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4° Edizione
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20) Dizion. 4° Ed. .
SPIRITAMENTO.
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pag.673



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Esempio: Lasc. Spir. 1. 3. Nell'ultimo a che ha a servire questo spiritamento?


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Esempio: Lasc. Spir. 5. 1. Che ho io a fare co i tuoi spiritamenti?
21) Dizion. 4° Ed. .
RIACCENDERE.
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pag.121



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Esempio: Cavalc. Discipl. spir. A' quali ogni dì ripensando, e nel cuore questo fuoco d'amore riaccendendo, e accrescendo, non mai si spegnerà.
22) Dizion. 4° Ed. .
ZOLFA
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pag.363



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Esempio: Cecch. Spir. 4. 7. E lo faranno forse Cantar, e non sarà di zolfa.


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Esempio: Malm. 2. 30. E giunto a campi lì fermar si volle A bere, e far la zolfa per bimmolle (quì figuratam. in sentimento equivoco)


3) id: a76fd5bff2e147d081e6730ceaddd2c2)
Esempio: Buon. Tanc. 1. 4. Questo e 'l cantar! vada ogni zolfa in bando.


4) id: 66bd8427506f4faf92efee07e544995b)
Esempio: Menz. sat. 3. Pur tenterò con satiresca avena ec. Far sentire una zolfa orrenda, e piena.


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Definiz: §. II. Zolfa degli Ermini, Canto Ecclesiastico degli Armeni; e per similit. si dice di Cosa, che non s'intenda.


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Esempio: Varch. Ercol. 99. Erano gli Ermini un convento di frati ec. i quali stavano in Firenze, e perchè cantavano i divini ufizj nella lor lingua, quando alcuna cosa non s'intendeva, s'usava dire: ell'è la zolfa degli Ermini.


7) id: ecf47681b53f46e886dff7111834cf6d)
Esempio: Varch. Ercol. 87. Dare una sbrigliata, ovvero sbrigliatura, è dare alcuna buona riprensione ad alcuno per raffrenarlo, il che si dice ancora Fare un rovescio, e Cantare a uno la zolfa, o il vespro, o il mattutino, o Risciacquarli il bucato.
23) Dizion. 4° Ed. .
INCASSARE
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pag.769



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Esempio: Cecch. Spir. 3. 2. E da quell'altro? che tu hai Incassatogli in casa?


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Esempio: Viv. disc. Arn. 32. Alquanto più basso nel mezzo, che alle testate, da fermamente incassarsi dentro le ripe.
24) Dizion. 4° Ed. .
GIUBBILEO.
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pag.618



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Esempio: Lasc. Spir. 5. 4. I' ho pur preso il giubbileo per l'anima sua.
25) Dizion. 4° Ed. .
ZIMARRONE
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pag.358



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Esempio: Lasc. Spir. 2. 3. Questo zimarrone con questo cappellaccio non mi quadra molto.
26) Dizion. 4° Ed. .
CIARPAME.
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pag.657



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Esempio: Lasc. Spir. 1. 3. Gittò per bocca ec. ugna d'orso, e infinito altro ciarpame.
27) Dizion. 4° Ed. .
PROLUNGARE
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pag.740



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Esempio: Cavalc. Discipl. spir. E però disse Seneca: può la nostra providenza a questo nostro corpicciuolo prolungar la vita, se le male volontadi ec.


2) id: e1be886794444d64b02290978184a5f7)
Esempio: Bocc. nov. 17. 17. E continuvando in più abbondanza di cibi, e di beveraggi la cena, per grande spazio di notte la prolungò.
28) Dizion. 4° Ed. .
SACCHETTONE
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pag.289



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Esempio: Lasc. Spir. 5. 5. Hagli quel fattore, che tu vedi, in que' duoi sacchettoni.
29) Dizion. 4° Ed. .
VAMPACCIA
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pag.193



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Esempio: Lasc. Spir. 4. 3. Una vampaccia di fuoco, che pareva la bocca dello 'nferno.
30) Dizion. 4° Ed. .
VOTABORSE
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pag.333



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Esempio: Cecch. Spir. 1. 1. Tra codeste tante È forza, ch'e' vi sia il votaborse.
31) Dizion. 4° Ed. .
BAVERO
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pag.402



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Esempio: Cecch. Spir. 1. 1. E' ne va Con una certa giornéa, con un bavero ec.


2) id: f37835a809a349c98b272c3926c222a0)
Esempio: Malm. 12. 34. Perchè gli aliotti, e 'l bavero a spalliera Paran la testa, e 'n giù mezza la vita.


