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180) Dizion. 4° Ed. .
A ORA A ORA
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pag.217

181) Dizion. 4° Ed. .
A OTTA A OTTA
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pag.217



2) id: 9d880cff570f416c8174bcaa37614c3c)
Definiz: Avverbialm. A ora a ora, Di quando in quando; Ch'è, ch'è. Lat. subinde. Gr. θαμά.


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Esempio: Bocc. nov. 72. 5. E per poter più avere la dimestichezza di Monna Belcolore, a otta a otta la presentava.
182) Dizion. 4° Ed. .
A PARTE A PARTE
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pag.218



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Esempio: E Lab. Leggendo l'altro la lettera, e a parte a parte guardandola, te sentì nominare.


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Esempio: Bocc. nov. 98. 35. E che quello, ch'io dica sia vero, ec. riguardisi a parte a parte.


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Esempio: Petr. son. 16. E' m'è rimasa nel pensier la luce, Che m'arde, e strugge dentro a parte a parte.


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Esempio: Alam. Colt. 2. 39. Quando 'l bisogno viene, a parte a parte Colle sue verghe in man scuotono 'l grano.
183) Dizion. 4° Ed. .
A PASSO A PASSO
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pag.218



2) id: 4e05ff638b014826a5ada3d4f0a03183)
Definiz: §. I. Per A ogni poco, A ogni piè sospinto.


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Esempio: Franc. Sacch. nov. 160. Fu detto loro tutto a passo a passo.


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Esempio: Com. Inf. 14. Ad intelligenza di questa lettera, a passo a passo procederemo.


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Definiz: Avverbialm. A poco a poco, Adagio adagio. Lat. gradatim, paulatim, pedetentim, sensim. Gr. κατ'ὀλίγον.


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Esempio: Petr. son. 50. Che a passo a passo è poi fatto signore Della mia vita.


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Esempio: Coll. SS. Pad. E non si vergogna di parlare a passo a passo cose sconce, e sconvenevoli.


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Definiz: §. II. Figuratam. vale ancora A cosa per cosa.
184) Dizion. 4° Ed. .
A PETTO A PETTO
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pag.220



2) id: 8733d77168c947cc9e9a25ad9121079c)
Definiz: A solo a solo, A fronte a fronte.


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Esempio: M. V. 10. 101. Quivi secondo il suo essere fu l'aspra battaglia a petto a petto.
185) Dizion. 4° Ed. .
A PIEDE A PIEDE
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pag.220



2) id: 134155dbbf564814b043642a2093c448)
Esempio: Dant. Inf. 17. A piede a piè della stagliata rocca.


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Definiz: Lo stesso, che A piede, e 'l raddoppiamento gli dà forza di superlat. Lat. ad imam radicem.
186) Dizion. 4° Ed. .
A MOTTO A MOTTO.
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pag.166



2) id: 9a469f6fa9b64102bbeb379278505295)
Definiz: Avverbialm. A parola a parola, A cosa per cosa. Lat. singillatim, ad verbum. Gr. ἔπος πρὸς ἔπος.


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Esempio: Vend. Crist. 3. Gli contarono a motto a motto ciò, che Tito avea loro divisato.


4) id: c442c5a0aacc4898b95195a51f0d5930)
Esempio: Nov. ant. 7. 4. Al padre furono raccontate queste novelle, tutte le domande, e le risposte a motto a motto.
187) Dizion. 4° Ed. .
A DUE A DUE.
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pag.66



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Definiz: Posto avverbialm. A coppia a coppia, Due dopo due. Lat. bini.


3) id: c28c8aadc28e420aaaa515f6c210a99f)
Esempio: Petr. cap. 5. E tenensi per mano a due a due.


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Esempio: Dant. Purg. 29. Ventiquattro signori a due a due, Coronati venian di fiordaliso.
188) Dizion. 4° Ed. .
A FACCIA A FACCIA.
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pag.70



2) id: f3ed72b8490b49dd948e4e0d0b0b5b83)
Esempio: Petr. cap. 9. Poi quel ch'a Dio familiar fu tanto In grazia a parlar seco a faccia a faccia.


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Esempio: G. V. 11. 19. 3. E veggono Iddio, e la divina essenzia a faccia a faccia.


4) id: dc3bb3b61c914efda454628e510443d5)
Definiz: Posto avverbialm. Presentemente, A viso a viso. Lat. coram. Gr. ἐναντίον (Gli scrittori sacri dicono facie ad faciem)


5) id: 600e306a42b641c28d6d532bdf113cf0)
Esempio: S. Grisost. Dove l'anima tornando alla propria gentilezza, con fiducia potrà vedere a faccia a faccia lo suo Signore.
189) Dizion. 4° Ed. .
A GOCCIA A GOCCIA.
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pag.98



2) id: b73a30634a6b438296377f8bf7c99e18)
Esempio: Ar. Fur. 23. 133. L'umor, che vorria uscir tanto s'affretta ec. Ch'a goccia a goccia fuori esce, a fatica.


3) id: be1351e52a0e42b39522637feb997237)
Esempio: Dant. Purg. 20. Che la gente, che fonde a goccia a goccia Per gli occhi il mal, che tutto il Mondo occupa, Dall'altra parte infuor troppo s'approccia.
190) Dizion. 4° Ed. .
A GRADO A GRADO.
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pag.98



2) id: 1fa8f502305d4861a7b0b51bc59a6ec8)
Esempio: Cr. 4. 9. 4. E a grado a grado quelle (viti) che piuttosto si maturano, prima riporre.
191) Dizion. 4° Ed. .
A MUTA A MUTA.
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pag.167



2) id: 4ab47ff87a5049d2850c9fdb6ac584d7)
Esempio: But. A muta a muta, cioè scambiandogli a brigata a brigata.


