
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 11: Ne l'ora che 'l monton di pascer resta, Chiuso in capanna, o sotto un cavo monte.
Esempio: Bald. Eron. 16 t.: Chiuse dunque le partite della tavola, s'aprono da se medesime, ed appare il dipinto ordine delle figure.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 14, 55: Chiuso il partito, al bianco ubino in sella Ecco locata vien l'egra fanciulla.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 338: Ma i terrazzani, chiuse le porte e ricoltati i cannoni, le tenner lungi [le milizie degli Anversani].
Definiz: § I. In forma d'Add. Detto di usci, finestre e simili, vale Le cui parti sono insieme congiunte e fermate; ma trovasi anche per semplicemente Socchiuso. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 185: Sospinti gli usci delle camere, che solamente chiusi erano, e niuna persona trovandovi ec.
Esempio: S. Bern. Lett. F. 77: L'uscio chiuso della cella di fuori è segno della chiusura di quello dentro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 78: Non cavalcaro molto, ch'alle mura Si trovâr de la terra e in su la porta..... La porta è chiusa; ed a chi n'avea cura Rinaldo domandò ec.
Esempio: Cellin. Vit. 241: Per la qual cosa, giunto alla porta, io la trovai chiusa.
Definiz: § II. Riferito a stanze, case, botteghe, o qualsivoglia edifizio, vale Che ha la porta o le porte chiuse. –
Esempio: Cellin. Vit. 239: Questo luogo [il pollaio] era chiuso con grossi chiavistelli per di fuora.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 14: Mi vi trattenni una sola domenica, che tutte le botteghe erano chiuse.
Esempio: Varan. Vis. poet. 5: Ogni tempio era infaustamente chiuso.
Definiz: § III. E riferito ad abitazioni di uomini o d'animali, vale, specialmente presso i poeti, Coperto, Munito di ripari; od anche Ben custodito, Sicuro. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 28: Fece.... riportallo Dentro al castello in una chiusa torre, Dove in perpetuo per punizïone Condannò l'innocente a star prigione.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 41: Esca il coltivator del chiuso albergo.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 18: Guida la greggia ai paschi, e la riduce Con la povera verga al chiuso ovile.
Definiz: § IV. Riferito a luogo, vale Circondato da monti; Giacente fra essi. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 4: Fra due montagne entrò in un stretto calle, Onde uscia il grido; e non fu molto inante, Che giunse dove in una chiusa valle Si vide un cavallier morto davante.
Definiz: § V. Vale anche Riparato da tempeste, o da venti; Appartato e sicuro. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 64: E i naviganti, in qualche chiusa valle, Grettan le membra, poi che 'l sol s'asconde, Sul duro legno e sotto l'aspre gonne.
Definiz: § VI. Ed altresì per Semplicemente riparato o difeso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 37: Ecco non lungi un bel cespuglio vede Di spin fioriti e di vermiglie rose, Che de le liquide onde al specchio siede, Chiuso dal sol fra l'alte quercie ombrose.
Definiz: § VII. E per Terminato, Limitato, Circoscritto; detto per lo più di spazio. –
Esempio: Varch. Lez. Accad. 168: Circonscritta si chiama una cosa, quando è chiusa e circondata d'ognintorno, e, in somma, contenuta da una altra.
Definiz: § VIII. Riferito ad un'apertura qualunque, o a cosa che abbia un'apertura o bocca, e più specialmente a vasi o altri recipienti, vale Ben coperto, Turato, o simili. –
Esempio: Tass. Gerus. 2, 1: Ismen, che trar di sotto a i chiusi marmi Può corpo estinto.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 128: Il freddo.... i chiusi vasi di grossissimo cristallo rompe.
Definiz: § IX. E riferito a vano o apertura di edifizj, vale Rimurato, ovvero Simulato, Finto, Che non ha sfondo o riuscita. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 188: Il vano naturalmente è aperto; ma alcuna volta si fa dietro ad un vano un muro,.... e si finge uno vano non aperto, ma chiuso; il quale non male perciò chiameremo un vano finto.
Definiz: § X. Riferito a particolari arnesi o strumenti, vale Che non ha in una data parte foro o apertura, rispetto ad altra forata o aperta. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 29: Col fuoco dietro ove la canna è chiusa, Tocca un spiraglio che si vede a pena. (Si parla dell'archibuso.)
Definiz: § XI. Riferito a strade, fiumi, valichi e simili, vale Di cui è impedito comecchessia l'adito o il passo. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 19: Ogni varco da lacci e can chiuso era.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 73: Baiardo è quel destrier, ch'in mezzo il bosco, Con tal rumor la chiusa via si fende.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 31, 89: Per campagne, per boschi, e monte e valle, Cercaro uscir di man del popol Franco; Ma la più parte trovò chiuso il calle.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 74: E innanzi i guastatori avea mandati, Da cui si debbia agevolar la via, E i vôti luoghi empire, e spianar gli erti, E da cui siano i chiusi passi aperti.
