Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
LUPO
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LUPO.
Definiz: Animal salvatico voracissimo. Lat. lupus.
Esempio: Bocc. nov. 87. 8. Ed ecco, vicino a lei, uscir d'una macchia folta, un lupo grande, e terribile, ne potè, poichè veduto l'ebbe, appena dire: domine aiutami, che il lupo le si fu avventato alla gola.
Esempio: E Bocc. nov. 32. 7. E così faccendo, di lupo era divenuto pastore.
Esempio: Dan. Par. can. 4. Si si starebbe un'agno tra duo brame Di fieri lupi.
Esempio: E Dan. Inf. c. 1. E una lupa, che, di tutte brame, sembrava carca.
Esempio: Petr. canz. 11. 6. Orsi lupi, leoni, aquile, e serpi.
Definiz: ¶ Diciamo in proverbio. E' non si grida mai al lupo, ch'e' non sia in paese, o ch'e' non sia o lupo, o can bigio: e vale: ch'e' non si dice mai pubblicamente una cosa d'uno, ch'ella non sia, o vera, o presso che vera. Latin. rumor publicus, non omnino frustra est. Fama non temere spargitur.
Definiz: ¶ E quell'altro. Chi ha 'l lupo per compare, porti il can sotto 'l mantello. E vale: Chi ha a trattar con tristi, vada cauto. Latin. cum vulpe habens commercium, dolos cave.
Definiz: ¶ E quell'altro. Il lupo cangia il pelo, ma non il vezzo: e vuol dire, che l'huomo anticato nel vizio, per qual si voglia mutazion, ch'e' si faccia, difficilmente se ne rimane. Gr. ὁ λύκος τὴν τρίχα οὺ τὴν γνώμην ἀλλάττει. Lupus pilum mutat, non mentem.
Definiz: Il lupo non caca agnelli, e vale che delle cose triste non nascon le buone. Lat. Rosa non nascitur è squilla. Ex tardigradis asinis, non emersit equus.
Definiz: Quello che ha ad esser de' lupi, non sarà mai de' cani, e si dice di chi consegue alcuna cosa, ch'era destinata per lui.
Definiz: ¶ E tenére il lupo per gli orecchi. Di chi ha per le mani impresa difficile a seguitare, e pericolosissima a tralasciare. Gr. τῶν ὤτων ἔχειν, τόν λύκον. Lat. auribus tenere lupum.
Definiz: Il lupo non mangia della carne del lupo.
Definiz: Ogni carne mangia il lupo, e la sua lecca. E vuol dire: che ognuno rispiarma se, e i suoi. Lat. lupus alterius lupi tarnem carnem non edit.
Definiz: A carne di lupo zanne di cane, cioè: un malvagio metterlo alle mani con un piggiore. Lat. dignum patella operculum.
Definiz: Egli ha veduto il lupo. Si dice quando huomo è affiocato, credendosi, che chi è veduto dal lupo, prima, ch'e' vegga lui, affiochi. Gr. λύκον εἶδε. Lat. lupum vidit.
Definiz: ¶ E Chi pecora si fa il lupo se la mangia. Che è: chi sopporta le piccole ingiurie, da animo, che gliene sien fatte delle grandi. Lat. post folia, cadunt arbores.
Definiz: ¶ E come il lupo: a occhio, e croce, cioè senza considerazione.