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280) Dizion. 4° Ed. .
ADDENTELLATO.
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pag.54



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Esempio: Segr. Fior. pr. 2. Sempre una mutazione lascia lo addentellato per la edificazione dell'altra.
281) Dizion. 4° Ed. .
DONNA
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pag.239



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Esempio: Bocc. pr. 2. Certo non per crudeltà della donna amata, ma per soperchio fuoco.


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Esempio: G. V. 4. 17. 1. Regnava in Toscana, e in Lombardía, e quasi di tutto fu donna.


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Esempio: G. V. 7. 34. 1. Il dì della nostra Donna vegnente di Settembre.


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Esempio: Segr. Fior. Cliz. 1. 3. Veramente io non aveva il capo a tor donna, ma poichè tu, e madonna volete, io voglio ancora io.


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Esempio: Cecch. donz. 2. 2. Forsechè Tu mi toi l'orecchie a tutte l'ore, Ch'i' faccia testamento, e ch'io ti lasci Donna, e madonna d'ogni cosa?


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Esempio: Lasc. Gelos. 3. 3. Monna Zenobia s'era levata appunto, perchè la donna del corpo le ha dato questa notte affanno.


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Esempio: Ar. Cass. 1. 5. E due donzelle, e una donna da camera.


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Esempio: Dant. Purg. 1. Ma se donna del ciel ti muove, e regge, Come tu di.


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Esempio: E Lasc. nov. 2. Così grande stretta le ha dato da poco in quà, e le dà la donna del corpo.


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Esempio: Petr. son. 3. Quand'io fui preso, e non mene guardai, Ch'i bei vostri occhi, donna, mi legaro.


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Esempio: Bern. Orl. 3. 7. 27. Nè vi dovete maraviglia fare, Se il povero Ruggier fu colto al punto, Che 'l pazzo, e 'l savio è dalle donne giunto.


12) id: 82c2445243124a37a4a9eb706fc36e98)
Esempio: Bocc. nov. 38. 4. La donna del fanciullo di ciò avvedutasi molte volte ne gli disse male, e ne 'l gastigò. v. Dep. Decam. 79.


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Esempio: Com. Par. 7. E così fu tolto dal puro sangue di nostra Donna, e lo Spirito Santo attivamente il diede.


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Esempio: Malm. 1. 65. Il Re di questo regno giunto a morte, La mia cugina quì, che fu sua donna, Non avendo fanciulli, o altri in corte Propinqui qui, lasciò donna, e madonna.


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Esempio: Alam. Gir. 20. 64. E dentro un monaster di donne sante Serrata stia.


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Esempio: E Petr. canz. 11. 6. Di costor piagne quella gentil donna, Che t'ha chiamato.


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Esempio: Franc. Sacch. rim. 24. Non creder, donna, che nessuna sia Donna di me, se non tu, donna mia.


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Esempio: Varch. Lez. 514. Donna propriamente significa nella nostra lingua quello, che nella Latina (onde è derivato per la figura sincope) significa domina, cioè signora, e patrona.


19) id: dd8310d1808847f0a934505e8cdedd54)
Esempio: Bocc. nov. 16. 29.Allora disse Currado alla sua donna: e a te che ne parrebbe, donna, se io così fatto genero ti donassi?
282) Dizion. 4° Ed. .
ALBORE.
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pag.110



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Esempio: Cr. pr. 7. Il quinto (libro) è degli albori.


2) id: c6eabf0e3a5046739c3c8d09f6f3c38d)
Esempio: Rim. ant. P. N. Iac. Most. Come albore, che d'ellera è sorpreso.


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Esempio: Bocc. g. 7. intr. Ma poichè l'ora del mangiar fu venuta, messe le tavole sotto i vivaci albori, e agli altri belli albori vicine al bel laghetto, come al Rè piacque, così andarono a sedere.
283) Dizion. 4° Ed. .
INERPICARE, e INNERPICARE
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pag.807



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Esempio: Salv. Granch. 2. 2. E quivi innerpicando su per quello Melarancio.


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Esempio: Matt. Franz. rim. burl. 2. 104. Non vi crediate, che qualunque saglie, Avesse da sua posta tanto ardire, Che inerpicasse su per le muraglie.
284) Dizion. 4° Ed. .
PROSPERAZIONE
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pag.753



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Esempio: Cr. 1. 4. 3. Dalla prosperazion del calore in lui è necessario queste cose addivenire.
285) Dizion. 4° Ed. .
MEZZOLANAMENTE
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pag.236



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Esempio: Cr. 4. 3. 1. Alcune (viti) sono molto fruttifere, alcune mezzolanamente, alcune poco, o niente.


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Esempio: E Cr. 10. 37. 1. I pesci si pigliano con ceste di vimini, che da capo sono larghe mezzolanamente, e da piede strette.