Definiz: § XII. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 41: Quando mia speme.... Giunse nel cor, non per l'usata via, Che 'l sonno tenea chiusa e 'l dolor molle, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 32: Or quai pensier, quai petti Son chiusi a te, sant'aura e divo ardore?
Definiz: § XIII. Pur figuratam., riferito all'andare o venire da un luogo ad un altro, vale Impedito, Vietato. –
Esempio: Tass. Gerus. 9, 7: Or d'ogn'intorno La Giudea scorre, e fa prede e rapine; Sì che 'l venire è chiuso e 'l far ritorno Dall'esercito Franco alle marine.
Definiz: § XIV. Riferito a mani, braccia, labbra, palpebre; ovvero pugno, bocca, occhio; vale Che ha le sue parti riunite insieme, ripiegate, contratte, raccolte o simili. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Questi risurgeranno del sepulcro Col pugno chiuso, e questi co' crin mozzi.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 229: Egli si par bene.... che voi infino in questa terra abbiate recata la bocca chiusa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 63: E, tratto da la colera, avventosse Col pugno chiuso al re di Sericana.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 33: Chiusa la destra, e 'l pugno avea rivolto.
Definiz: § XV. Detto di fiori, vale Che ha le foglie raccolte e strette l'una all'altra, Che è tuttora in boccia. –
Esempio: Dant. Conv. 385: Appresso la propia perfezione, la quale s'acquista nella gioventute, conviene venire quella che alluma non pur sè, ma gli altri; e conviensi aprire l'uomo quasi com'una rosa che più chiusa stare non può, e l'odore ch'è dentro generato, spandere.
Definiz: § XVI. Riferito a veste, vale Stretto al corpo o ad alcuna parte di questo.
Definiz: § XVII. Dicesi pure di veste, che abbia l'estremità delle maniche, o di altra simil parte, non aperta, o cucita. –
Esempio: Rucell. G. Orest. 133: Avea chiuse le maniche da mano, E l'estremo collare, ond'esce il capo, In guisa tal, che chi l'aveva indosso, Trar più non potea fuor braccia nè testa.
Definiz: § XVIII. E riferito a persona vestita o armata, vale Coperto, e quasi nascosto dalla veste o dall'armatura. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 112: Colui lodando più in esso [giuoco], il quale, colla lancia più vicino alla terra colla sua punta, e meglio chiuso sotto lo scudo, senza muoversi sconciamente, dimora correndo sopra il cavallo.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 114: Diritti sopra le staffe, chiusi sotto gli scudi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 179: Venian cento e cent'altri, a diversi usi De l'esequie ordinati; ed avean questi, Come anco il resto accesi torchi; e chiusi, Più che vestiti, eran di nere vesti.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 37: Vien, chiuso nello scudo, e l'elmo ha in testa, La spada nuda, e in atto è di ferire.
Definiz: § XIX. Poeticam. trovasi riferito a Persona la quale si studi di coprirsi o nascondersi comecchessia, a fine di non essere riconosciuta. –
Esempio: Dant. Inf. 25: E avvegnachè gli occhi miei confusi Fossero alquanto, e l'animo smagato, Non poter quei fuggirsi tanto chiusi, Ch'io non scorgessi ben Puccio Sciancato ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 659: Finge l'autore ch'essi fuggissono chiusi per non esser conosciuti da lui; ed in questo si manifesta la condizione del furo (ladro), che sempre cerca d'occultarsi.
Definiz: § XX. Per Calato, Abbassato, o Tirato in modo che l'una parte si congiunga con l'altra, detto di visiera, cortina, tenda e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 36: Ma quella già con la visiera chiusa Venìa.
Esempio: Mont. Poes. 2, 255: Fra le chiuse cortine Vide l'opra mirabile La Diva.
Definiz: § XXI. Per Posto dentro, Riposto, Incluso; detto di cosa contenuta da un'altra che si chiuda comecchessia. –
Esempio: Fed. Imp. Lett. 30 t.: De' quali capitoli delle nostre responsioni vi mandiamo il trascritto, chiuso in queste lettere.
Esempio: Bemb. Lett. 2, 201: Lo darete [lo scritto], ben chiuso e ben sigillato in una vostra lettera, a mad. Giulia.
Esempio: Lipp. Malm. 8, 33: Chiuse in un vaso poi vedrem le gotte, Ch'ebbe quel vecchio chioccia di Sileno.
Definiz: § XXII. Figuratam., detto d'affetto, sentimento, pensiero o simili, vale Occulto, Non palese, ed anche Tenuto segreto, Non manifestato. –
Esempio: Dant. Purg. 15: Ed ei: se tu avessi cento larve Sopra la faccia, non mi sarien chiuse Le tue cogitazion, quantunque parve.
Esempio: Mont. Poes. 2, 296: Or che il chiuso le lice Arcano aprir, l'amor taciuto in terra Gli fa palese in cielo.
Definiz: § XXIII. Pure figuratam., detto di discorso, scrittura e simili, vale Poco intelligibile, Avviluppato, Oscuro. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 233: Non è sì chiusa [la Scrittura] che uomo se ne debbia spaventare, nè sì palese che avvilisca.
