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Dizion. 2° Ed. .
ACCOCCARE
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ACCOCCARE.
Definiz: | Accoccarla a uno, vale fargli qualche danno, dispiacere, o beffa. Lat. imponere alicui. Gr. τεχνάζειν. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 21. Ei chinavan li raffi, e vuoi, ch'i'l tocchi, Dicevan l'un con
l'altro, in sul groppone? E rispondean: sì, fa che gliel'accocchi. |
Definiz: | Voce di bassa lega: sì come queste dello stesso significato: ATTACCARLA,
BARBARLA, CIGNERLA, CALARLA,
CHIANTARLA. |
Definiz: | ¶ In proverbio. Tal ti ride in bocca, che dietro te l'accocca. |
Esempio: | Morg. Pur tante volte la spada v'accocca, Che gliel cavò, con fatica, di bocca
[cioè tante volte il torna a percuotere] |
Definiz: | E da questo RACCOCCARE, e RIACCOCCARE, ch'è reiteratamente accoccare. |
Esempio: | Morg. Onde il lion diè in terra della bocca, Allor Rinaldo alla testa raccocca:
che anche diremmo RAFFIBBIA. |
Definiz: | ¶ COCCARE val lo stesso, che 'l suo composto, ed è anche quell'atto, che fa la bertuccia,
quando ella spigne il muso innanzi, per minacciare, e far paura a chi le da noia: onde, per similitudine,
coccare uno, che vale beffeggiarlo, uccellarlo. Lat. desannare. Gr.
χλευάζειν. |
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