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60) Dizion. 4° Ed. .
STOMACUZZO.
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pag.753



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Esempio: Bern. rim. 1. 24. Non ha 'l mondo il più ladro stomacuzzo.
61) Dizion. 4° Ed. .
NEGOSSA, e NEGOSSO.
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pag.332



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Esempio: E Cr. cap. 37. 1. Siccome di sopra de' negossi abbiam detto (il T. Lat. ha negossa)
62) Dizion. 4° Ed. .
PARETELLO
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pag.492



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Esempio: Fr. Iac. T. 6. 1. 18. Dopo il paretello Stami l'amoroso.
63) Dizion. 4° Ed. .
ORDINATRICE
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pag.421



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Esempio: Tes. Br. Appresso lo 'nsegnamento della prudenza, che è la prima dell'altre, che è donna, e ordinatrice, siccome quella, che per forza di ragione divisa le cose l'una dall'altra, ora dirà il maestro di temperanza.


2) id: 9682cc09f6f04b6e906d7ed7bfa70e9b)
Esempio: Com. Par. 6. Ella (la prudenza) è distinzione, non solamente virtù, quasi una moderazion di virtù, e carrettiera, e ordinatrice degli spiriti, e de' costumi ammaestratrice.
64) Dizion. 4° Ed. .
TORSIONE.
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pag.108



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Esempio: Cr. 6. 24. 1. Il vino della sua decozione (del comino) ec. mitiga il dolore, e torsione delle budella.
65) Dizion. 4° Ed. .
TENASMONE.
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pag.38



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Esempio: Tes. Pov. P. S. Ritiene la soccorrenza, e sana lo tenasmone.
66) Dizion. 4° Ed. .
SPIRITESSA
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pag.674



1) id: 40a8b03179f44aeea74f3fcbf5f0017d)
Esempio: Buon. Fier. 1. 5. 1. Spiritesse, fantasime ci stanno; Vedetele laggiù.
67) Dizion. 4° Ed. .
BOTTEGHINO
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pag.458



1) id: 32f51cd5ab6d4d12ab092a2120591885)
Esempio: Buon. Fier. 1. 1. 3. Quei, che portano addosso il botteghino.
68) Dizion. 4° Ed. .
TONNARA
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pag.98



1) id: c824a9afe1c84422ba84e5a8979d8f70)
Esempio: E G. V. cap. 158. 1. E poi guastarono le tonnare di Palermo.
69) Dizion. 4° Ed. .
MAZZERANGA
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pag.190



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Esempio: Cr. 1. 6. 6. Con mazzi, ovvero mazzeranghe, fatti a ciò, fortemente si calchi, e s'assodi.
70) Dizion. 4° Ed. .
RASCHIA.
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pag.72



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Esempio: Tes. Pov. P. S. cap. 3. Lo nasturcio trito con la songia dell'oca sana tosto la raschia dove si pone.


2) id: a72a2b4f14d24b6688b80e6f71ba0cc2)
Esempio: E Tes. Pov. P. S. appresso: La radice del pan porcino si cuoce nell'acqua, e di quell'acqua si lavi la raschia.


3) id: 4c8d42edbe7d42dca6a9509c134c222e)
Esempio: E Tes. Pov. P. S. più sotto: La polvere del formicaio mischiata con olio sana la scabbia, e la raschia, ungendosi al sole.


4) id: 6ad2c4f123054fcd893953b33c9f2734)
Esempio: E Tes. Pov. P. S. appresso: Li rami del fico verde, e le frondi pestale bene con l'acqua, se la raschia è nuova, e se è vecchia cuoci con l'aceto ec.
71) Dizion. 4° Ed. .
SCHIUMATO.
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pag.388



1) id: 7415478d004a439da99c5a6c259b4381)
Esempio: Tes. Pov. P. S. cap. 8. La chiara dell'uovo menata, e schiumata, messa negli occhi lacrimosi, e quasi arsi, sana.


2) id: cb8b7d9076834863a07892252dabbc79)
Esempio: E Tes. Pov. P. S. appresso: Item lo succo di ruta mischiato con mele schiumato a poco a poco, messo negli occhi, toglie la caligine (in questi esempj Schiumato è nel signific. del §. di Schiumare)


3) id: 19c95086d5684aeaa5d3dbb3d6934d49)
Esempio: Tac. Dav. stor. 2. 269. Le virtù d'ambi congiunte, schiumate de' vizj, fatto avrieno al principato ottimo temperamento (quì figuratam. il T. Lat. ha demptis vitiis)
72) Dizion. 4° Ed. .
TANTAFERATA.
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pag.13



1) id: 83af5a79dbc34ddc91c687f874392763)
Esempio: Buon. Fier. 1. 1. 2. Nè ch'i procuratori m'infinocchino Con lor tantaferate.
73) Dizion. 4° Ed. .
TEGGHINA.
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pag.25



1) id: 10525045727e4acf98f674b2d3010fc1)
Esempio: Tes. Pov. P. S. Empine una gallina, e cuocila in una tegghina.
74) Dizion. 4° Ed. .
INDIVIDUAZIONE
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pag.798



1) id: b1b37c98c5ae466b95a4c217347b3d52)
Esempio: Segn. Mann. Lugl. 24. 1. Come dall'originale può leggersi a maggiore individuazione della colpa.
75) Dizion. 4° Ed. .
COSETTA
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pag.842



1) id: b61874b49c43474dba7da9e8bffd7030)
Esempio: Bocc. nov. 24. 1. Appresso, Panfilo, continua con alcuna piacevol cosetta il nostro diletto.
76) Dizion. 4° Ed. .
TOCCA.
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pag.89



1) id: 24d61d5e12cd4c4ba6957415fc3b5fa0)
Esempio: Tes. Br. 8. 58. Egli dice, che la tocca sanguinosa, che tu porti, è segno, che tu fosti alla misléa; e tu di', che questo è leggier segno, che la tocca sanguinosa può esser segno, che tu se' sanguinato.


2) id: c528fab596dd42a4bcb15cfd1293caeb)
Esempio: E Buon. Fier. 5. 4. 6. E questi cinti D'una gonfiata tocca a' venti sparsa.
77) Dizion. 4° Ed. .
DRENTO
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pag.252



1) id: bd5903f5232940ffb1eb69b0a6f96114)
Definiz: Dentro. Lat. intus. Gr. ἔνδον. v. Salv. Avvert. 1. 2. 16.


2) id: 2b2f0f88ae7f4e728737f9ce84e466b4)
Esempio: E Morg. 8. 1. Nella città tornar volevan drento.
78) Dizion. 4° Ed. .
RENSA.
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pag.103



1) id: 6f9e831b32b4486da7ed769f10a94e68)
Esempio: Lasc. Sibill. 1. 1. Fa' trovare le tovaglie, e i tovagliolini di rensa.


2) id: 9a3523b31a0e445d9eef1ad094d1e71d)
Esempio: Ambr. Cof. 2. 1. Egli diedemi Tele di rensa sottili in un cofano Grande di quei di Francia.
79) Dizion. 4° Ed. .
GRECO
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pag.669



1) id: 7e2aea1235294711b84b8dd5d695b4e4)
Esempio: Bern. rim. 1. 1. Io ho un vin, che fa vergogna al greco.


2) id: ff519da344584f0a9d7013a7ab014238)
Esempio: Fir. Luc. 1. 1. Bisognerebbe legarlo a' piedi d'una botte di trebbiano, di greco, o di malvagía.


3) id: ba9d63ddc0c44d4fbc83b2c3b20fe45a)
Definiz: §. Per nome d'Uva così detta. Lat. uva graeca.