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Definiz: per CON, o DI.


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Esempio: Nov. ant. 2. 2. Cotanto dico, ch'el cavallo è nutricato a latte d'asina.
141) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 89238c4e03994c77bac39268fcc1ffe3)
Esempio: Tavol. dicer. Noi siamo tanti, che tutti li potemo tosto acchiudere, non ci converrà guari combattere a sì poca gente.
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Esempio: Bocc. Nov. 72. 5. A otta a otta la presentava (cioè di quando in quando.)


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Definiz: per DI con la corrispondenza dell'IN.
143) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: bafba2b25b7e4d2781d399b62435b5d8)
Esempio: Bocc. g. 7. p. 3. I pesci notar vedean per lo lago a grandissime schiere.
144) Dizion. 3° Ed. .
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Esempio: Dan. Purg. 7. Per quanto ir posso a guida, mi t'accosto.


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Esempio: Nov. ant. 8. 2. Non vedèo ben la mattina, recolsi a mal'agura, e a noia (cioè in mal'agura, e per mala agura.)


4) id: 27647c300f4448c19be219613b484367)
Esempio: G. V. 5. 3. 3. Il fece eleggere a Re de' Romani.


5) id: bb83b94afda4444c87baf2f86b892a28)
Esempio: Nov. ant. 2. Non mi rispondere a grado, dimmi sicuramente la verità.


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Esempio: E G. V. cap. 32. 2. Ritegnendo a loro l'amministragione d'ogni altra cosa del Comune (cioè in loro, o per loro) Lat. pro se.
145) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: a24925cff42e43d6abed73b6d886a588)
Esempio: Dan. Inf. 29. Vero è ch'io dissi a lui parlando a giuoco (cioè in giuoco, da giuoco, o per giuoco.) Lat. ioco.
146) Dizion. 3° Ed. .
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Esempio: Nov. ant. 75. 2. Il cavallo era duro, e il fante non potendolo tener neente, sí si dirizzò verso il padiglione del Soldano, a sua gran forza.
147) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 09b084d20b5845f4ab1fef554c0b49d3)
Esempio: Nov. ant. 65. 8. Or com'ebbe tutto affettato, e a fetta a fetta cercato (cioè una fetta dopo l'altra, e a fetta per fetta.) Lat. frustillatim.
148) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 198c33e9eb054408863ca17969be7404)
Definiz: aggiunta a' verbi, alcuna volta diversifica loro il significato, come COMANDARE, ACCOMANDARE: TENERE, ATTENERE: COSTARE, ACCOSTARE: METTERE, AMMETTERE. Alcuna volta lo diversifica, e lo mantiene, come BATTERE, ABBATTERE: OPERARE, ADOPERARE. Alcuna volta mantiene appunto lo stesso, come OMBRARE, ADOMBRARE: CUMULARE, ACCUMULARE. Alcun'altra accresce lor forza, come BARBICARE, ABBARBICARE.
149) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 4aca57f6443240b2a93dc482401d7100)
Definiz: aggiunta a' nomi, opera il medesimo, che ne' verbi, come BATTIMENTO, ABBATTIMENTO: CUMULAMENTO, ACCUMULAMENTO: BARBICAMENTO, ABBARBICAMENTO.
150) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 1334745634ae41ee82a26ccfcb40174b)
Definiz: aggiunta a diversi nomi, ma non affissa, di essa, e di loro si formano varie locuzioni, che si adoperano a maniera avverbiale, come A MIGLIAIA, A PROPORZIONE, A MAN RITTA, e infinite simili. Molte delle quali saran tirate fuori a' lor luoghi, altre poste in corpo alla voce principale, e le rimanenti lasciate per più brevità, bastando averne dato quì questo cenno.
151) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 28336f94675147389062de7dc0acacd1)
Esempio: Pass. 19. E consigliastimi, ec. che misero a me, ancora era tempo di trovar misericordia.


