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2° Edizione
Diz Giu. totali
25981 23 26004 forme
17261 17 17278 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
140) Dizion. 2° Ed. .
TEMOROSAMENTE.
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pag.866



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Esempio: G. V. 7. 9. 7. Tutti temorosamente disson di sì.
141) Dizion. 2° Ed. .
TIMOROSAMENTE
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pag.876



1) id: 1505e2a1a3574acc89e5d6a60c98b99a)
Esempio: G. V. 7. 193. 7. Tutti temorosamente disson di sì.
142) Dizion. 2° Ed. .
CONTENTAMENTO
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pag.214



1) id: c1735f420b28493594fd3116ee210f7d)
Esempio: Vita S. Gio. Bat. Tutta l'allegrezza, e tutto 'l contentamento.


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Esempio: G. Vill. 12. 4. 2. Nel palagio del popolo, fatto, per loro contentamento, del proprio.
143) Dizion. 2° Ed. .
INCOMINCIO
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pag.421



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Esempio: Vit. S. Gio. Bat. Che buono incomincio vedevano di lui.
144) Dizion. 2° Ed. .
PENTOLINO
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pag.594



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Esempio: Vit. S. Gio. Bat. Non aveva, ne fuoco, ne pentolino.
145) Dizion. 2° Ed. .
QUIRITTA.
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pag.655



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Esempio: Vit. S. Gio. bat. Mi pareva esser quiritta in camera.
146) Dizion. 2° Ed. .
CREDUTO
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pag.235



1) id: a5a5049e36f049c8af1d0babba2b3074)
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. Costoro erano huomini creduti, e buoni.


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Esempio: G. V. 9. 73. 1. Fece pigliare in Pisa Banduccio Buonconti, ec. molto creduto da' suoi Cittadini.
147) Dizion. 2° Ed. .
TURCIMANNO.
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pag.903



1) id: a4eb05af93c84d8d803b86d48772b5b6)
Esempio: G. V. 7. 144. 7. E Turcimanni v'avea di tutte lingue.
148) Dizion. 2° Ed. .
S
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pag.733



2) id: d603857670bb4581b2baae2525ee657e)
Definiz: Lettera di suon vemente, come la R. posta in composizion co' suo' primitivi, ha forza molte volte, di privativo: come CALZARE SCALZARE, MONTARE SMONTARE. Alle volte d'accrescitivo: come, PORCO SPORCO, MUNTO SMUNTO. Alle volte di frequentativo: come BATTERE SBATTERE. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso: CAMPARE SCAMPARE, BANDITO SBANDITO, BEFFARE SBEFFARE. Appo di noi ha due varj suoni: il primo più gagliardo, e, a noi, più familiare: come CASA, ASSE, SPIRITO. L'altro più sottile o rimesso, usato più di rado: come SPOSA, ROSA, ACCUSA, SDENTATO, SVENATO. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, ne anche si pone in principio della parola, se non quando, immediatamente, ne segue una consonante: come SMERALDO, sdentato, ec. Consente dopo di se, nel principio della parola, tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, riceve, dopo di se, le medesime consonanti, ma più malagevolmente: e, per lo più, in composizione, con la preposizion DIS o MIS: come DISDETTA, MISLEALE: ma col C, P, T, s'accoppia frequentemente, senza difficultà: come TASCA, CESPUGLIO, PRESTO. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè, col suon più gagliardo: come SCALA, SFORZO, VESPA, STUDIO, CESTO: ma avanti al B, D, G, L, M, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso: come, SBARRA, SDEGNO, SGUARDO, SLEGARE SMANIA, SNELLO, SRADICARE, SVENTURA. Avanti di se ammette la L, N, R, in mezzo alla dizione, e in diversa sillaba: come FALSO, MENSA, ORSO. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
149) Dizion. 2° Ed. .
G
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pag.366



