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80) Dizion. 3° Ed. .
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pag.452



2) id: b4fd7157b9ba4e038f1b20b809f57caf)
Esempio: Esempio del Compilatore Da huomo dabbene; per quello, che dee dire un'huomo da bene.


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Esempio: Stor. Aiolf. Ti giuro da Cavaliere, che io non l'ho veduto.


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Esempio: Petr. Son. 1. Quando era in parte altr'huom da quel ch'io sono.


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Esempio: Esempio del Compilatore Da quel ch'io sono; cioè per quell'huom ch'io sono.
81) Dizion. 3° Ed. .
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pag.452



2) id: 2e278493069448c5881b805eee1d112f)
Esempio: G. V. 11. 93. 2. Istimavasi avere in Firenze da novantamila bocche, tra huomini, femmine, e fanciulli.


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Esempio: Vit. Crist. Comincioe ad andare da Nazzarette a Ierusalemme, che v'hae da 74. miglia.


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Esempio: Dan. Purg. 2. Veramente da tre mesi gli ha tolto.


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Esempio: E Bocc. Nov. 15. 7. Essa incontrogli da tre gradi discese.


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Esempio: Cr. 4. 9. 4. Ed imperò da quattro, ovvero cinque generazioni di viti porremo.


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Esempio: Boc. Nov. 28. 21. In così fatti ragionamenti fu tenuto Ferondo da dieci mesi.


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Esempio: E G. V. 7. 27. 7. Allora prese da 30. in 40. de' migliori Baroni del Re.


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Esempio: Boc. Nov. 43. 5. Vicini ad un Castelletto, del quale essendo stati veduti, subitamente usciron da dodici fanti.
82) Dizion. 3° Ed. .
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Esempio: Boc. Nov. 25. 16. La donna veggendol da casa sua molto spesso passare, disse.
83) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 4886821d36fe4835a6d4ea895d010313)
Esempio: Boc. Proem. n. 8. Sommamente da commendare, e 'l contrario da biasimare.


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Esempio: Esempio del Compilatore è, Da fare. Lat. faciendum est.


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Esempio: Dant. Infer. 32. Che non è impresa da pigliare a gabbo, ec. Ne da lingua, che chiami mamma, o babbo.


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Esempio: E Bocc. Nov. 99. 16. Fattesi venire per ciascuno due paia di robe, ec. non mica cittadine, ne da mercatanti, ma da Signore.


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Esempio: Boc. g. 6. f. 6. Dioneo, questa è sentenzia da te.


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Esempio: E Bocc. Nov. 13. 24. Diede ordine a quello, che da far fosse.
84) Dizion. 3° Ed. .
DA
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2) id: c72662d1f9d641d6a276f21dce27af7b)
Esempio: E Bocc. Nov. 7. 2. Da di se da mordere, da parlare, e da riprendere.


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Definiz: §. Cosa da mangiare, e cosa da bere: cioè Atta, nata a ciò. Lat. esculentum, poculentum.


4) id: 3ad51c15d0fa44f5ae464a17293f5b93)
Esempio: Boc. Nov. 7. 9. In sulle tavole vino, ne pane, ne altre cose da mangiare, o da bere si poneva giammai.


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Esempio: Boc. Nov. 3. 3. Pensossi costui aver da poterlo servire.


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Esempio: Boc. Nov. 50. 16. Si da cena ci ha: noi siam molto usate di far da cena, quando tu non ci se.


7) id: f4de2b9cf0c94aaba8b4217da4e3bc2d)
Esempio: E Bocc. Nov. 2. 7. Huomini, ec. da poterti di ciò, che tu vorrai, o domanderai, dichiarire [cioè i quali potranno]
85) Dizion. 3° Ed. .
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2) id: 918483f8ad0b45ff933e993fa5e7a7f8)
Esempio: Dant. Rim. E cantinne gli augelli Da sera, e da mattino Sulli verdi arbuscelli.


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Esempio: Esempio del Compilatore Da sera, da mattina. Lat. vespertino, matutino tempore.


4) id: cda5dbd14a1d48b0be2d5e518dc0f501)
Esempio: E Bocc. Nov. 73. 12. A me pare, se pare a voi, che questa sia opera da dover far da mattina.


5) id: 987e46cdf446458693d65a8c8b41e66b)
Esempio: Boc. Nov. 45. 6. Per alcuna cagion da sera, fuor di casa andasse.
86) Dizion. 3° Ed. .
DA
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2) id: 5284f687cca44492bf33999a04a76d66)
Esempio: Boc. Nov. 22. 3. Ma per altro, da troppo più, che da così vil mestiere.


3) id: b29d4aad8132426c948ad9775a64f59c)
Esempio: E Bocc. Nov. 60. 15. Nol conosceva da tanto.


4) id: f16ccec2d216412dbabfee3936b05bd4)
Esempio: Cas. Uff. Com. La dove l'esserne senza, che di sua natura è biasimevole, da molto più divenire le fa.


