Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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1) Dizion. 1° Ed. .
INCIGNERE
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pag.430

1) id: ebb2ea22248f40aead9dc22f7372eacb)

Esempio:

Luca da Panzano. Quando venne a marito avea forse 14. anni, e mai non incinse, se non questa volta sola.

2) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: 3d15a10ad25d49c2a0ce557ab0bfa8b9)

Esempio:

Bocc. proem. 7. Se da nuovi ragionamenti non è rimossa

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Esempio:

Dan. Inf. c. 32. Che non è impresa da pigliare a gabbo, Descriver fondo a tutto l'universo, Ne da lingua, che chiami mamma, o babbo.

4) id: bfe940745cca47e0bf9bf97aa993878d)

Esempio:

Petr. Son. 137. Pien d'un vago pensier, che mi disvia, Da tutti gli altri.

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Esempio:

Bocc. g. 4. p. 13. Per certo chi non v'ama, e da voi non desidera d'essere amato, ec.

3) Dizion. 1° Ed. .
DA'
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pag.246

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Esempio:

Bocc. proem. n. 6. Da' voleri, da' piaceri, da' comandamenti de' padri, ec.

3) id: bd781efedee04afc8d8bc01ec280e014)

Definiz:

DALLO DALLI: DALLA DALLE. tutti proposizione, o segno di caso, affisso all'articolo, divenuti una sola di due parole, composti dal DA LO, DA LI, DA LA, DA LE, a' quali l'uso, per cagion di pronunzia, ha raddoppiata nel mezzo la consonante, e congiuntigli insieme.

4) id: e1e0305c6a564f0f94846a9a87c9b762)

Definiz:

con l'apostrofo, voce tronca da DAI, o DALLI, che è proposizione, o segno di caso, affisso all'articolo.

4) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: 64a4315960f043a38221c100d230b73b)

Esempio:

Liv. M. che gli biasimava duramente, ora da follía, ora da codardía.

3) id: d3b9766461f14667add988da3c05ca99)

Esempio:

E Bocc. proem. n. 7. Hanno molti modi da alleggiare, o da passar quello.

4) id: 7d09540921cf46c89dc522ab3117e93b)

Esempio:

E Bocc. n. 18. 28. La donna, a cui più tempo da conforto, che da riprension pareva.

5) id: 6f6e613ed77647f1be702b1a3800d751)

Esempio:

Bocc. nov. 49. 16. Degno cibo da voi il reputai.

6) id: 8a8c1b00b79d4ba9be73ddc9966b0e83)

Esempio:

Dan. Purg. c. 1. Poscia risposi lui, da me non venni [cioè di mio capriccio, e di mia volontà]

5) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: 51f8713f64e24a4bb828e66c4a205f33)

Esempio:

E Bocc. nov. 27. 30. Io voglio stanotte poter venir da voi.

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Esempio:

E Bocc. nov. 26. 15. Adunque disse la buona femmina, andatevene da lui.

4) id: ebb8d2307d504fb798a5dd74ee595579)

Esempio:

Bocc. g. 3. p. 4. Esso avea intorno da se, e per lo mezzo, ec.

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Esempio:

Sen. Pist. Non andrò io per la traccia di coloro, che furon dinanzi da noi?

6) id: dea0cd56ad0c4c80a824d5e9fe280a5c)

Esempio:

E Bocc. nov. 79. 34. Andrà faccendo per la piazza, dinanzi da voi, un gran sufolare.

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Esempio:

Vit. S. Gio. Bat. E questa fanciulla verrà dinanzi da voi, e farà queste sue giulleríe.

8) id: b848eb2685704e08882d10e191300205)

Esempio:

Bocc. n. 20. 10. Io vi menerò da lei, e son certo, che ella vi conoscerà.

9) id: 035a5b7ac1a3407f883642a7e0cf7caa)

Esempio:

Omel. Origén. Ella si levò, molto per tempo, una mattina dinanzi da tutti, e venne con prezioso unguento.

6) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: f295c80a4f874bf1b571f29b0361f24c)

Esempio:

M. V. 8. 38. Qui cominciò l'odio da' gentil'huomini al popolo.

3) id: e678f047308946a985329dd18399cffd)

Esempio:

E G. V. lib. 6. 34. 11. Fue aspre battaglie infino all'Arno, da gli usciti Guelfi a' detti Tedeschi.

7) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: 6c9a37324b50482e819fe8bed5c61239)

Esempio:

Bocc. nov. 72. 9. La gonnella mia dal Perso, e lo scaggiale da i dì delle feste.

8) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: 378033c0da28444a8f2175042cd0167c)

Esempio:

G. V. 10. 162. 1. Stette più d'otto dì a segreto consiglio da lui al Papa.

9) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: 61692268eab84c6c8a09ac0a3e3b7ff3)

Esempio:

Bocc. Andreuccio da Perugia, Paganin da Monaco, Masetto da Lamporecchio. Ser Ciappelletto da Prato.

10) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: 9e115c20f4c94098a6aea07b0456bd3b)

Esempio:

Esempio del Compilatore Da huomo da bene. per quello che dee dire un'huomo da bene.

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Esempio:

Petr. Son. 1. Quando era in parte altr'huom da quel ch'io sono.

4) id: bba3e219335b44ca8ea5276c49bb8c08)

Esempio:

Esempio del Compilatore da quel ch'io sono. cioè, per quell'huom ch'io sono.

11) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: f21b8f73adf841e180e47d6757a9a90d)

Esempio:

Bocc. n. 80. 23. E comprate venti botti da olio, e empiutele.

12) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: 26a1359c263d4f24adb9cab30c97d1d8)

Esempio:

Vit. Crist. Comincioe ad andare da Nazzarette a Ierusalemme, che v'hae da 74. miglia.

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Esempio:

Dan. Purg. 2. Veramente da tre mesi gli ha tolto.

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Esempio:

E Bocc. nov. 15. 7. Essa incóntrogli da tre gradi discese.

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Esempio:

Cr. 4. 9. 4. Ed imperò da quattro, o vero cinque generazioni di viti porremo.

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Esempio:

G. V. 11. 93. 2. Istimavasi avere in Firenze da novantamila bocche, tra huomini, femmine, e fanciulli.

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Esempio:

Bocc. nov. 43. 5. Vicini ad un castelletto, del quale, essendo stati veduti, subitamente usciron da dodici fanti.

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Esempio:

E G. V. lib. 7. 27. 7. Allora prese da 30. in 40. de' migliori Baroni del Re.

13) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: 391cb0bb3c2d4f71a74ae2b48b48dcae)

Esempio:

Bocc. proem. n. 4. E sommamente da commendare, e 'l contrario da biasimare.

3) id: d454bcfc8d85454da0347cfe79669b8b)

Esempio:

E Bocc. n. 13. 24. Diede ordine a quello, che da far fosse.

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Esempio:

Esempio del Compilatore egli è da fare. equivalente al nominativo gerundio. Lat. faciendum est.

14) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: 7fb9756442c2437d903614fb3a76737a)

Esempio:

E Bocc. nov. 7. 2. Da di se da mordere, da parlare, e da riprendere.

3) id: a6e8cafdb7634112ad14a98cbb1f8276)

Definiz:

E cosa da mangiare, e cosa da bere , cioè atta nata a ciò. Lat. esculentum, poculentum.

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Esempio:

Bocc. n. 3. 3. Pensossi, costui aver da poterlo servire.

5) id: eb3453f4874c484d94ad40d97443014c)

Esempio:

Bocc. n. 7. 9. In su le tavole, vino, ne pane, ne altre cose da mangiare, o da bere, si poneva giammai.

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Esempio:

Bocc. nov. 50. 16. Si, da cena ci ha: noi siam molto usate di far da cena, quando tu non ci se.

7) id: f50260887836402c9f3f5a727ca002cc)

Esempio:

E Bocc. nov. 2. 7. huomini, ec. da poterti di ciò, che tu vorrai, o domanderai di chiaríre [cioè i quali potranno]

15) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: 31b79652e0634ab3a2eb6999fe3cae3f)

Esempio:

Dan. Purg. c. 1. Ma da ch'è tuo voler, che più si spieghi.

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Esempio:

Nov. ant. 62. 5. Da che pur vi piace, ubbidire lo vostro comandamento.

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Esempio:

Tav. rit. Da che volete con noi battaglia dissono i cavalieri? Si voglio, disse Gorone.

5) id: f2a6ee064b3144798ea7346be54198a8)

Esempio:

N. ant. 65. 4. Donna, da che Dio ci ha fatto bene, si 'l ci togliamo.

6) id: f49358bcbdea49308077191da95c1119)

Esempio:

E Dan. Purg. can. 14. Ma da che Dio in te vuol che riluca, Tanta sua grazia.

7) id: 7d3fa170332644ecb92cc03ad87a42a2)

Esempio:

Bocc. n. 79. 37. Da che non avendomi ancor quella Contessa veduto, ella s'è innamorata di me.

16) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: 862780abb5db43639ea69a8b474c0f08)

Esempio:

Esempio del Compilatore Da sera, da matina. Lat. vespertino, matutino tempore.

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Esempio:

E Bocc. nov. 73. 12. A me pare, se pare a voi, che questa sia opera da dover far da mattina

4) id: b8ac209bf59f49c5a778de08fe1f04a7)

Esempio:

Bocc. nov. 45. 6. Per alcuna cagion da sera, fuor di casa andasse.

17) Dizion. 1° Ed. .
DA
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pag.246

2) id: 610eb448f49041419a620a2048321865)

Esempio:

Bocc. n. 22. 3. Ma per altro, da troppo più, che da cosi vil mestiere.

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Definiz:

congiunto, o accompagnato con le particelle POCO, MOLTO, ASSAI, NIENTE, BENE, TANTO, PIU, e simili, sta avverbialmente, e con esse ha forza d'addiettivo, della quale vedi a suo luogo: e tra essa DA, e 'l PIU, talora vi s'intromette l'avverbio TROPPO, ASSAI, MOLTO, POCO.

18) Dizion. 1° Ed. .
IMPALUDARE
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pag.418

1) id: b5dcfb78fded4cd4b549b9096eaebc61)

Definiz:

Da palude.

19) Dizion. 1° Ed. .
COMPITO
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pag.201

1) id: 4aa5ee0aacde42b3af902ee4d8504d9f)

Definiz:

da compíre,

20) Dizion. 1° Ed. .
RASPANTE.
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pag.686

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Definiz:

Da raspo.

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Esempio:

Fr. Giord. S. Or' non dite voi di questi vini raspanti, che mordono, e che pungon la bocca [cioè vivi, frizzanti, piccanti: qualità data loro da' raspi messivi, e infrantivi entro]

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