3) id: fb92ab3c05464a22b7c84938059f3f51)
Esempio: Dant. Inf. 14. O s'egli stanchi gli altri a muta a muta In Mongibello alla fucina negra.


4) id: e0061cc329fd466abb610064e4a09f92)
Definiz: Posto avverbialm. vale lo stesso, che A muta.
192) Dizion. 4° Ed. .
A PIÙ A PIÙ
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pag.220



2) id: 4c10973f205a4e71b7a75d393dcbf0ac)
Esempio: Dant. Inf. 12. Così a più a più si facea basso Quel sangue sì, che copria pur li piedi.


3) id: 9a94c12ac4084650bc031f61499985f8)
Esempio: E Dan. Inf. appresso: Disse 'l Centauro: voglio che tu credi, Che da quest'altra a più a più giù prema Lo fondo suo, infin che si raggiugne, Ove la tirannia convien, che gema.
193) Dizion. 4° Ed. .
A POCO A POCO
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pag.220



2) id: 4eeb7fe620fe4823b13ce38736bded48)
Esempio: Bocc. nov. 77. 32. A poco a poco levò quella scala, che saliva in sul battuto.


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Esempio: Dant. Inf. 1. Che venendomi incontro, a poco a poco, Mi ripingeva là, dove 'l Sol tace.


4) id: d3784dcf7d4141418c5eddce4d5de664)
Esempio: E Bocc. canz. 5. 4. Già mi consumo amando, e nel martire Mi sfaccio a poco a poco.


5) id: e661798131fa4f84901eaf3fcceab422)
Esempio: Petr. son. 62. Se bianche non son prima ambe le tempie, Che a poco a poco par, che 'l tempo mischi.
194) Dizion. 4° Ed. .
EQUIVOCANTE.
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pag.292



1) id: 20025f08ced84bdc9a83c72906a39abe)
Esempio: Libr. Pred. R. Quì non vorrei essere equivocante.


2) id: 1424cf7b294246a8af71b9df35018264)
Esempio: E Libr. Pred. R. appresso: Son certo, che in questo io non sono equivocante.
195) Dizion. 4° Ed. .
FIGURETTINA
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pag.457



1) id: 2a2ed64dc9994bd5904958d5ef77053c)
Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Fanno vedere figurettine minutissime.
196) Dizion. 4° Ed. .
SOSPIRATORE.
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pag.614



1) id: 06b1fc3c444e4e648763182b4006f91e)
Esempio: Rim. ant. F. R. Grave sospiratore ogni momento.
197) Dizion. 4° Ed. .
ROTONDISSIMO
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pag.272



1) id: ea7ff18a794548beabee798416e4ef17)
Esempio: Guitt. lett. R. Perchè i cieli sono rotondissimi.
198) Dizion. 4° Ed. .
FESTA
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pag.439



1) id: 5487a2944c1047f592bac5ace7f3a257)
Esempio: Pallad. F. R. La necessitade è sanza festa.


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Esempio: Ambr. Bern. 2. 6. Mi acconceresti pel dì delle feste.


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Definiz: §. XV. A festa, posto avverbialm. vale A uso di festa, A maniera di festa, Festerecciamente. Lat. solemniter. Gr. μεθ'ἑορτῆς.


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Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 59. Stomacò sopra tutto la casa in piazza parata a festa, lo spanto convito a porte spalancate, e corte bandita.


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Esempio: Dant. Purg. 26. Baciarsi una con una Senza restar contente a breve festa.


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Esempio: E Malm. 10. 42. Ed in un punto a i giuocator dà festa.


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Esempio: Cas. rim. burl. 7. S'io mi ricordo bene, a dir mi resta, Come si mena pel forno la pala, E poi vi mando a casa, e dovvi festa.


8) id: e0dfb611d82b4edd82d99482704a8a9f)
Definiz: §. XIII. Far la festa senza alloro, modo basso, vale Fare alcuna cosa a ufo.


9) id: 82be548678d14f119fdd50bb1e63da7c)
Esempio: Lasc. Pinz. 2. 4. In quanto a lei la festa si farebbe senza alloro.


10) id: 19eb6fb9cd634b9aa99b2491875e3749)
Esempio: Bern. Orl. 1. 5. 44. E 'l corno da sonare altro che a festa.


11) id: 6e23c31b3f324f78aa492e94d7ccff89)
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 1. 3. Se la festa avesse a durar troppo, Io leverei l'alloro.


12) id: 8f419e379b0147c48c7be7e52a99896d)
Definiz: §. IX. Far la festa a uno; vale Ucciderlo. Lat. extremum supplicium de aliquo sumere. Gr. θανατοῦν.


13) id: 2157f9b22f8a48b8ae7a17575577a4c0)
Esempio: Dant. Par. 12. Poichè 'l tripudio, e l'altra festa grande ec. Insieme appunto, e a voler quietarsi.


14) id: 5f9ffc7ae5ad42d383127cd80943cc92)
Esempio: Sen. ben. Varch. 6. 11. Io ho nel teatro un luogo ec. per istare a vedere feste.


15) id: ecae48c2600e45d6a4947f7fbb89a53f)
Esempio: Varch. stor. 9. 259. Quelle de' fanciulli, che si ragunano ogni Domenica, e tutti i giorni delle feste comandate, a cantare il vespro, ec. son nove.
199) Dizion. 4° Ed. .
FORZATORELLO
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pag.510



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Esempio: Rim. ant. F. R. Amore tristerello, Crudel forzatorello.