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340) Dizion. 4° Ed. .
VALUTATO.
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pag.192



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Esempio: Varch. stor. 8. 194. Così stimati, e valutati fossero tenuti a farne pagare loro gl'interessi.
341) Dizion. 4° Ed. .
TRALASCIARE.
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pag.121



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Esempio: Varch. stor. 14. Ancorchè non tralasciasse i piaceri nè della caccia, nè de' balli ec.
342) Dizion. 4° Ed. .
CONTUMACEMENTE
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pag.800



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Esempio: Sen. ben. Varch. 5. 6. Volle disdirgli piuttosto astutamente, che contumacemente, o con superbia.
343) Dizion. 4° Ed. .
EQUIVOCO.
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pag.292



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Esempio: Varch. Ercol. 230. Voi siete nella fallacia dell'equivoco, cioè v'ingannate per la diversa significazion de' vocaboli.
344) Dizion. 4° Ed. .
FALSISSIMO
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pag.339



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Esempio: Varch. Ercol. 36. Mi pare esser costretto a concedere una cosa, la quale è manifestamente falsissima.
345) Dizion. 4° Ed. .
DADDOVERISSIMO
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pag.4



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Esempio: Varch. Ercol. 215. C. Voi dite pure daddovero, che Dante vantaggi, e soverchi Omero? V. Daddoverissimo.
346) Dizion. 4° Ed. .
PREPOSITIVO.
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pag.703



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Esempio: Varch. Ercol. 165. In molte cose sono diversi dagli articoli de' Greci così prepositivi, come suppositivi.


2) id: 0d2bb0ead8614bbba7539fe06d639dd5)
Esempio: E Varch. Ercol. 174. Anco appresso i Greci gli articoli prepositivi si pongono per gli pospositivi.
347) Dizion. 4° Ed. .
MANUALMENTE
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pag.163



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Esempio: Varch. Ercol. 26. Sotto l'ombra di quel frascato ec. parte della natura, e parte manualmente fatto.
348) Dizion. 4° Ed. .
PAROLINA.
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pag.497



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Esempio: Varch. Ercol. 54. E così fatte paroline, o parolette, o parolozze, che dicono i contadini innamorati.
349) Dizion. 4° Ed. .
PARTICIPIO.
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pag.500



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Esempio: Varch. Ercol. 253. De' participj (abbiamo) pochi, e quegli per la maggior parte sono divenuti nomi.


2) id: 7f9075bdd96148df98b22d5f57d18a55)
Esempio: E Varch. Ercol. appresso: Amanti ec. non è propiamente participio, ma participio passato in forza, o natura di nome.


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Esempio: E Varch. Lez. 557. I Latini, non avendo nella lingua loro il participio passivo nel tempo presente, come hanno i Greci, si servono alcuna volta del participio del tempo passato in iscambio del presente, o preterito imperfetto.
350) Dizion. 4° Ed. .
RIPARLARE
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pag.205



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Esempio: Varch. Ercol. 50. Da parlare si compone riparlare ec. cioè parlare di nuovo, e un'altra fiata.


2) id: acf9933d06d54384b366af9c1cd72e7c)
Esempio: Bemb. Asol. 1. 13. Gismondo in cotal guisa riparlò.


3) id: 8f2c2aa4d3454a6091e4e3f4820c6d71)
Esempio: Fir. nov. 1. 187. Gl'impose, che non facesse parola con alcuno per lo suo riscatto, finchè egli non gli riparlasse.


4) id: 6cacbaf3b4494a84a955d879eef3a896)
Esempio: E Bemb. Asol. 2. 94. Primachè egli riparlasse, cominciò a sorridere seco stesso.
351) Dizion. 4° Ed. .
A BEL DILETTO.
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pag.16



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Esempio: Varch. Ercol. I quali si credeano, che voi, chi a bel diletto, chi per capriccio, ec.
352) Dizion. 4° Ed. .
MOTTOZZO
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pag.299



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Esempio: Varch. Ercol. 83. Fare un mottozzo significa fare una rimbaldera, cioè festoccia, e allegrezza di parole.


2) id: 87d5dbbf25564535b639a68a0c3f2a34)
Esempio: Cecch. Servig. 2. 4. Così mezzo Tedesco, e mezzo no Mi fa un mottozzo, e domanda quand'io Vo a Bologna.


3) id: 5e794a2192144eb99665f76fa28c3da3)
Esempio: Lasc. Spir. 5. 2. Nel suo arrivo sentíi fargli un gran mottozzo dal fratello, e dall'amico.


4) id: e0dfa0e08aa24561a3031799e706bc5e)
Esempio: Libr. Son. 68. I' mi vengo a scusar del gran mottozzo, Che mi facesti in Calimala iersera.
353) Dizion. 4° Ed. .
LADRINO.
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pag.6



1) id: 4282ec9612974cff9f469aa1b979056b)
Esempio: Varch. Ercol. 255. Dicesi anche per vezzi ghiotterello, e ghiotterellino, tristerello, e tristerellina, ladrino, e ladrina.


2) id: bf4a5f35685143649734d5631e608e53)
Esempio: Cecch. Inc. 3. 4. Acciocchè io mi possa mai più trovar con quella ladrina a solo a solo.
354) Dizion. 4° Ed. .
TAROCCHI.
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pag.17



1) id: 6d728e8e35c74c508931a51778fe9176)
Esempio: Varch. Ercol. 88. Dare il suo maggiore, tolto dal giuoco de' germini, o vero de' tarocchi.


2) id: c71fcc5da3234e4b8f7600f1b9c136f4)
Esempio: Malm. 1. 38. Han per insegna il diavol de' tarocchi.


3) id: 9190ac6fe4384ca88964a94989b0aacf)
Esempio: Cecch. Corr. 3. 6. Io era tra lor (come Si dice) il matto ne' tarocchi.
355) Dizion. 4° Ed. .
BALBOTIRE, e BALBUTIRE
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pag.370



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Esempio: Varch. Ercol. 59. Si dice non solamente balbotire, o balbutire come i Latini, ma balbettare ancora.
356) Dizion. 4° Ed. .
ANTISAPUTO
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pag.215



1) id: 32eb31ec10704deb80592f632f545b7a)
Esempio: Boez. Varch. l. 5. p. 3. Onde seguita, che l'avvenimento della cosa antisaputa schifar non si possa.
357) Dizion. 4° Ed. .
INTERMINABILE
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pag.881



1) id: 27691d39053541dfb5136bf0963b389d)
Esempio: Boez. Varch. 5. 6. È adunque l'eternità una possessione perfetta, e tutta insieme d'una vita interminabile.
358) Dizion. 4° Ed. .
CUCCIOLACCIO
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pag.875



1) id: 23fbf7b7015f46419f6d982b6f73a428)
Esempio: Varch. Suoc. 4. 6. Che cucciolaccio! di cotesto ve ne voglio stare io per un danaio.
359) Dizion. 4° Ed. .
CIALTRONE.
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pag.655



1) id: b7ad5922a1434e008a1024fdd3ee3a69)
Esempio: Varch. Suoc. 1. 2. Parte spinto dalla villanía, che pareva, gli facesse quella cialtrona (quì parla d'una puttana).