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Esempio: Bocc. nov. 20. 6. Una galeotta di Paganin da Monaco ec. sopravvenne e vedute le barche si dirizzò a loro.
301) Dizion. 4° Ed. .
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Definiz: per similitudine A MODO.


3) id: c2366a7b76ce40169403042f0ae33272)
Esempio: Buon. Fier. 2. 3. 11. Pon mente a quel Graziano Con quella guarnaccaccia, con quella berrettaccia a gronda.


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Esempio: E Buon. Fier. 2. 3. 12. E quelle vecchie Col fazzoletto sul viso a saltero ec. Ve' com'elle ci fan gli occhi torti.


5) id: 40231d92d9b34d378e83f16527d224e9)
Esempio: E Buon. Fier. appresso: Bello sbarleffe, che egli ha 'n sul mostaccio Pur vero, e natural, ch'e'non ha maschera! E che barba a lucignoli!
302) Dizion. 4° Ed. .
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Esempio: Nov. ant. 65. 8. Or com'ebbero tutto affettato, e a fetta a fetta cercato (cioè: una fetta dopo l'altra, e a fetta per fetta. Lat. frustillatim.)
303) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: 1a8815ba3abe402a90738569a2343237)
Definiz: aggiunta a' verbi, alcuna volta diversifica loro totalmente il significato, come COMANDARE, ACCOMANDARE: TENERE, ATTENERE: COSTARE, ACCOSTARE: METTERE, AMMETTERE. Alcuna volta lo diversifica in parte, e in parte lo mantiene, come BATTERE, ABBATTERE: OPERARE, ADOPERARE. Alcuna volta mantiene appunto lo stesso, come OMBRARE, ADOMBRARE: CUMULARE, ACCUMULARE. Alcun'altra accresce lor forza, come BARBICARE, ABBARBICARE.
304) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: f76a744451aa45f9a204124e150d5e3e)
Definiz: aggiunta a' nomi, opera il medesimo, che ne' verbi, come BATTIMENTO, ABBATTIMENTO: CUMULAMENTO, ACCUMULAMENTO: BARBICAMENTO, ABBARBICAMENTO.
305) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: 4809df35c27749579027a632f4228032)
Definiz: aggiunta a diversi nomi, ma non affissa: di essa, e di loro si formano varie locuzioni, che si adoperano a maniera avverbiale, come A MIGLIAIA, A PROPORZIONE, A MAN RITTA, e infinite simili; molte delle quali saran tirate fuori a' lor luoghi, altre poste in corpo alla voce principale, e le rimanenti lasciate per più brevità, bastando averne dato quì questo cenno.
306) Dizion. 4° Ed. .
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307) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: 4295970a85ef470daa0c15228774ca13)
Esempio: Bocc. nov. 27. 14. La qual morte io ho tanto pianta, quanto dolente a me; perciocchè quantunque io rigida, ec.


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Esempio: Pass. 19. E consigliatimi, ec. che misero a me, ancora era tempo di trovar misericordia. Lat. hei mihi. Gr. φεῦ.
308) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: 6a5f6c50383e4357922348cb918acf07)
Definiz: congiunta a verbo di stato in luogo, vale IN, o NEL.


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Esempio: E Bocc. nov. 77. 3. Un giovane, ec. avendo lungamente studiato a Parigi.


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Esempio: Bocc. nov. 7. 6. Avvenne, che trovandosi egli una volta a Parigi in povero stato.


5) id: 9131a78294d346d0a498f363cdf42cc1)
Esempio: E Bocc. nov. 89. 10. Un buon uomo, il quale a capo del ponte si sedea.
309) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: e0d26480fd344e34ace7472137705ab7)
Esempio: E Bocc. Introd. n. 11. Ora a quella taverna, ora a quell'altra andando.


3) id: ffd46849b22b42a9baad30b0f1a78159)
Definiz: congiunta a verbi di moto, vale il Lat. ad.


4) id: ec06d9512bd8454b97e7539b08fd2a4a)
Esempio: Bocc. nov. 15. tit. Andreuccio ec. con un rubino si torna a casa sua.
310) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: 0001336d03884134983f323ec4b0bba8)
Esempio: Bocc. nov. 31. 16. Tancredi, nè a negare, nè a pregar son disposta.


