Lessicografia della Crusca in rete

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Diz Giu. totali
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17594 93 17687 occorrenze
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20) Dizion. 3° Ed. .
GUARDATURA
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pag.813



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Esempio: Retor. Tull. G. S. Va per mezzo 'l mercato, com'un drago, con una guardatúra rabbiosa.
21) Dizion. 3° Ed. .
ESTRATTO
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pag.618



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Esempio: Rett. Tull. Estratti della rettorica nuova di Tullio.
22) Dizion. 3° Ed. .
ADIZZARE.
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pag.34



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Esempio: Ret. Tul. Adizzava l'animo delle genti.
23) Dizion. 3° Ed. .
INVITATA
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pag.919



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Esempio: Ret. Tull. Questi veggendo il bisogno, e tenendo la 'nvitata, si partiron da lui.
24) Dizion. 3° Ed. .
PREAMBULO, e PREAMBOLO
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pag.1244



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Esempio: Retor. Tull. Posto di sopra alcuno preambulo ad invitare gli animi degli uditori.
25) Dizion. 3° Ed. .
SOLECISMO
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pag.1545



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Esempio: Retor. Tull. Dividesi nelle dette due parti, e che s'appellano solecismo, e barbarismo.
26) Dizion. 3° Ed. .
SCALTERIMENTO
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pag.1449



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Esempio: Retor. Tull. Si fa per via di scaltrimento, e fassi in due modi.
27) Dizion. 3° Ed. .
SCIALIVA
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pag.1464



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Esempio: Retor. Tull. Appena poteva rifiatare, sì fortemente sospirava, e gittava la scialiva per bocca.
28) Dizion. 3° Ed. .
TESTO
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pag.1692



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Esempio: Retor. Tull. Di patrimonio non m'è rimaso un testo, dove del fuoco potessi recare.


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Esempio: Fr. Giord. S. Ecco ch'io v'ho dato tutto 'l mio sangue, e io sono rimaso asciutto, come un testo, e come un mattone cotto alla fornace.
29) Dizion. 3° Ed. .
RABBUFFATO.
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pag.1303



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Esempio: Retor. Tull. E stando cogli occhi arzenti, col capo rabbuffato, e colla pelle bistorta.
30) Dizion. 3° Ed. .
MENOMAMENTO
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pag.1021



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Esempio: Ret. Gell. Tull. E un'altra sentenzia, che s'appella menomamento, ec. questo cotal menomamento dee usare il dicitore.
31) Dizion. 3° Ed. .
CONGHIETTURALE
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pag.385



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Esempio: Rettor. Tull. Strad. Per lo quarto modo della controversia conghietturale.
32) Dizion. 3° Ed. .
ONESTEGGIARE
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pag.1116



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Esempio: Rett. Tull. Strad. Onesteggia sì l'amico, che non diventi nimico.
33) Dizion. 3° Ed. .
GUATATURA
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pag.816



1) id: cdaf37e61f4e49f28f95360ef90f57af)
Esempio: Rett. Tull. Muovere il volto, e fare una aspra guatatura.
34) Dizion. 3° Ed. .
MODIFICARE
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pag.1048



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Esempio: Ret. Tull. Alle volte si perdona, e si rimette, alle volte si perdona, e si modifica.


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Esempio: S. Agos. C. D. Niente provveggia la prudenza, niente distribuisca la giustizia, niente sopporti la fortitudine, e niente modifichi la temperanza.
35) Dizion. 3° Ed. .
FIOCO
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pag.692



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Esempio: Ret. Tull. M. Incomincerà questi a cantare con una boce fioca, e con un turpissimo modo.
36) Dizion. 3° Ed. .
CHIARITÀ, CHIARITADE, e CHIARITATE.
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pag.324



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Esempio: Retor. Tull. E sempre sia scalterito il dicitore di fermar per chiaritade il detto suo.
37) Dizion. 3° Ed. .
DIGNITOSO
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pag.507



1) id: e376bf41413241eb9cbfb270f677f374)
Esempio: Retor. Tull. Se la parola sarae nella favella dignitosa, il parlatore dicerà il detto suo.


2) id: 891b60afb7dc4703b6c98e4edb6a908f)
Esempio: E Retor. Tull. sopra. Pongono i savj, che sono sette modi, cioè dignitoso mostrare, ec.
38) Dizion. 3° Ed. .
INZIGARE
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pag.921



1) id: c9f7972486c64f98ad98cacdc907f3c5)
Esempio: Retor. Tull. Voglia dir parole, onde inzighi, e accenda l'animo dell'uditore, contro ad alcuna persona.
39) Dizion. 3° Ed. .
IMPRUDENZIA, e IMPRUDENZA
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pag.846



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Esempio: Tull. Lett. Quint. Volendo resistere alla 'mprudenza d'alcuni mercatanti.