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1) Dizion. 5° Ed. .
CORRUCCIO.
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CORRUCCIO.
Definiz: Sost. masc. L'esser corrucciato; Sdegno, Adiramento, Risentimento, Cruccio. –
Esempio: Benciv. Aldobr.: Queste sono corruccio, ira, letizia.
Esempio: Liv. Dec. 1, 372: Acciò che li patricj non avessero speranza d'avere quello onore per lo corruccio della plebe.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 402: Vedrà l'ampie ricchezze, i nomi e i regni Altro non esser poi che 'ncarco e pene, Doglie, affanni, sudor, corrucci e sdegni.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 4, 37: Scherzi, corrucci e fanciulleschi inganni.
Esempio: Fosc. Poes. 56: Quell'aere Aiace figlio d'Oileo, che in petto Non ha virtù che di corrucci e sangue.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 197: Vi erano di molti corrucci tra questo (il Governatore) e quella (l'Assemblea).
Definiz: § I. Si disse per Dolore, Afflizione; e propriamente per la perdita di persone care; Lutto. Onde le maniere Prendere corruccio, Porre corruccio, Portare corruccio, e simili, che valevano anche Prendere o Portare il bruno. –
Esempio: Nov. ant. B. 104: La damigella messaggiera sempre li andava appresso e avevane grande pietà, e seppe per lo lamento di Tristano onde quello dolore veniva. Perchè allora disse: ora so io vostro corruccio e vostro dolore, e onde viene: ed io metterò consiglio in vostro corruccio (s'a voi piacerà) per tale convenente, che al mondo non ha damigella a cui ne pesi più che fa a me.
Esempio: E Nov. ant. B. appr.: Damigella, io vi prego.... andare a Tintoille alla reina Isotta;... e pregatela da mia parte che sia leale dama, e che lo scambio che ella ha preso di me m'ha recato alla morte, e che di me non prenda corruccio.
Esempio: Buonarr. Rim. 116: Donne, noi siam venuti per dar fuoco, Dar fuoco al capannuccio: Carnoval si morrà di qui a un poco: Portar per lui corruccio or vi conviene, Maschere a brun n'andran l'ore serene.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 27, 86: Sol mi duole di dover dar cruccio A questa bella donna, e fare scemo Di tanta grazia il mondo, che corruccio Porrà per lei.
Definiz: § II. Da corruccio, detto d'ingiuria, vale Da corrucciarsene, Da dar materia od occasione di corrucciarsi. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 222: Ingiuria da corruccio e non da scherzo.
Esempio: Varch. Stor. 3, 219: Le ingiurie che si cominciano per ischerzo, sogliono molte volte riuscir da corruccio.
Definiz: § III. Di corrucci, detto di persona, vale Facile a corrucciarsi, Sdegnoso e violento. –
Esempio: Dant. Inf. 24: Ch'io il vidi uom già di sangue e di corrucci.
Esempio: Alf. Trag. 3, 198: Vieni, ti appressa.... Oh! giovinetto assai Tu' se', per uomo di corrucci e sangue.
Definiz: § IV. Corruccio di fratelli fa più che due flagelli; è proverbio che significa: Terribili essere le conseguenze dell'odio tra' fratelli.
Definiz: § V. Corruccio è vano senza forte mano, è altro proverbio di chiaro significato.