3) id: 9d7628b9f19347e4ac4372f498b5a166)
Esempio: E Bocc. nov. 13. 5. Cominciarono a vendere, e impegnare le possessioni.


4) id: ccb21b4e424e4734b5c643efa2c12d2d)
Esempio: E Bocc. nov. 79. 30. Che cosa è a favellare, e ad usare co' savj.


5) id: 57a0b483c1614dbaa4ccf15113ad45a2)
Definiz: congiunta con gl'infiniti ha forza di segnacaso, e perciò viene a dar loro quasi forza di sustantivo.
311) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: 833f5ff6283843fe9a9d1a345e6a2d0a)
Esempio: Bocc. nov. 40. 5. A trargli l'osso potrebbe guerire (cioè: col trargli l'osso.)


3) id: 97936033c9244442989df35a6d14d17b)
Esempio: E Bocc. g. 4. f. 1. Con assai piacevoli parole alle belle donne si scusò di ciò, che fatto aveva.
312) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: b508509f5211479ba4084553ef8614b2)
Esempio: E Bocc. nov. 5. 4. Mandò a dire alla donna, che ec. l'attendesse a desinare.


3) id: f23d8fca059144aaa5acd935f5ad6d8e)
Esempio: Bocc. nov. 31. 23. Or via va colle femmine a spander le lagrime.
313) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: e2aebdf632384944be9f78d53d88a5bd)
Definiz: per IN GUISA, modo comune di dire a noi, e a' Greci. Lat. instar. Gr. δίκην. v. Flos 354.


3) id: d0d6091bc3014ea8a5665ecf40e3f22a)
Esempio: Bocc. nov. 85. 12. E' mi par pur di vederti morderle con codesti tuoi denti fatti a bischeri quella sua bocca vermigliuzza.
314) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: b7cfe5347b4e41a391c7f1b1b21fe682)
Definiz: in vece di DA, segno del sesto caso. Lat. a, ab.


3) id: 4d75dda72b034101b154ff04237376da)
Esempio: Bocc. nov. 16. 18. Amenduni gli fece pigliare a tre suoi servidori.


4) id: b7a0cf3ea8dd4337b36cf7ce1206d3f7)
Esempio: E Bocc. nov. 11. 11. Fatevi a ciascun, che mi accusa, dire quando, o dove gli tagliai la borsa.
315) Dizion. 4° Ed. .
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pag.4



2) id: 87d0a74da8de458e9ed2e4cad8f381e8)
Definiz: talora corrispondente di DA, passando da cosa a cosa per distinguerle. Lat. inter.


3) id: bf7bcebd04f548698630460491b26642)
Esempio: Bocc. Introd. n. 35. Senza fare alcuna distinzione dalle cose oneste a quelle, che oneste non sono.
316) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: 5219522695fd48b18c239d1ac62336c5)
Esempio: Bocc. nov. 7. 7. E domandò quanto egli allora dimorasse presso a Parigi; a che gli fu risposto, che forse a sei miglia.


3) id: a0a60f9fc2934dc593ee55a39c9e3f4c)
Esempio: E Bocc. nov. 10. 5. Il quale essendo già vecchio di presso a settanta anni, ec. in se non ischifò di ricevere l'amorose fiamme.
317) Dizion. 4° Ed. .
AFFRETTARE.
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pag.82



1) id: 3370636ffd8d4361859e1f3c72723d0e)
Esempio: Vit. Crist. Ove si truova mai niuno sì scellerato, la cui morte fosse così affrettata, e sfolgorata, com'è suta quella del figliuol mio, sanza nulla offesa?
318) Dizion. 4° Ed. .
IMBEVERE, e IMBERE
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pag.718



1) id: c04858e2bd7a47fda72e02542fdc2cbe)
Esempio: Segn. crist. instr. 3. 28. 5. Non conoscendo altro affetto, che verso i loro mariti, si imberebbono più altamente di quel primo amore (quì per metaf.)
319) Dizion. 4° Ed. .
DISASCOSO
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pag.155



1) id: 5f6a41d8bce54ecd931d000e02ddbcfd)
Esempio: Segn. crist. instr. 3. 2. 7. Gli schiavi già si solevano da taluno marcare in faccia, affinchè da quel segno sì disascoso apparisse tosto il padrone.