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1) Dizion. 5° Ed. .
INCOATO.
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Dizion. 5 ° Ed.
INCOATO.
Definiz: Add. Incominciato, Intrapreso.
Dal lat. inchoatus. –
Esempio: Canig. Ristor. 76: Questa (l'Incostanza) non la 'ncoata segue via; Ma indietro volge per suo sconcia soma, Prima ch'a mezzo 'l passo giunta sia.
Definiz: § I. E per Che è incominciato, Principiato. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 145: Nella distribuzione degli onori e de' magistrati hanno con regola volgare e trita nella ragione civile sempre computato l'anno principiato, e, come essi (gli espositori delle leggi) dicono, incoato, per anno terminato e finito.
Definiz: § II. E per Che è in sul cominciare, Incipiente, detto anche di cose morali; ed è più che altro Term. delle Scuole. –
Esempio: Segner. Mann. genn. 27, 4: Anzi nella presente [vita] ancora riportasi bene spesso questa mercede (della vera beatitudine), almeno incoata.
Esempio: E Segner. Mann. lugl. 6, 3: Il volere udire è la prima disposizione a volere aprire; è un consentimento incoato.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 353: La gloria è della medesima natura e sostanza della grazia (da che questa è il medesimo amore incoato, e quella perfetto), e l'amor medesimo di Dio, che ec.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 486: L'indole opposta, cioè la femminilità, risiede per contro in una coscienza incoata e confusa, che non erompe in riflessione e non si estrinseca che sotto la forma istintiva del sentimento.
Esempio: E Giobert. Rinnov. 2, 416: Che avviene? Incontanente cessano le invenzioni: più non si scuoprono verità nuove: le notizie perplesse ed informi non si districano nè ripuliscono: non si compiono le incoate.