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1) Dizion. 5° Ed. .
ASCIUTTO.
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pag.738


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ASCIUTTO.
Definiz: Add. Privo di umidità; contrario di Molle o di Umido.
Dal lat. exsuctus. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Vid'io più di mill'anime distrutte Fuggir così dinanzi ad un, che al passo Passava Stige colle piante asciutte.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 271: Si pongon [le rose] in luogo alto ed asciutto, ove non batta sole.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 5, 305: Conferma la nostra ragione, che il grano ne' terreni asciutti in tre mesi frutti meglio.
Esempio: Dav. Eron. 13: Cavalo [il vaso] fuor dell'acqua, su diritto senza forare, volgilo, e dentro il guata; tu 'l vedrai così asciutto e pulito, com'e' s'era innanzi al tuffare.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 8, 36: Raccolgon presto erbetta asciutta e pura.
Esempio: Lastr. Agric. 5, 177: Le esalazioni asciutte della terra.... fecondano le piante.
Definiz: § I. Per Privo di umore, Secco. –
Esempio: Petr. Rim. G. 364: Tal arbuscello è verde e non fa frutto; E tal si mostra asciutto, ond'altri coglie.
Definiz: § II. E per similit. detto di lingua o di bocca. –
Esempio: Sassett. Lett. 283: Mangiando questi ad ogni ora quella foglia di erba tanto eccellente che domandano betle, che è astringente e disseccativa in gran maniera,.... hanno conseguentemente la lingua asciutta e veloce.
Definiz: § III. Per Asciugato. –
Esempio: Red. Esp. nat. 28: Mantenendo il fuoco sempre eguale, finchè la parietaria fosse totalmente asciutta.
Definiz: § IV. Per Arido, Assetato. –
Esempio: Serdon. Gal. Marz. 50: Niuno è che dubiti che l'uomo asciutto non s'umetti col bere del vino.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 55: Quand'ecco un fonte, che a bagnar gl'invita Le asciutte labbra.
Definiz: § V. E figuratam. per Arido, Che non riceve conforto, o non dà frutto spirituale. –
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. Gr. Cr. 64: Chi vive spiritualmente non si maravigli se alcuna volta rimane colla mente asciutta, cioè che non li paia aver sentimento di devozione, e paiagli essere abbandonato da Dio.
Esempio: Segner. Sentim. Oraz. 9: Da due giorni in qua l'orazione mi riesce più asciutta, nè il mio cuore sta in essa con quella giocondità e con quell'appagamento con cui soleva.
Definiz: § VI. Aggiunto di terreno asciutto, vale talvolta Sterile, Infecondo. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 92: Onde s'alcun bel frutto Nasce di me, da voi vien prima il seme: Io per me son quasi un terreno asciutto Colto da voi, e 'l pregio è vostro in tutto.
Definiz: § VII. Aggiunto di viso asciutto, occhio asciutto, ciglio asciutto, vale Non bagnato da lacrime. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Or pensa per te stesso, Com'io potea tener lo viso asciutto, Quando la nostra imagine da presso Vidi sì torta.
Esempio: Petr. Rim. 1, 36: Quando avrò cheto il core, asciutti gli occhi, Vedrem ghiacciar il foco, arder la neve.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 41: Non come dolente femina,.... ma come non curante e valorosa, con asciutto viso.... al padre disse.
Esempio: Metast. Dramm. 4, 97: In van sperai Lasciarti a ciglio asciutto.
Definiz: § VIII. Aggiunto d'uomo o d'altro animale, ed anche d'alcun loro membro, vale Che non ha soverchia carne nè troppi umori; contrario di Pingue, Umoroso. –
Esempio: Colonn. Guid. 112: Palamedes, figliuolo del re Naulo, bellissimo di forma, lungo ed asciutto.
Esempio: Bocc. Laber. 11: Era di statura grande,.... asciutto e nerboruto, e di non molto piacevole aspetto.
Esempio: Pitt. B. Cron. 9: Il detto Luigi è uomo di mezza statura, e magro e asciutto, come siamo tutti noi fratelli.
Esempio: Bern. Orl. 13, 58: Egli era bello ed ancor giovinetto, Nervoso, asciutto, e d'una vista viva, Stretto ne' fianchi, e largo assai nel petto.
