Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
LEGGEREZZA, e LEGGIEREZZA.
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LEGGEREZZA, e LEGGIEREZZA.
Definiz: Astratto di Leggiere. Lat. levitas. Gr. κουφότης.
Esempio: Tes. Br. 3. 5. La sua leggerezza la fa bene movente dall'una qualitade all'altra.
Esempio: E Tes. Br. 7. 66. Li beni del corpo sono sei, cioè beltà, nobiltà, leggierezza, forza, grandezza, e sanità (quì agilità)
Esempio: Sagg. nat. esp. 5. Per la sua gran leggierezza incontanente si muove.
Esempio: E Sagg. nat. esp. 207. Esperienze, per provare, che non vi è leggierezza positiva.
Definiz: §. I. Per Incostanza, Volubilità. Lat. levitas, inconstantia. Gr. κουφότης, ἀστασία.
Esempio: Lab. 296. Forse della vanità di lei, e della leggerezza sospicando.
Esempio: Serd. stor. 1. 54. Alle quali sceleratezze il Re, per la leggerezza, e perfidia, che è naturale ne' barbari, chiudeva gli occhi.
Esempio: E Serd. stor. 2. 92. S'apparecchiava di rinnovar la guerra per terra, e per mare colla medesima leggerezza, che l'avea deposta.
Esempio: Stor. Eur. 7. 160. Per la qual cosa lasciando a parte ed esso, e le leggerezze di quella corte ec. me ne torno alle cose de' Viniziani.
Definiz: §. II. Per metaf.
Esempio: Pallad. Ott. 12. Io ho sì provata la leggierezza del suo avvenimento, che ec.
Esempio: Omel. S. Greg. Dopo la qualità ne viene la leggerezza del giuoco.