Lessicografia della Crusca in rete

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100) Dizion. 1° Ed. .
ASSETTO
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pag.87



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Esempio: Bocc. n. 100. 7. Sì miser tutti in assetto di far gran cose.


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Esempio: Sen. Pist. Tuttavia s'intorbida alcuna cosa di quello, che io aveva ordinato, e messo in assetto.
101) Dizion. 1° Ed. .
DITO
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pag.296



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Esempio: E Bocc. num. 7. Cominciò a far sembiante di distendere l'uno de' diti.


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Definiz: ¶ Diciamo proverbialm. Legarsela al dito, che vale imprimersi bene nella memoria, detto da quel segno, o filo, che si lega, o mette tal volta al dito, per ricordanza. Vedi cap. 7. De' proverbi di Salamone, d'onde par, che tragga l'origine.


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Esempio: E Dan. Par. 28. Se li tuo' diti non son di tal nodo sufficienti.


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Definiz: Leccarsene le dita, si dice di cibo, che piaccia sommamente. Gr. καθεστίειν δακτύλους. Lat. digitos praerodere.


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Esempio: Lib. Astr. Scrivi nella prima parte, che si tiene col diametro, che esce con l'orizzone, uno: e nella seconda, due: e nella terza. tre: e così ancora andrai scrivendo, tanto, che compili 12. E catuna di queste parti si chiama dito: e poscia parti catun dito di loro in quante parti puoi, e segnale, ne, secondo spazio, il quale è più stretto. E questi diti si chiamano li diti dell'ombría ritornata, o vero rivolta.
102) Dizion. 1° Ed. .
CONDOTTO
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pag.207



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Esempio: G. V. 7. 24. 2. Erano partiti di Siena, per condotto degli Ubertini.


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Esempio: Alb. cap... La paura di Dio è chiave ad ogni bene, e condotto ad aver parte della gloria.
103) Dizion. 1° Ed. .
DISVERGINARE
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pag.296



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Esempio: Com. Inf. c. 7. Volle rapire, e disverginare il vergine regno di Dio.
104) Dizion. 1° Ed. .
CONGREGARE
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pag.211



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Esempio: G. V. 7. 43. 3. Congregato il popolo di Firenze nel greto d'Arno.


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Esempio: San. Grisost. Cessa al tutto la rabbiosa cupidità di congregar pecunia.
105) Dizion. 1° Ed. .
DISTANZIA
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pag.292



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Esempio: Dan. Par. 7. E quasi velocissime faville Mi si velar di subita distanza.
106) Dizion. 1° Ed. .
INVOCATRICE
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pag.464



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Esempio: Filoc. lib. 7. 143. O Superbia, ec. invocatrice d'ira, e suscitatrice di briga.
107) Dizion. 1° Ed. .
IRACONDIOSO
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pag.464



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Esempio: Com. Inf. c. 7. Nella prima parte tratta degl'iracondiosi, e di loro pene.
108) Dizion. 1° Ed. .
COSTIPAZIONE
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pag.233



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Esempio: Cr. 6. 7. 1. Ed ha proprietà di risolvere la costipazione de' membri.
109) Dizion. 1° Ed. .
SPAVENTEVOLE
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pag.828



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Esempio: Bocc. n. 48. 7. Lei di morte, con parole spaventevoli, e villane, minacciando.


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Esempio: E Bocc. nov. 94. 18. Di corpo spaventevole, così bella divenir me l'ha fatta.
110) Dizion. 1° Ed. .
RIFORMAGIONE
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pag.706



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Esempio: G. V. 10. 112. 7. Avemo così stesamente fatta memoria di questa riformagione.


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Definiz: ¶ RIFORMAGIONE si dice ancora a un'antico magistrato di questa Città, che ancor dura.


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Esempio: M. V. 3. 73. Carta ne fece Sier Piero di Ser Grifo, notaio delle riformagion del detto Comune.
111) Dizion. 1° Ed. .
LUPO
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pag.494



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Esempio: E Bocc. nov. 32. 7. E così faccendo, di lupo era divenuto pastore.


2) id: 8c610beaa6f0477db567596090adbff3)
Definiz: A carne di lupo zanne di cane, cioè: un malvagio metterlo alle mani con un piggiore. Lat. dignum patella operculum.


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Esempio: Dan. Par. can. 4. Si si starebbe un'agno tra duo brame Di fieri lupi.


4) id: b7ffab6b30ba48e8915859154c9a645e)
Esempio: E Dan. Inf. c. 1. E una lupa, che, di tutte brame, sembrava carca.


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Definiz: Quello che ha ad esser de' lupi, non sarà mai de' cani, e si dice di chi consegue alcuna cosa, ch'era destinata per lui.


6) id: c6ac65db038b4c9383e6673f52d48e7b)
Definiz: ¶ E tenére il lupo per gli orecchi. Di chi ha per le mani impresa difficile a seguitare, e pericolosissima a tralasciare. Gr. τῶν ὤτων ἔχειν, τόν λύκον. Lat. auribus tenere lupum.
112) Dizion. 1° Ed. .
PREDICATORE.
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pag.645



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Esempio: M. V. 7. 80. E mandò di nuovo li predicatori, e gli accattatori.
113) Dizion. 1° Ed. .
PRIEGA
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pag.650



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Esempio: G. V. 7. 78. 1. A richiesta, e priega de' Ghibellini di Toscana.
114) Dizion. 1° Ed. .
VIOLENTEMENTE
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pag.941



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Esempio: G. V. 4. 20. 7. Che 'l ducato di Puglia violentemente aveano tolto.
115) Dizion. 1° Ed. .
BATTAGLIERE
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pag.114



1) id: ee85e9cacef54b008b8976f07aca4547)
Esempio: G. V. 7. 80. 1. E tenuto uno de' migliori battaglieri di Francia.


2) id: 144e0f5077214a4a807c30e0f9ba2673)
Esempio: Tes. Br. 2. 41. Marte, ch'è di sotto lui, altresì è caldo, e battagliere, e malvagio, ed è chiamato Iddio delle battaglie.
116) Dizion. 1° Ed. .
MALAGIATO
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pag.501



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Esempio: G. V. 7. 104. 2. Sempre furono in debito, e malagiati di moneta.
117) Dizion. 1° Ed. .
SBANDIRE
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pag.752



1) id: 4b561eca07d344fe8a0aaee77c9b10db)
Esempio: Dan. Par. 7. Ma per se stessa, pur fu ella sbandita, Di Paridiso.
118) Dizion. 1° Ed. .
AGIATAMENTE
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pag.31



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Esempio: G. V. 9. 305. 7. Agiatamente potea venir l'oste di qua da Guisciana.


2) id: 85466faf33db457a865190111311b7f3)
Esempio: Liv. M. disotto erano fatti a modo di conio, per più agiatamente balirgli, e volgergli.
119) Dizion. 1° Ed. .
MANICO
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pag.506



1) id: b8fd6e2fb3534e188a16421eeb1b46d1)
Esempio: G. V. 8. 55. 7. Un gran bastone noderuto, com'un manico di spiede.


2) id: b8482b5412984dde86a81d620b15df6a)
Definiz: ¶ E da MANICO, MANICHETTO, ma in altro significato il diciamo, come. Fare un manichetto, che é il mettere una mano in su la snodatura dell'altro braccio, piegandolo all'insù, che è atto di sdegno, e d'ingiuria, verso il compagno, aggiugnendovi le parole: oh to: simile a quel beffeggiamento, che i latini chiamavano CICARIA.