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 715: Sian nervose [le gambe del cavallo], asciutte e grosse.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 50: Asciutti hanno i cavalli al corso usati. Monet. Poes. 7: Magro egli era di corpo e viso asciutto, Pallido in volto, e basso di statura.
Definiz: § IX. Vale pure Magro, Scarno, ed anche Macilento, Estenuato. –
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 145: Per le quali amaritudini, afflizioni e maninconie diventò tristo e asciutto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 178: Come impasto lione in stalla piena, Che lunga fame abbia smacrato e asciutto, Uccide, scanna, mangia, a strazio mena L'infermo gregge in sua balìa condutto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 26, 31: Quivi una bestia uscir de le foresta Parea,.... Che avea l'orecchie d'asino, e la testa Di lupo e i denti, e per gran fame asciutta.
Esempio: Salvin. Teocr. 49: E le vitelle ancor fansi più asciutte.
Definiz: § X. Per Privo o Scarso di checchessia, riferito tanto a persona che a cosa. –
Esempio: Sacch. Rim. M. 97: Sarà forse asciutto Del mio amor, chè poco n'ha al postutto.
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 69: Stilicone, asciutto di danari, gli usci del Campidoglio di tutte quelle piastre d'oro di molto peso spogliò.
Esempio: Segner. Pred. 61: Quegli si duole che la predica è asciutta di erudizioni.
Esempio: Magal. Lett. At. 26: Per non rimanere asciutto di ogni consolazione v'ingegnereste d'ingannarvi con altrettante sottigliezze.
Definiz: § XI. E parlandosi di denari, usasi anche assolutamente. –
Esempio: Monet. Poes. 3: E se son de' priori o del consiglio, Portan con borsa asciutta altero il ciglio.
Esempio: Fag. Rim. 4, 153: Non ho dugento piccioli, e di questo Pigliatene dugento giuramenti; Siamo asciutti così, ch'io mi protesto ec.
Definiz: § XII. Asciutto come l'esca, pur parlandosi di denari, vale lo stesso, ma ha maggior forza: ed è un detto dell'uso familiare. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 7: La scarsella Del giovine era asciutta come l'esca.
Definiz: § XIII. Per Privo, Vuoto di ciò che fa bello, grato, dilettevole checchessia. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 18: Asciutte cirimonie scioperate, Che non mai messe in uso al secol nostro, Han per maestro l'ozio, e per materia L'insipidezza.
Esempio: Segner. Mann. magg. 22, 2: Anzi questo ristoro medesimo, così asciutto, val più che tutti i passatempi terreni, anche in genere di dolcezza.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 422: I baci di corte asciutti, cioè cirimoniosi, che non si appiccano.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 2, 189: Sopra il Petrarca s'incominciaro le collazioni di più testi a penna, secco ed asciutto, ma necessario lavoro, per farne una edizione compiuta.
Definiz: § XIV. Asciutto di parole, vale Di poche parole. –
Esempio: Bern. Lett. fam. 59: La natura e la fortuna mi ha fatto tale; dico, asciutto di parole e poco cerimonioso.
Definiz: § XV. Aggiunto di scrittura asciutta, domanda asciutta, risposta asciutta, e simili, vale Breve, Conciso. –
Esempio: Med. Aridos. 1, 5: Queste sono molto asciutte risposte.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 197: E sebbene forse vi potrebbe esser qualche parola di più, che non par che richiegga una certa brevità; nondimeno, essendo le principali inscrizioni, non vogliono essere troppo secche ed asciutte.
Definiz: § E VI. E figuratam. Semplice, Schietto. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 4: Ed elli: or vuoi un buon consiglio asciutto? Pensa di viver qui e stare in pace, E di quel ch'hai prendi diletto e frutto.
Definiz: § XVII. Aggiunto di alcuna composizione o scrittura, vale Arida, Disadorna, Meschina; Priva di allettamento, di erudizione, ed anche di armonia. –
Esempio: Salv. Infarin. sec. 332: Puossi sentire cosa.... più asciutta, più sforzata, più fredda, più vana di queste [stanze]?
Esempio: E Salv. Avvert. 1, 30: Mostrandosegli fosse senza cotale aggiunta lo scherzo troppo freddo, e troppa asciutta l'allegoria.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 45: De' quali [scrittori] non si può trovare cosa più secca e più asciutta nel raccontare le cose seguite.
