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100) Dizion. 4° Ed. .
DI PUNTA
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pag.138



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Esempio: Malm. 3. 70. Fa di mestieri battere il taccone, Come a costei, che or viensene di punta.


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Esempio: Tass. Ger. 20. 34. D'un mandritto Artaserse, Argeo di punta, L'uno atterra stordito, e l'altro uccide.
101) Dizion. 4° Ed. .
DI QUÀ
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pag.138



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Esempio: Dant. Inf. 5. Di quà, di là, di su, di giù gli mena.


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Esempio: Bocc. nov. 55. 6. Venendo di quà allo 'ncontro di noi un forestiere ec. credi tu, che egli credesse, che tu fossi miglior dipintor del mondo, come tu se?


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Esempio: Bocc. nov. 30. 11. Il qual motto passato di quà da mare ancora dura.


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Definiz: §. E in forza di preposizione col sesto caso. Lat. cis, citra. Gr. ἔντος, ἐπὶ τάδε.


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Esempio: Sen. ben. Varch. 2. 17. Allora dura il giuoco, quando ella (la palla) tralle mani dell'uno, e dell'altro va or di quà, e or di là bene da questo mandata, e bene da quello ricevuta.


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Esempio: Petr. canz. 5. 4. Con tutti quei, che speran negli Dei Di quà dal mar, che fa l'onde sanguigne.
102) Dizion. 4° Ed. .
DI QUANTO
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pag.138



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Esempio: Sen. Pist. Ma aguale conviene, che i guernimenti di tanto sieno più forti, di quanto più forza sono le cose, che ci assaliscono.
103) Dizion. 4° Ed. .
DI QUETO
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pag.138



2) id: 1046a868554b44788089bdd100127c99)
Esempio: G. V. 6. 19. 4. Federigo, che di queto si credeva entrare in Roma, temette del popolo di Roma, e ritrassesi in Puglia.
104) Dizion. 4° Ed. .
DI QUÌ
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pag.138



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Esempio: Bocc. nov. 93. 10. Tu puoi di quinci vedere forse un mezzo miglio vicin di quì un boschetto.


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Definiz: §. È anche avverb. di tempo, e vale Da quest'ora.


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Esempio: Bocc. nov. 39. 7. Donna, io ho avuto da lui, che egli non ci può essere di quì domane.
105) Dizion. 4° Ed. .
DI QUINCI
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pag.138



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Definiz: Lo stesso, che Di quì, avverb. di luogo. Lat. hinc. Gr. ἔνθεν.


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Esempio: Bocc. nov. 93. 10. Tu puoi di quinci vedere forse un mezzo miglio vicin di quì un boschetto.


4) id: c2fd52623a694eb198e84013f40ea5e4)
Esempio: Lab. 21. Di quinci alle perpetue cose della natura venimmo.


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Esempio: Rim. ant. M. Cin. 49. E dice: s'io non vo di quinci fore, Tu ne morrai.
106) Dizion. 4° Ed. .
DI QUINDI
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pag.138



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Definiz: Avverb. di luogo, vale Di quel luogo. Lat. illinc, inde. Gr. ἐκεῖθεν.


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Esempio: Lab. 28. Nè ec. poteva discernere d'onde io di quindi potessi uscire.


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Esempio: Bocc. nov. 17. 59. Quattro uomini in quell'ora di quindi passavano a cavallo.


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Esempio: E Bocc. nov. 27. 6. Egli vide le finestre, e le porte, ed ogni cosa serrata, di che egli dubitò forte, ch'ella morta non fosse, o di quindi mutatasi.


6) id: d1dd020125ab42298647c50cd688759b)
Esempio: Cr. 3. 15. 2. Di quindi al mezzo d'Aprile infino alla fine d'Aprile è ottimo il seminare.


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Esempio: E Bocc. nov. 80. 33. E di quindi buona, e intera ragione rimandò a Firenze a' suoi maestri.
107) Dizion. 4° Ed. .
DI RADISSIMO
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pag.138



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Definiz: Superl. di Di rado. Lat. rarissimè.


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Esempio: Red. cons. 1. 257. Se talvolta ha vomitato, il che avviene di radissimo, le materie sono state viscose.
108) Dizion. 4° Ed. .
DI RADO
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pag.138



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Esempio: Dant. Inf. 9. Questa question fec'io, e quei: di rado Incontra, mi rispose, che di nui Faccia 'l cammino alcun, per quale i' vado.


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Esempio: G. V. 12. 8. 12. Con cittadini avea di rado consigli, e poco gli prezzava.


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Esempio: M. V. 8. 24. I grandi, e potenti cittadini delle gran famiglie vi tornavano di rado.


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Esempio: Bocc. nov. 30. 12. Alcuna volta le soddisfacea, ma sì era di rado, che altro non era, che gittare una fava in bocca al leone.
109) Dizion. 4° Ed. .
DI RAGIONE
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pag.138



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Esempio: G. V. 11. 39. 1. Stendea il suo uficio di ragione, e di fatto a modo di bargello.


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Esempio: Stat. Merc. Possa astrignere, e pigliar fare di ragione, e di fatto.