2) id: 503efe1e2cf84fcbad343d31e06ebac3)
Definiz: Lettera compagna del C, laquale, anch'ella, ha due suoni diversi, perchè posta avanti all'A, O, U, ha il suono più rotondo, come GALLO, GOTA, GUSTO: e avanti all'E, ed I, ha il suono più sottile, o aspirato, come GENTE, GIRO: onde, per necessità di proprio carattere, per servircene nel primo suono con la E, e con l'I, pogniamo dopo la H, come GHERONE, GHIRO. Questo Gh, quando ne seguita l'I, ha anch'egli due suoni, l'uno più rotondo, e grosso, come GHIRLANDA, VEGGHI dal verbo vedere: l'altro più sottile, e schiacciato, il quale, per lo più, avviene, quando all'I segue un'altra vocale, come GHIANDA, GHIERA, VEGGHIA: e a cotali suoni, per isfuggire errore, sarebbe di bisogno proprio carattere a ciascheduno. Delle consonanti riceve dopo di se, nella stessa sillaba, la L, N, R. Come NEGLETTO, GLORIA, EGLI, REGNO, INGRATO, GRETOLA: bene è vero, che dopo la L, dove non seguita l'I, per esser suono, per sua durezza sfuggito da questa lingua, si truova di rado. Quando alla L, col G avanti, seguita l'I, in tal caso ha due suoni: l'uno più rotondo, e grosso, come NEGLIGENTE, il quale non è molto ricevuto da noi: l'altro più sottile, o schiacciato, come GIGLIO, FOGLIO: e questo è nostro proprio. Aggiunto, come s'è detto, il G alla L, e N, gran parte gli fa perdere del suo suono, come AGLIO, RAGNA. Consente avanti di se La L, N, R, S. nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, come VOLGO, VANGA, VERGA, DISGREGARE, benchè la S si trovi in mezzo di rado, e per lo più, in composizione, con la preposizione DIS. Ma nel principio di parola, più frequentemente, come SGARARE: e si pronunzia sempre la S avanti al G, nel secondo modo, cioè nel suono più rimesso, come nella voce ACCUSA. Raddoppiasi questa lettera nelle nostre voci molto spesso, come POGGIO, OGGI, ec.
150) Dizion. 2° Ed. .
COGLIERE, eCORRE
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pag.188



1) id: 6a7a7955338b4e02a1dc85aa3348d99f)
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. E guarda che bene te ne colga.


2) id: feaf959b288f49c0bb73bca1429df1c7)
Esempio: G. V. 9. 144. 2. E mandò al suo fratello Arrigo, che era a Brescia, che cógliesse alcuna cagione, e si tornasse addietro.
151) Dizion. 2° Ed. .
GRANDISSIMAMENTE
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pag.389



1) id: 8adffc8c78134a838e333d2f4db98b7b)
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. E tu fa vista di piagner grandissimamente.
152) Dizion. 2° Ed. .
ENFIATO
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pag.309



1) id: 4f7fdd2afaae44168decc18dbdf3d23f)
Esempio: Gio. Vill. 12. 84. 7. Certi enfiati chiamati gavoccioli, e tali ghianducce.
153) Dizion. 2° Ed. .
SCANDALO
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pag.748



1) id: fe7b4478ae1740a4b228bbb1f0abeaee)
Esempio: Gio. V. 7. 10. 4. Onde nacque poi grande scandalo tra loro.
154) Dizion. 2° Ed. .
TRASFIGURAZIONE
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pag.892



1) id: 794810c2f3be41e2b26547fc582e6ebb)
Esempio: S. Grisostom. Come egli insegna pensar dell'eterna gloria, per similitudine di quella trasfigurazione, e per altre belle similitudini.
155) Dizion. 2° Ed. .
DA LUNGI
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pag.244



1) id: 07f331d5df86451d9ab35a1abd8382eb)
Esempio: S. Grisostom. Onde egli dice, per un suo profeta: io sono Iddio da presso, e non da lungi.
156) Dizion. 2° Ed. .
MANIFESTISSIMAMENTE
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pag.495



1) id: e211292d70d24915953de7ba843a9820)
Esempio: lib. dicer. G. S. Diede manifestissimamente a vedere.


2) id: b8a8c8814f334f6b991bca3f38d2f427)
Esempio: Collaz. S. Pad. Egli, il cui animo noi conosciávamo manifestissimamente, che era crudo.
157) Dizion. 2° Ed. .
PER ME QUI
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pag.600



1) id: 6e657e0c19ca4f06be42dcf58c332011)
Esempio: Vit. S. Gio. Bat. E per me qui fu così fortemente incalciato.


2) id: 0f3f172694ab4d3790246f9925534aa1)
Esempio: E Vit. S. Gio. Bat. di sotto. O San Giovanni, che buono stallo era ora per me quì.
158) Dizion. 2° Ed. .
SINGULARISSIMAMENTE
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pag.792



1) id: f325b5bce28e452498f643d4b3c182cb)
Esempio: Vit. S. Gio. bat. P. N. Anzi in questo si dilettavano singularissimamente.
159) Dizion. 2° Ed. .
OPPOSITO
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pag.560



1) id: 36f531d393784e4e8f7a7dca39ac50dd)
Esempio: G. V. 11. 2. 7. All'opposito del segno dell'ariete.