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300) Dizion. 4° Ed. .
EMULO.
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pag.283



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Esempio: Tac. Dav. ann. 12. 145. Richiedere l'antica pubblica amistà, che noi soccorressimo i compagni nostri, emuli di possanza.


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Esempio: Red. Vip. 1. 30. Per essergli da' suoi emuli stata tolta, o versata una certa acqua medicinale.
301) Dizion. 4° Ed. .
AGUZZATO.
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pag.103



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Esempio: Tac. Dav. Germ. 385. Le frecce d'ossa aguzzate, perchè non hanno ferro, sono la loro speranza.
302) Dizion. 4° Ed. .
SCLAMAZIONE.
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pag.400



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Esempio: Tac. Dav. Perd. eloq. 418. Potrà anche dall'Epicuro, e da Metrodoro qualche onesta sclamazione a proposito pigliar l'oratore.
303) Dizion. 4° Ed. .
DICERIUZZA
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pag.95



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Esempio: Tac. Dav. Perd. eloq. 413. Delle centoventuna, che Calvo lasciò, appena me ne piace una, o due diceriuzze.
304) Dizion. 4° Ed. .
ADORNO.
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pag.66



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Esempio: Tac. Dav. Perd. eloq. 418. Oratore è colui, che sopra ogni cosa proposta può dir vago, e adorno.
305) Dizion. 4° Ed. .
APPUNTATURA
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pag.241



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Esempio: Tac. Dav. Perd. eloq. 404. Rivedevi tu, o Materno, cotesto Catone tuo, per riderti delle appuntature de' maligni.
306) Dizion. 4° Ed. .
VAGO.
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pag.187



1) id: bba28097790d46b39e5d9dc894577f78)
Esempio: Tac. Dav. Perd. eloq. 418. Oratore è colui, che sopra ogni cosa proposta può dire vago, e adorno.
307) Dizion. 4° Ed. .
LANCIOTTATA.
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pag.16



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Esempio: Tac. Dav. ann. 4. 98. Essi per contra li ripingevano, ammazzavano, precipitavano con targate, lanciottate, sassi, e cantoni.
308) Dizion. 4° Ed. .
TARGATA.
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pag.17



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Esempio: Tac. Dav. ann. 4. 98. Essi per contra gli ripignevano, ammazzavano, precipitavano con targate, lanciottate, sassi, e cantoni.
309) Dizion. 4° Ed. .
ADDOBBAMENTO.
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pag.57



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Esempio: Tac. Dav. stor. 4. 339. E scoprendosi alcuno apparente per addobbamento, o per ardire, te l'imberciavano.
310) Dizion. 4° Ed. .
SENTINELLA
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pag.478



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Esempio: Tac. Dav. stor. 4. 332. Tenere arredo, sentinelle, ogni cosa da Principe, dal nome in fuori.


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Esempio: Alleg. 5. E i buon soldati in campo, o in cittadella Si stanno zitti in far la sentinella.


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Esempio: Buon. Fier. 3. 1. 5. Un di color, che fan sera, e mattina La sentinella a piè d'una finestra (in questi due esempj è detto per similit.)
311) Dizion. 4° Ed. .
A GIORNO.
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pag.95



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Esempio: Tac. Dav. stor. 4. 339. Così consumata la notte, a giorno apparì nuova foggia di combattere.
312) Dizion. 4° Ed. .
TANTINO.
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pag.13



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Esempio: Tac. Dav. stor. 4. 344. Sia lecito, anzi che correre tantino di rischio, sprofondare il compagno.


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Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 2. Per trarne un tantino Di sugo più di salsa.


3) id: 618c3095a4f8480d91a1afa1a045b252)
Esempio: E Gal. Sist. 364. L'apparir tantine non detrae della loro operazione.
313) Dizion. 4° Ed. .
CAMERACCIA.
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pag.520



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Esempio: Tac. Dav. Post. 4. 56. O erano cameracce per li vili, o scelerati, o giudicati a morte.
314) Dizion. 4° Ed. .
ARRISCHIEVOLE
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pag.272



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Esempio: Tac. Dav. stor. 5. 369. Con presenti e compassione raunavano aiuti di quelle genti arrischevoli.
315) Dizion. 4° Ed. .
SATOLLANZA
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pag.330



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Esempio: Tac. Dav. ann. 3. 73. Riformi noi la modestia, i poveri la nicistà, i ricchi la satollanza.


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Esempio: E Tac. Dav. ann. 6. 124. Non mitigavan Tiberio dopo tre anni, che Seiano fu morto, le cose, che pur sogliono gli altri, tempo, preghi, satollanza.
316) Dizion. 4° Ed. .
POSTO
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pag.681



1) id: 2efb0627669b4582b5447b8d0404146c)
Esempio: Tac. Dav. stor. 4. 358. Tutore, Classico, Civile, ciascuno nel suo, posto stigava i suoi a combattere.


2) id: 3b66a187e8cf4189bf710028a1c356bd)
Esempio: E vit. Agric. 393. Osservano gl'intendenti, niuno aver preso meglio i posti, niun forte fatto da Agricola esser mai stato abbandonato.


3) id: 778bd65179e440ebab41f36d4c498f72)
Esempio: Red. lett. 1. 152. I lettori di Padova devon tenere gran posto di uomini neri, e di palafreni a livrea, e si debbon fare di maestose toghe giornalmente rinnovate; altrimenti chi non tien questo borioso posto, quand'anche fosse il più dotto, ed il più saputo cristiano del mondo, non è stimato in Padova nè poco, nè punto.


4) id: facfe8658ff94c27a633d5a10b7eb2dc)
Esempio: Red. Ins. 1. Molto spesso ci avviciniamo, o ci discostiamo, mutando lume, e posto a quelle cose, che da noi si riguardano.
317) Dizion. 4° Ed. .
ANTECEDENTE
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pag.210



1) id: 76764ecf31e04e3db4c71bcc603124d6)
Esempio: Tac. Dav. Vit. Agr. 397. Valicati i termini, io de' capitani, voi degli eserciti antecedenti, possediamo ec. l'estrema Britannia.
318) Dizion. 4° Ed. .
FORZATO
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pag.510



1) id: 5a04a868e1f147e2968a91d1483e84b7)
Esempio: Tac. Dav. stor. 2. 287. Ciò sotto altri Principi fatto aveano a prezzo, e spesso forzati.


2) id: 39d9bdb9ad384b8ab1dae8cd241b3f88)
Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 25. L'Oceano poscia gonfiò per un rovaio forzato.


3) id: faccb43e7d7940faaca99b4e8f91029b)
Esempio: E Tac. Dav. ann. 15. 217. E mentre fanno forza di spuntare il capo di Miseno, un forzato Libeccio gli battè nella spiaggia di Cuma.


4) id: 12f5335aec5646849c16a186b6d4b618)
Esempio: Bern. Orl. 1. 1. 36. Dunque poco mi val senno, o intelletto, Faccendo quel, ch'io fo forzato, e stretto.


5) id: c1ef787d824d4ab28ee29c367c5cb011)
Definiz: §. I. Per Violento, Eccessivo, Straordinario. Lat. immensus, immodicus. Gr. ἄμετρος.
319) Dizion. 4° Ed. .
DILOGGIARE
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pag.120



1) id: c902d789b92c401295d2e48678bd6767)
Esempio: Tac. Dav. stor. 2. 188. La notte, che questa legione diloggiò, lasciò per tutto fuochi accesi.