3) id: c71fa08f89234b2686336ab5bdd1c9dd)
Esempio: Buon. Tanc. 4. 1. Porterà al collo una gran gorgiera, E un baver alto com'una spalliera.
32) Dizion. 4° Ed. .
ALLA DIROTTA.
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pag.117



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Esempio: Cavalc. Disc. spir. Che lavorío non si pigli alla dirotta per alcuna cupidità, ma piuttosto per servigio dello spirito.
33) Dizion. 4° Ed. .
DI SEGRETO
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pag.173



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Esempio: Cecch. Spir. 1. 1. All'ultimo Io la tolsi per donna di segreto A tutt'i miei.
34) Dizion. 4° Ed. .
MISERACCIO
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pag.255



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Esempio: Lasc. Spir. 4. 1. Ma quel padre di Giulio miseraccio è stato cagion d'ogni male.
35) Dizion. 4° Ed. .
SGRAZIATAMENTE.
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pag.518



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Esempio: Cecch. Spir. 2. 3. Sendo a Venezia Io ammazzai un gentiluomo in vero Quasi sgraziatamente.


2) id: af132ba81e514249b769f8d970e9eaff)
Esempio: Borgh. Col. Rom. 377. Essendo poi sgraziatamente presa, quando men doveva, e manco se l'aspettava.
36) Dizion. 4° Ed. .
MERENDONACCIO
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pag.215



1) id: e31b7c4f02d94286b22167e02855c656)
Esempio: Cecch. Spir. 4. 5. Su, alzala Merendonaccia, che se' grande, e giovane, Da reggere ogni verso.
37) Dizion. 4° Ed. .
PAZZO
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pag.528



1) id: 98cb4d713f0c40b4ab8aa7b49617cb53)
Esempio: Lasc. Spir. 3. 4. Io vorrò, ch'ella mi corra più dietro, che la pazza al figliuolo.


2) id: 19b6da9aa0e6401e90b12e18ceb3c695)
Esempio: E Lor. Med. Nenc. 44. Tu suoi esser pur pazza del cantare.


3) id: fe3a36aef42c4ee7be7688cfa37385fd)
Esempio: Lor. Med. Nenc. 11. Io son sì pazzo della tua persona, Che tutta notte i' vo traendo guai.


4) id: 7f3bfacb06ed42a88d06b827ec298576)
Esempio: Dant. Inf. 21. E Farfarello, e Rubicante pazzo.


5) id: ae098f5b33e24a18a5f583308d47ec55)
Esempio: Fr. Iac. T. 1. 7. 39. Ed io pazzo da catena Lascio il ver per la bugía.


6) id: 5d90b6969d534c739848c4af93d77719)
Esempio: Bern. Orl. 2. 7. 42. Ma s'a modo d'un pazzo far volessi, Prima di lui direi che tu venissi.


7) id: 413c6bee57d04b4c91b6983e5b8eb54a)
Esempio: Pataff. 5. E' basta ben un pazzo per casetta.


8) id: 5f52c04be16d4a329c76e96acd292d14)
Esempio: E Ber. Orl. 1. 4. 93. Parseli un pazzo scherzo, uno strano atto.


9) id: 7fb5b7a285c542f78fba300d6533d44a)
Definiz: §. V. Pazzo da catena, vale Pazzo assai, e che per soverchio di pazzía merita d'essere incatenato.


10) id: 5e6722d3bd894dd68b1d1b63bb5ab1bc)
Definiz: §. XI. Un pazzo ne fa cento; e si dice Quando si veggon molti correr dietro a un pazzo, o seguitare il reo esempio d'alcuno.


11) id: 97fbe3de4e15478bb68fafe6fec70576)
Definiz: §. VII. Chi sta in cervello un'ora, è pazzo; proverb. che si dice per denotare, ch'Egli è lecito mutarsi d'opinione; e si dice anche per esprimere La volubilità, ed incostanza degli uomini. Lat. sapientis est mutare consilium.
38) Dizion. 4° Ed. .
DISAGGUAGLIARE
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pag.152



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Esempio: Cavalc. med. spir. I quali quanto in gran parte da loro si disagguaglino, non lo so dire, ma l'opere stesse gridano.
39) Dizion. 4° Ed. .
TRADITORACCIO
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pag.118



1) id: 509d15361dcc4f1e900ba8cf8e4f095c)
Esempio: E Lasc. Spir. 2. 5. Questi sono i casi miei, traditoraccia; m'innamori, e poi te ne vai.


2) id: dacb7ba548fa4b188f8457c84219aaec)
Esempio: Buon. Tanc. 2. 7. Traditoraccia, che mi giunga il boia, S'ora non ti rigiungo a questo stretto.