3) id: b9df699640e74c189c760f07c5626f5d)
Esempio: E Cr. cap. 9. 3. Posto poi il letame proporzionalmente da ogni parte convenientemente, e con terra trita mezzolanamente sopra si cuopra, e calchi co' piedi.
286) Dizion. 4° Ed. .
ORCIACCIO.
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pag.418



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Esempio: Buon. Fier. 3. 1. 4. Ve' orciacci fasciati unti, e bisunti, Bugnole infarinate, otracci pregni.
287) Dizion. 4° Ed. .
IMBRIACATO
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pag.725



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Esempio: Buon. Fier. 4. 3. 4. Postevi su le labbra, imbriacati Mi s'accostaro.
288) Dizion. 4° Ed. .
PAPPALECCO
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pag.483



1) id: ed0e5125ac154bd386fba9f6b53aa540)
Esempio: Buon. Fier. 3. 4. 4. La bocca chiusa a tutti i pappalecchi.


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Esempio: Malm. 9. 7. Lasciato s'era anch'egli rivedere Tutto quanto aggrezzato al pappalecco.
289) Dizion. 4° Ed. .
SCOSSO.
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pag.426



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Esempio: Buon. Fier. 3. 4. 4. Tener con gli starnuti il naso scosso.
290) Dizion. 4° Ed. .
MOSCHERINO, e MOSCERINO
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pag.294



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Esempio: Buon. Fier. 3. 4. 4. Che vi daran men noia i moscherini.


2) id: 1a8872ce41054338891bb6c2bf864a8f)
Esempio: Fir. nov. 2. 206. Or io non vi dico, fe e' le salse il moscherino.


3) id: d10c3873f4ce41dc8b2f42707886a9aa)
Esempio: Ambr. Furt. 4. Quando mi monta il moscherino, i' anderei fino al sepolcro.
291) Dizion. 4° Ed. .
ACCATTABRIGHE.
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pag.24



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Esempio: Buon. Fier. 4. 4. 3. Oimè, ch'io son sudato Con questo accattabrighe.
292) Dizion. 4° Ed. .
CHIARIFICARE.
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pag.641



1) id: 4f06dd801ed34001b96ca3694b6766bd)
Esempio: Cr. 3. 4. 4. Avicenna dice, che il cece chiarifica la boce.


2) id: 0708f85ffdae42c98a2371676277e931)
Esempio: E Cr. 4. 31. tit. In che modo si chiarifica tosto il mosto.


3) id: 2df4049ae64f4332906a84e4789e1c72)
Esempio: Filoc. 7. 486. Acciocchè delle cose da lui ignorate fosse da Ilario chiarificato.
293) Dizion. 4° Ed. .
RICONOSCIUTO
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pag.144



1) id: e5079e39982f46449c850d49d22a16f4)
Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 2. Ond'io riconosciuto Non sia in necessità d'ospite farmi D'alcun parente antico.
294) Dizion. 4° Ed. .
COMPOSITO
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pag.731



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Esempio: Buon. Fier. 1. 3. 2. Vedete appresso un ampio anfiteatro Di marmi misti, e d'ordine composito.
295) Dizion. 4° Ed. .
MARCHIANA
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pag.165



1) id: bd79431851114d78bdbc00ec7bad6c81)
Esempio: Bern. rim. 1. 3. O questa sì, che mi parve marchiana!


2) id: 312b7fcf54fc485f8f6ec94865768f24)
Esempio: Salv. Granch. 1. 1. Tu mi fai ridere; Oh questa sì, che sarebbe marchiana!


3) id: 231f814dca284b5580542bbe0baf8e35)
Esempio: Lasc. Spir. 3. 2. Oh questa sarebbe marchiana, che noi avessimo amendui a combatter con gli spiriti!
296) Dizion. 4° Ed. .
GUARITO
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pag.692



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Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 2. Essendo or or per dar puleggio all'alma, Parrágli esser guarito.


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Esempio: Red. cons. 2. 11. Non mi maraviglio, che questo signore non sia guarito da i suoi mali con tanti, e tanti medicamenti.
297) Dizion. 4° Ed. .
DIACERE
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pag.87



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Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 2. Solleva da diacer quell'apopletico, Fallo star, s'è possibile, a test'alta.


2) id: fccf62a0845f46ac8c30b9fddf2d804e)
Esempio: E Buon. Fier. Intr. 2. 3. Sdraiatevi, e diacete.
298) Dizion. 4° Ed. .
PROVVIDENTE.
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pag.761



1) id: a0e3e075a1cf4b8aa811ef05b3a685e6)
Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 2. Regola, tempo, osservazion, misura Sien lor compagne accorte, e provvidenti.
299) Dizion. 4° Ed. .
OMBÈ.
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pag.399



1) id: 1eec9892b51344aa846964df5e9c91ef)
Esempio: Buon. Fier. 1. 2. 2. Ombè quelli gli curi Chi è là proposto a ciò.