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Esempio: Maestruzz. 1. 23. L'altro modo, quando ne ha più in uno medesimo tempo, una di ragione, e l'altra di fatto.


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Definiz: §. Di santa ragione, vale Solennemnente, Grandemente. Lat. acriter, vehementer. Gr. σφόδρα, δεινῶς.


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Esempio: Bocc. nov. 68. 11. Battutala adunque di santa ragione, e tagliatile i capelli, come dicemmo, disse.
110) Dizion. 4° Ed. .
DI BALZO
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pag.92



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Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 32. Noi le sappiamo di balzo, e quelle cose, le quali pensiamo, che sieno repentine, e subite, sono a loro antivedute, e familiari.
111) Dizion. 4° Ed. .
DI BANDO
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pag.92



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Esempio: Tav. Rit. Noi non vogliam la vostra vettovaglia di bando, anzi vi vogliamo donare del nostro argento.


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Esempio: Cas. lett. 89. In preferenza non se ne troverebbe una (casa) che vi contentasse, massimamente avendo la mia di bando.
112) Dizion. 4° Ed. .
DI BASSA
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pag.92



2) id: 7a88287e4aef4fe9a73f96d17f893b61)
Definiz: Lo stesso, che di Bassa mano. Lat. deterioris notae.
113) Dizion. 4° Ed. .
DI BELLO
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pag.94



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Esempio: Fir. Luc. 2. 4. E sai, s'io ne vengo di bello, poveretta a me, forse che io non mi tengo astuta.


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Definiz: Posto avverbialm. Dicesi Venir di bello, o simili, e vale Venirci, Andarci con facilità, Dolce dolce, Senza farsi pregare, Bellamente. Lat. ultrò, spontè, bellè. Gr. ἑκουσίως.
114) Dizion. 4° Ed. .
DI BISOGNO
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pag.94



2) id: e1efb120ff6f4d209fa5575948f88718)
Esempio: Cr. 12. 12. 1. Del mese di Dicembre ec. e si posson far le corbe de' vimini, le ceste, le gabbie, e molti altri arnesi, e stovigli di bisogno.
115) Dizion. 4° Ed. .
DI BOTTO
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pag.95



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Definiz: Posto avverbialm. Di colpo, Immantinente, Di subito. Lat. statim, illicò. Gr. εὐθύς.


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Esempio: Guid. G. La qual cosa se tu di botto non farai, sappi, che sanza dubbio tu incorrerai in pericolo di morte.


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Esempio: Bocc. nov. 76. 9. Vederemo di botto, chi l'ha avuto.


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Esempio: G. V. 8. 78. 8. Mise di botto in isconfitta i Fiamminghi.


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Esempio: Bern. Orl. 3. 8. 41. E lo percosse ad ambe man di botto.


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Esempio: E Bocc. nov. 79. 19. Votene dire una; e di botto incominciò a cantare.


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Esempio: Dant. Inf. 22. Non altrimenti l'anitra di botto, Quando 'l falcon s'appressa, giù s'attuffa.
116) Dizion. 4° Ed. .
DI BRIGATA
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pag.95



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Esempio: Urb. Tutti di brigata presono la via verso il campidoglio.


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Esempio: Bocc. nov. 15. 16. Ve ne potreste tutti andar di brigata.


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Esempio: Petr. uom. ill. Quegli, ch'erano congiunti a quegli, cominciarono guerra di brigata.
117) Dizion. 4° Ed. .
DI BROCCO
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pag.95



2) id: ef3925a583c54a41a3234bb570290fc3)
Definiz: Posto avverbialm. vale Di subito, Subito. Lat. statim, illicò. Gr. εὐθύς.
118) Dizion. 4° Ed. .
DI BUON'ARIA
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pag.95



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Esempio: Tes. Br. 2. 37. E di verso tramontano un altro (vento) che è più di buon'aria, che ha nome corus.


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Esempio: Bocc. nov. 24. 11. La donna ridendo, e di buon'aria, che valente donna era, e forse avendo cagion di ridere, disse ec.


4) id: f4e27b4c3a32493391631121002ae4fe)
Definiz: §. Talora ha forza di add. e vale Piacevole, Gioviale. Lat. festivus, lepidus.


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Esempio: G. V. 10. 50. 3. Fu pure dolce signore, e di buon'aria a' cittadini.


6) id: a76c0c44f8854a0999cfb4c5489efce1)
Esempio: Bocc. nov. 95. 2. Moglie d'un gran ricco uomo nominato Giliberto, assai piacevole, e di buon'aria.
119) Dizion. 4° Ed. .
DI BUTTO
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pag.95



2) id: 93ebe7fa7eb540deb1f4a99e83d539df)
Esempio: But. Di butto, cioè di subito.


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Definiz: Di botto. Lat. repentè. Gr. ἐξαίφνης.


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Esempio: Dant. Inf. 24. E poi, che fu a terra sì distrutto, La cener si raccolse, e per se stessa, In quel medesmo ritornò di butto.


5) id: 8629e65b00104db189bd7e4e268e798d)
Esempio: E Dan. Purg. 17. Come si frange il sonno, ove di butto Nuova luce percuote il viso chiuso, Che fratto guizza, pria che muoia tutto.