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4° Edizione
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240) Dizion. 4° Ed. .
RUGGINOSO
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pag.279



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Proverbio è: maladetto il ferro, il quale quanto più è limato, e messo al fuoco, piú diventa rugginoso.


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Esempio: Amet. 63. Danti luogo alla vista de' mal composti, e logori, e gialli, anzi piuttosto rugginosi, e fracidi denti.
241) Dizion. 4° Ed. .
PARENTORIO
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pag.491



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. La 'nfermità è quasi una citazione, e parentorio, che Dio ci manda, perchè torniamo a ragion con lui.
242) Dizion. 4° Ed. .
MANGIATO
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pag.147



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Tornò al diserto, e trovò quello santo Padre dietro alla sua cella morto, quasi tutto mangiato da' lupi.


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Esempio: Tac. Dav. ann. 15. 219. Sfoderò il detto pugnale, mangiato dalla ruggine, e diello a Milico liberto, che lo arrotasse, e brunisse (quì è metaf. e vale consumato; il Lat. ha: vetustate obstrusum)
243) Dizion. 4° Ed. .
ASTUTISSIMO
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pag.309



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Ancora è astutissimo in ciò, che tenta di diversi vizj, secondo che si dimostra.
244) Dizion. 4° Ed. .
PROFANO
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pag.733



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. O profana temerità, o somma pazzía! lo Dio della scienza di doppia ignoranza condennato!
245) Dizion. 4° Ed. .
COLLIRIO
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pag.699



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Onde la parola di Dio è assimigliata al collirio, il quale purifica il vedere.


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Esempio: E Cavalc. Frutt. ling. altrove: Il qual dolore dice, che purga l'anima, come la medicina amara il corpo; e allumina, e dischiara il corpo, come il collirio gli occhi infermi.


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Esempio: Red. lett. occh. Dopo aver insegnato un certo suo collirio soggiugne con gran brio, e un po' troppo arditamente.
246) Dizion. 4° Ed. .
TELAIO.
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pag.25



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. La tela della vita tua spesse volte è tagliata per morte in sul telaio.
247) Dizion. 4° Ed. .
ELEMOSINARIO.
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pag.275



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Esempio: Cavalc. med. cuor. Onde si narra nella leggenda di san Giovanni Elemosinario, Patriarca d'Alessandria, che, ec. (quì ha forza di soprannome.)
248) Dizion. 4° Ed. .
CONSIDERANZA
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pag.772



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Esempio: Rim. ant. Guid. Cavalc. 70. Non ha diletto, ma consideranza, Sicch'ei non puote largir simiglianza.


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Esempio: Rim. ant. Dant. Maian. 79. Ahi mene lasso, la consideranza Mi mostra, e fa parer veracemente, Che ciò, ch'eo spero, ed amo per dottanza, Mi manchi senza fallo certamente.
249) Dizion. 4° Ed. .
INSALVATICHIRE
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pag.860



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. La possessione, disse, e 'l podere d'un uomo buono per negligenza insalvatichì, e riempissi di spine, e di ortiche.


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Esempio: Segr. Fior. disc. 2. 21. I Fiorentini se o per via di leghe, o d'aiuto avessero dimenticati, e non insalvatichiti i suoi vicini, a quest'ora sarebbero signori di Toscana.


3) id: a1744110aae642e7bad6a499760597a5)
Esempio: Vit. SS. Pad. Un buon 'uomo aveva una sua possessione bella, e fruttifera, e per negligenza la lasciava insalvatichire.


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Esempio: Pecor. g. 22. ball. Non t'insalvatichir, poichè tu sai, Ch'io t'ho amata, e amo più che mai. Io non so questo, Amor, perch'e' si sia, Che tu se' meco sì insalvatichita.
250) Dizion. 4° Ed. .
INCENDITRICE
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pag.771



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. D'ogni peccato è l'ira radice, ed è d'ogni virtù disperditrice, del cuor, che è di Dio tempio, è incenditrice.
251) Dizion. 4° Ed. .
DOMINARE
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pag.237



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling.16. Dominare, cioè signoreggiare, si è possedere, e reggere altri sotto sua iurisdizione, e signoría.


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Esempio: G. V. 7. 83. 1. Aveano grandissime rendite in proprio, e per lo comune, e quasi dominavano il mare con loro legni.


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Esempio: E G. V. 10. 201. 2. Tutto ciò fu fatto ad arte, e simulatamente per far la detta fortezza, per meglio dominare i Bolognesi.
252) Dizion. 4° Ed. .
LENIRE
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pag.46



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. L'orazione lenisce, e mitiga Dio, la lagrima lo sforza; quella l'unge, e questa lo punge.
253) Dizion. 4° Ed. .
VOCALE
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pag.314



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Questo s'intende delle segrete orazioni, e non delle vocali, e comuni, cioè, che si profferiscono.


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Esempio: E Dan. Par. 18. Mostrarsi dunque in cinque volte sette Vocali, e consonanti.


3) id: 556c0a750a334921bf20a6f03ef29a84)
Esempio: Ar. Fur. 7. 38. Dove la vocal tomba di Merlino Era nascosta in loco alpestro, e fiero.


4) id: d23b8f8c2ed14207b2e648d799385b88)
Esempio: Dant. Conv. 154. Solo di legame di parole è fatto, cioè di sole cinque vocali, che sono anima, e legame d'ogni parola.
254) Dizion. 4° Ed. .
LAMENTATORIO.
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pag.12



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Esempio: Cavalc. Med. cuor. Lo morto non sente le pene, nè infamia, ned altre vere, o false, crudeli, e lamentatorie, e lusinghevoli parole.
255) Dizion. 4° Ed. .
STATUTARIO
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pag.733



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Esempio: Cavalc. Pungil. Molto sono da riprendere quegli uficiali, e statutarj, che tutti li loro statuti fanno giurare.


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Esempio: Stat. Merc. Costrignere i cinque consiglieri ec. a eleggere in arbitri, ovvero statutarj, per fare, e rinnovar lo statuto della università predetta.
256) Dizion. 4° Ed. .
GAUDIO.
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pag.577



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Quello è solo vero gaudio, il quale si concepe di creatore, e non di creatura.


2) id: 5cfce3eac85b4e23a4954fe4b6057af1)
Esempio: Dant. Par. 31. Certo tra esso, e 'l gaudio mi facea Libito non udire, e starmi muto.
257) Dizion. 4° Ed. .
LORDEZZA
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pag.88



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. L'occhio maculato l'altrui macula non vede, e la mano lorda non può l'altrui lordezza nettare.


2) id: b41ac1923e934f649e4e01ac6ac2a1af)
Esempio: Boez. Varch. 4. 4. Se potessero per qualche fessura la virtù, che hanno lasciata, vedere, e conoscessero di poter mediante i tormenti delle pene por giù le lordezze de' vizj, direbbero ec.
258) Dizion. 4° Ed. .
PUSILLO.
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pag.780



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Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Non dispregiate uno di questi miei pusilli, cioè quantunque minimi, e vili, secondo 'l mondo.
259) Dizion. 4° Ed. .
INCASSARE
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pag.769



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Esempio: Cecch. Spir. 3. 2. E da quell'altro? che tu hai Incassatogli in casa?


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Esempio: Viv. disc. Arn. 32. Alquanto più basso nel mezzo, che alle testate, da fermamente incassarsi dentro le ripe.