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1° Edizione
Diz Giu. totali
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22380 34 22414 occorrenze
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140) Dizion. 1° Ed. .
A ROMORE
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pag.77



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Esempio: G. V. 7. 91. 3. I Pisani, sentendo ciò, a grido, e a romore, montarono a galee.


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Definiz: E Levarsi a romore: commuoversi.


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Esempio: Bocc. n. 1. 13. Veggendo ciò si leverà a romore, e griderrà.
141) Dizion. 1° Ed. .
A ROVESCIO
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pag.77



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vedi A CONTRARIO.

3) id: 3857662940f44155acf4793097a98ecb)
vedi A CONTRARIO.
142) Dizion. 1° Ed. .
A RUBA
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pag.81



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Esempio: Bocc. n. 45. 13. Andataci a ruba ogni cosa.


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Definiz: avverbialm. andare a ruba, esser rubato, saccheggiato. Lat. ab ripi, vi eripi.


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Definiz: E Andar via a ruba, diciamo delle mercatantíe, e delle grasce, quando hanno tostanissimo spaccio. Lat. celerrimè.
143) Dizion. 1° Ed. .
A SALVAMENTO
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pag.81



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Esempio: G. V. 9. 319. 2. E andónne a Signa a salvamento, con gran preda.
144) Dizion. 1° Ed. .
A SCHIFO
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pag.81



2) id: a9d254be24b24038b8ac9c60fb9ed766)
Definiz: avverbialm. avere a schifo, cioè avere a stomaco, a fastidio. Lat. fastidire.


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Esempio: Petr. Son. 210. E temo ch'ella Non abbia a schifo il mio dir troppo umile.
145) Dizion. 1° Ed. .
A SCHISA
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pag.81



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Esempio: Cr. 4. 11. 4. In ramo di due anni, o di più tempo, innestano, il ramo lungo, ec. congiunti insieme l'un l'altro a schisa.
146) Dizion. 1° Ed. .
A SECONDA
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pag.81



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Definiz: avverbialm. Andare a seconda, cioè secondare il corso dell'acqua. Lat. secundo flumine nare.


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Esempio: Dan. Purg. c. 4. Tanto che sù l'andar ti sia leggiero, come a seconda giù l'andar per nave.
147) Dizion. 1° Ed. .
A SGORGO
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pag.81



2) id: 87d5c94fc7924003b81e60f1bf87e8e4)
Esempio: Medit. arb. Cr. le quali docciano a sgorgo, per dar bere, e saziare a ribocco i suoi amanti di vino dolce pieno di carità.
148) Dizion. 1° Ed. .
A SPILLUZZICO
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pag.83



2) id: 6ab2a17bf57c486cbcbfefc75d3e36e9)
vedi A STENTO.
149) Dizion. 1° Ed. .
A SPINAPESCE
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pag.83



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Definiz: avverbialm. Andare a spina pesce, quasi andar serpeggiando.


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Esempio: Espos. Vang. Credendo andare per la via ritta, fa la via a spina pesce.
150) Dizion. 1° Ed. .
A SPIZZICO
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pag.83



2) id: f2eeadf26c8c4edc875389feef714839)
vedi A STENTO.
151) Dizion. 1° Ed. .
CASCO
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pag.161



1) id: f464ca25e29f4cc7a296cf7e72da7a86)
Definiz: V. A.
152) Dizion. 1° Ed. .
A GIORNATA
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pag.32



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Esempio: F. Giord. Nelle quali tutto dì si bestemmia Iddio a giornata.


3) id: cc08d125fe3746c79031a5210ed82901)
Definiz: E ALLA GIORNATA, di dì in dì, di mano, in mano, a suo tempo.


4) id: 6e3ba1006907474bb761ba124c2727b3)
Definiz: E LAVORARE A GIORNATA, cioè, e per un tanto il giorno. Lat. diurna mercede operam suam locare.


5) id: c3bc299617d2477bbaba8d3b0158fe62)
Esempio: E Fr. Giord. altrove. Non si conosce questo tempo, e hannolo le genti per nulla, e tutto lo scialacquano a giornata.
153) Dizion. 1° Ed. .
A GIUOCO
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pag.32



2) id: 624a73212fb842929ee57dd48d8f58b5)
Esempio: Dan. Inf. c. 17. Come la navicella esce di loco, Indietro, indietro sí quindi si tolse, E poichè al tutto si sentì a giuoco, Dov'era il petto la coda rivolse.
154) Dizion. 1° Ed. .
A GOLA
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pag.32

155) Dizion. 1° Ed. .
A GRADO
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pag.33

156) Dizion. 1° Ed. .
A FITTO
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pag.27



2) id: 5a6c52e8f8cb417b8871e0cfe9b005c6)
Definiz: posto avverbialm. co' verbi, pigliare, torre, o dare. Ed è pigliare, torre, o dare l'entrate delle posessioni, per un certo prezzo: e, dare a fitto, lo diciamo anche, affittare. Pigliare a fitto. Lat. conducere. Dare a fitto. Locare.


3) id: d4e0a9fe784f44a79967da4252b54f8a)
Esempio: M. V. 8. 6. E presono a fitto dal Cardinal la rendita, che ne fece, lor buon mercato.
157) Dizion. 1° Ed. .
A FORZA
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pag.27



2) id: 2b8c433d842b472685a539bf57bf7e31)
Definiz: posto avverbialm. forzatamente, per forza, a dispetto. Lat. violenter. Gr. βιαίως.


3) id: 334dce6ed1804b3991c564a8bd4c5ff8)
Esempio: Tes. Br. 2. 50. Ma quando l'huomo uccide a forza quel non è mutamento di natura.
158) Dizion. 1° Ed. .
A FRENO
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pag.27



2) id: 141abe9bb0b84da49be55eea051df3b8)
Definiz: Dicesi anche, stare a freno. Lat. in officio permanere.


3) id: 8f3c7045759a484e931f3dd156f892a8)
Esempio: Petr. Son. 39. L'argai 'l desio, ch'io tengo or molto a freno.


4) id: 58a2822a09e447a6b6cfecd07c5ddceb)
Definiz: posto avverbialm. tenere a freno, significa ritardare e tenere, in timore altrui con la forza. Lat. in officio detinere.


5) id: 9228b07edcd1465188087bdd0b80b1dd)
Esempio: G. V. 8. 72. 2. Perocch'era molto forte, e in una contrada, che tenea molto a freno gli Aretini.
159) Dizion. 1° Ed. .
A FRONTE
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pag.27



2) id: 4216d88ffb35432983e21aa7a2aaf3a2)
Esempio: Filoc. lib. 5. 114. Vidi, a fronte alla mia camera, in un'altra, dimorare due donne.