3) id: e12fd41b34e2424496c0256d87b228c6)
Esempio: Bocc. Nov. 27. 14. La qual morte io ho tanto pianta, quanto dolente a me.
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2) id: 445d2f1196804233abe8243734fa6fa0)
Esempio: Bocc. Nov. 7. 6. Avvenne, che trovandosi egli a Parigi in povero stato.


3) id: e4b50e8ae2114805b016eb70d3846149)
Definiz: congiunta a verbo di stato in luogo, vale IN, o NEL.


4) id: 7e4a96817d584d2aa2c092ebf1380f55)
Esempio: E Bocc. Nov. 77. 3. Un giovane, ec. avendo lungamente studiato a Parigi.


5) id: 8031d69dcf8847018de0a782749ad815)
Esempio: E Bocc. Nov. 89. 10. Il quale a capo del ponte si sedèa.
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2) id: 7134e044f9bc42eea9ead792d0c670b9)
Definiz: congiunta a verbi di moto, vale il Lat. ad.


3) id: 583a1c4367a4473cba62062e4682f46b)
Esempio: E Bocc. Introd. num. 11. Ora a quella taverna, ora a quell'altra andando.


4) id: 6c69844113b948d29c4a3dfe2edc1fcd)
Esempio: Bocc. Nov. 15. Tit. Andreuccio, ec. con un rubíno si torna a casa sua.
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2) id: dc55f9d058f44218878d1feb55421be3)
Definiz: congiunta cogli Infiniti ha quasi forza di AL, o IL, e perciò viene a dar loro, quasi forza di sustantivo.


3) id: 3417fb09df64487dbbd2b202336e1ef2)
Esempio: Bocc. Nov. 31. 16. Tancrèdi, ne a negare, ne a pregar son disposta.


4) id: 313202ec12034904a6d5ab4a625a0708)
Esempio: E Bocc. Nov. 13. 5. Cominciarono a vendere, e impegnare le possessioni.


5) id: bd1f439dff69434bad06a43d431f494c)
Esempio: E Bocc. Nov. 79. 20. Che cosa è a favellare, e ad usar co' savj.
156) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: aa16f72e4b834f28b2c981e204dc5ab0)
Esempio: Bocc. Nov. 40. 5. A trargli l'osso potrebbe guerire (cioè col trargli l'osso.)


3) id: cade38a2d07d4b46812490d8ef7e17a4)
Esempio: E Bocc. g. 4. f. Alle belle donne si scusò di ciò, che fatto aveva.
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2) id: df8b2edec3e2442595b49da97fd66215)
Esempio: E Bocc. Nov. 5. 4. A dire alla donna, che, ec. l'aspettasse a desinare.


3) id: 61b70ee56beb4c038f17f3d597e5f874)
Definiz: A tal'ora pur congiunta con gl'infiniti, vale il Lat. ad.


4) id: 6b7fd5f05f254052a31274ba93623231)
Esempio: Bocc. Nov. 31. 23. Va con le femmine a spander lagrime.
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2) id: 86fdb735a2624315a68a47f6c94da43c)
Definiz: per IN GUISA, modo comune di dire a noi, e a' Greci. Lat. instar. Flos. 354.


3) id: ceabc1d6d5a84e4694288dca30a76ba2)
Esempio: Dan. Par. 25. Così vid'io lo schiarato splendore Venire a' due, che si volgevan a ruota.


4) id: 6c3882c81273407ea29c8968388fa255)
Esempio: Bocc. Nov. 85. 12. Mordere con cotesti tuoi denti, fatti a bischeri.
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2) id: ed43e8bc4fe24f62b568da3447a49f0f)
Definiz: in vece di DA, segno del sesto caso. Lat. a, ab.


3) id: 64d42976f0b14457a54269cac5d995fd)
Esempio: Bocc. Nov. 16. 18. Amendúni gli fece pigliare a tre suoi Servidori.


4) id: a50fbaa16faf496698410f2f58dd54f6)
Esempio: E Bocc. Nov. 11. 11. Fatevi a ciascuno, che m'accusa, dire quando, o dove, ec.