Esempio: Magal. Lett. At. 233: Scrivendomi una lettera sì asciutta, così arida, che a spremerla sotto il torchio, non è possibile cavarne una stilla, non dirò d'approvazione, o di cortesia, ma ec.
Definiz: § XVIII. Aggiunto di pane asciutto, vale Pane solo, senza companatico. –
Esempio: Segner. Mann. lugl. 1, 3: Non credere che pretenda che tu ti sazi di pane asciutto.
Definiz: § XIX. Aggiunto di tempo asciutto, stagione asciutta, vale senza pioggia nè nebbie, Sereno. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 46: Il meglio è traspiantarla [la borraggine] d'ottobre, avanti che faccia il tallo il seme; chè se vada asciutto [il tempo], s'adacqui.
Definiz: § XX. Vento asciutto, dicesi quel Vento che porta asciuttore. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 14: Potremmo ancora,.... quando traggono venti, venire in cognizione quali di essi sieno più pregni d'umido, e quali più degli altri secchi ed asciutti.
Definiz: § XXI. Vino asciutto, vale Vino generoso, che nel beverlo lascia la bocca asciutta. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 23, 62: Di vini non vi parlo, v'eran tutti: Dolci, abboccati, tondarelli, asciutti.
Definiz: § XXII. Dente asciutto, vale Dente che non ha potuto afferrare il cibo o la preda. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 105: Simil battaglia fa la mosca audace Contro il mastin nel polveroso agosto,.... E quel suonar fa spesso il dente asciutto.
Definiz: § XXIII. Rimanere a denti asciutti, Restare a denti asciutti, vale figuratam. Rimaner privo di cosa desiderata, Non conseguire l'intento, ed anco Restare beffato.
Definiz: § XXIV. Asciutto asciutto, ha forza di Superlat., e vale lo stesso che Asciuttissimo; e dicesi per lo più di chi è affatto privo di denaro.
Definiz: § XXV. In forza di Sost., per Luogo, Terreno asciutto. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 35: È posta [una certa villetta] nell'arido, non che nell'asciutto.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Or per mettere il piè sopra l'asciutto Fo salti che rassembro un ballerino.
Definiz: § XXVI. All'asciutto, vale In luogo non umido, In luogo dove non sia acqua. –
Esempio: Albizz. L. Ragion. 10: Si potrebbe fare avanti che si voltasse l'acqua, per manco spesa e più comodità di lavorare all'asciutto.
Definiz: § XXVII. All'asciutto, e Per l'asciutto, vale In terra; il contrario di In, Per, acqua. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 121: Non sì tosto all'asciutto è Rodomonte, Che giunto si sentì su le bertresche.
Esempio: Borgh. R. Rip. 93: Avendo trascorso questo pelago, avete già valorosamente posto il piede all'asciutto (locuz. figurata).
Esempio: Ricc. A. M. Fond. Sap. volg. 142: Qual popolo per le acque [hai] condotto come per l'asciutto?
Definiz: § XXVIII. Restare all'asciutto, vale figuratam. Restar senza niente, Ridursi in estrema miseria. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 95: Si conobbe Giobbe per un fino amator del Signore, non quando nuotava nell'abbondanza di tutti i beni esteriori, ma quando rimase all'asciutto.
Definiz: § XXIX. Asciutto, Sost. masc., trovasi anche per Asciuttore. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 308: I cavoli.... si possono adacquare in tempo di grande asciutto.
Esempio: Rim. ant. P. Aligh. I. 3, 42: Ma in cose generali Discendi in temporali, Che producano in terra Talora o pace o guerra, Asciutti e umiditadi, Santà e infermitadi.
Definiz: § XXX. Asciutto, usato avverbialm., e unito a' verbi Parlare asciutto, Passare asciutto, e simili, vale Asciuttamente, cioè Brevemente, Concisamente, Senza troppe parole; e per darle maggior forza, suole talvolta questa voce raddoppiarsi. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 138: Io dubito che non vi paressi, nella risposta che io feci a' quesiti vostri, che io passassi troppo asciutto quella parte della neutralità.
Esempio: Car. Lett. Farn. 1, 26: Dice di molte cose, delle quali sendo voi consapevole, era ben che mi diceste il vostro parere, perchè ve ne passate nella vostra molto asciutto.
Esempio: Bellin. Bucch. 230: Oh qui ne vorre' un ruotolo, Ma perchè i' la so tutta, Passerommela asciutta asciutta.