Esempio: Rim. Ant. F. Inghilfr. 1, 143: Del mio disir non novo Chiuso parlare spargo.
Esempio: Bocc. Teseid. Ded. 4: L'altra [cosa] si è il non aver cessata nè storia, nè favella, nè chiuso parlare in altra guisa.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 226: Messer Ridolfo faccendo risposte strane e chiuse, e gli uomeni, che qui erano, pareano come smemorati.
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 141: Io non intendo il tuo parlar qui chiuso.
Definiz: § XXIV. Per Che è dentro od occultato in alcuna cosa, o al di sotto di quella; ed anche Coperto, Nascosto. –
Esempio: Dant. Inf. 16: O scoglio, od altro, che nel mare è chiuso.
Esempio: E Dant. Purg. 7: Mentre che l'orizzonte il dì tien chiuso.
Esempio: Ar. Rim. 1, 300: Chiuso era il sol da un tenebroso velo.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 15: Sorgeva il nuovo sol da i lidi Eoi, Parte già fuor, ma 'l più nell'onde chiuso.
Definiz: § XXV. E per Coperto od Oscurato da nubi, detto di cielo o tempo. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 6: Allora il cielo di somme tenebre chiuso vidi.
Definiz: § XXVI. Per Ritirato, Riparato e simili, in alcun luogo, per lo più chiuso o munito; detto di persona. –
Esempio: Tass. Gerus. 7, 63: Oh! fossi io pur sul mio vigor degli anni, Qual sete or voi, che qui temendo chiusi Vi state.
Definiz: § XXVII. E per Nascosto, Che non si mostra, Che non si fa vedere; pur detto di persona. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 117: Stette Cristo chiuso al mondo, e non si mostrò insinochè non ebbe etate perfetta d'uomo.
Definiz: § XXVIII. E pur di persona, in senso figurato, Che non rivela l'animo proprio, Schivo di manifestare i proprj pensieri. –
Esempio: Giron. Cort. volg. Framm. 137: Elli è.... sì pensoso e sì chiuso, e sì mutolo e sì tacente, che giammai non dice neente.
Definiz: § XXIX. E altresì figuratam., detto di cuore chiuso, vale Del quale gli altri non possono vedere nè giudicare la vera condizione, Non facilmente scrutabile. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 206: E quel che parve altrui beato e lieto, Non dico fu; chè non chiaro si vede Un chiuso cuore in suo alto secreto; Metello dico ec.
Definiz: § XXX. E pur detto di cuore, Che non si lascia facilmente prendere o vincere dagli affetti. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 28: Con lei se 'n va Onestate umile e piana, Che d'ogni chiuso cor volge la chiave.
Definiz: § XXXI. Detto di uccelli, Tenuto in chiusa. –
Esempio: Panant. Paret. 42: Scioglie il chiuso fringuel voci canore, Se la più dolce in lui fiamma riviene.
Definiz: § XXXII. Riferito alla pronunzia chiusa d'alcune vocali, vale lo stesso che Stretto. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 168: Assegnando la greca ε, che alla nostra e chiusa ovvero stretta risponde sicuramente, alla pronunzia dell'e grande o aperta; ed il greco ω, il quale del nostro o largo il suono ci rappresenta, alla voce del nostro o chiuso, che col loro omicron segnano i Greci.
Definiz: § XXXIII. Detto di conto chiuso, vale Al quale è stata tirata la somma e fatto il saldo.
Definiz: § XXXIV. Detto di colore chiuso, vale Cupo, Scuro; contrario di Aperto; ma non è molto comune. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 283: Il nero non ha bisogno di molta dichiarazione;.... il qual colore, quanto più è chiuso, e più ascende all'oscuro, tanto più è fino, tanto più è bello.
Definiz: § XXXV. Detto di trotto chiuso, trovasi per quel che oggi dicesi Serrato, cioè Celere e fitto. –
Esempio: Bern. Orl. 31, 9: Cavalcando ne van per la pianura D'un chiuso trotto, che mai non allenta.
Definiz: § XXXVI. Chiuso chiuso, così raddoppiato, ha forza intensiva e come di superlativo. –
Esempio: Dant. Parad. 5: Per più letizia sì mi si nascose Dentro al suo raggio la figura santa, E così chiusa chiusa mi rispose.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 150: Chiusa chiusa, cioè la detta figura velata nel suo splendore.
Definiz: § XXXVII. A occhi chiusi, o A chius'occhi. –
V. Occhio.
Definiz: § XXXVIII. Chiuso, in forza d'Avverb., vale in senso figurato Oscuramente, In modo non chiaro o poco intelligibile. –
Esempio: Dant. Purg. 12: Sì che in quella Materia non potea parlarmi chiuso.
Esempio: E Dant. Parad. 11: Ma perchè io non proceda troppo chiuso, Francesco e Povertà per questi amanti Prendi oramai nel mio parlar diffuso.