5) id: 81f79e5de062423cad7f88cff4e40ca4)
Definiz: Congiunto, o accompagnato colle particelle POCO, MOLTO, ASSAI, NIENTE, BENE, TANTO, PIÙ, e simili, sta avverbialmente, e con esse ha forza d'addiettivo, della quale vedi a suo luogo; e tra essa Da, e 'l Più, talora vi s'intromette l'avverbio Troppo, Assai, Molto, Poco.
87) Dizion. 3° Ed. .
RISTAURO, e RESTAURO
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pag.1394



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Esempio: Rim. Ant. P. N. A voi s'inchina Vostro servente, e spero Ristauro aver da voi, Donna valente.
88) Dizion. 3° Ed. .
CONSERVADORE
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pag.390



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Definiz: §. Nome d'un Magistrato in Firenze.
89) Dizion. 3° Ed. .
INFESTARE
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pag.874



1) id: e726e96425b34cefa5480c713ccb5486)
Esempio: G. V. 9. 305. 7. Tutto dì erano infestati da Firenze, e da' savj dell'oste.


2) id: 6e74f24235f147208c616613ac6201aa)
Esempio: Boc. gior. 1. fin. 5. Chi da diverse cose infestato, sia, ec. riuscito a lieto fine.


3) id: 88bddb60d94c4193aad5fff7b4ec00b5)
Esempio: Varch. Stor. 10. Dicendo di volere andare a' bagni, per procurare la sua indisposizione, essendo sempe da catarro infestato.
90) Dizion. 3° Ed. .
MULINO
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pag.1067



1) id: 6c98dae047cd4e85b9a8f8bd01156fb3)
Esempio: Guitt. Rim. Natura tien pur di mulin da vento.


2) id: 6f56673a39b7450c977e53244ba881ec)
Esempio: Franc. Sacch. Rim. Ciascun reca pur acqua a suo mulino.
91) Dizion. 3° Ed. .
CARDARE.
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pag.288



1) id: aaa0bf66d1d2452dabc6209a18eae010)
Esempio: Bern. Rim. Io non dico de' cardi da cardare.
92) Dizion. 3° Ed. .
SGUAZZARE
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pag.1523



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Esempio: Bern. Rim. Ecci comodamente da sguazzare, Secondo i tempi.


2) id: ff4b3f986ff94df5ba3b5d753bd038fd)
Esempio: Spor. Gell. Ed io non vuo spendere in una cena ciò che io ho, che chi sguazza per le feste stenta il dì da lavorare.
93) Dizion. 3° Ed. .
PERSO
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pag.1194



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Esempio: Dan. Rim. Dunque venía, come da nero il perso, Ciascheduna virtute da costei.
94) Dizion. 3° Ed. .
CONSIDERANZA
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pag.390



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Esempio: Rim. Ant. P. N. M. Rinier. da Palermo. Ed io avendo in ciò consideranza, Non son più vostro.
95) Dizion. 3° Ed. .
DISMISURANZA
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pag.546



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Esempio: Rim. Ant. P. N. Che se huom dismisura, Conservando leanza, Non fa dismisuranza, Sì che sia da biasmare.
96) Dizion. 3° Ed. .
SCORAGGIARE.
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pag.1478



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Esempio: Rim. Ant. P. N. Però non mi scoraggio D'Amor, che m'ha distretto.
97) Dizion. 3° Ed. .
TRAMEZZATORE
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pag.1716



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Esempio: Rim. Ant. P. N. Deh, che bene haggia Amore, Che fu tramezzatore.
98) Dizion. 3° Ed. .
MAGINARE
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pag.983



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Esempio: Rim. Ant. P. N. Maginando beltade, e più valore, Mi misi servidore.


2) id: a3fad9af1fb943a588e3783c23dc9ec7)
Esempio: Rim. Ant. Guitt. M. Considerando l'altera valenza, Ove in piacer mi tiene, Maginando beltade col pensiero.
99) Dizion. 3° Ed. .
CHIAMARE
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pag.324



1) id: e8edeeba5590462180792a270350547e)
Esempio: Rim. Ant. A cui io grido, Mercè chiamando, ed umilmente il prego.


2) id: d6b985a14a964d41bf2113b1f035a425)
Definiz: §. E Chiamarsi una cosa da alcuno: vale Riconoscerla da lui. Lat. alicui acceptum referre.


3) id: d2ccbc5742a14667bef4fa1714dd624e)
Esempio: Dan. Purg. 7. E questo vuole Quei che la da, perchè da lui si chiami.


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Esempio: E Ar. Fur. 21. 33. Fors'egli, che da me si chiama offeso, ec.


5) id: 04a877d9cc934d189bb64c4f101941c3)
Esempio: Ar. Fur. 14. 62. Onorò il cavaliere, e la donzella Tanto, che si chiamar da lui contenti.