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Dizion. 2° Ed. .
CARNE
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CARNE.
Definiz: | La parte più tenera degli animali, che hanno sangue. Latin. caro. Gr.
κρέας. |
Esempio: | Bocc. n. 31. 20. Tu vedrai noi d'una massa di carne, tutti la carne avere.
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Esempio: | EBocc. nov. 77. 48. Alquanto con le carni più vive, e con le
barbe più nere. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 33. Tu ne vestisti, Queste misere carni, e tu le spoglia.
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Esempio: | Petr. Canz. 8. 8. O spirto ignudo, od huom di carne, o d'ossa. |
Esempio: | Bocc. n. 32. 5. Ne mai carne mangiava, ne bevea vino. |
Definiz: | ¶ Per simil. diciamo anche, CARNE alla polpa di tutte le frutte, sì come i Latini, caro. |
Esempio: | Ber. rim. favellando delle pesche. L'ossa, e la carne tua sien
benedette. |
Definiz: | ¶ Per Lussuria. Lat. luxuria, libido. |
Esempio: | Bocc. n. 4. 8. Sentì subitamente non meno cocenti gli stimoli della carne, che
ec. |
Esempio: | Dan. Par. c. 11. Chi nel diletto della carne involto. |
Definiz: | ¶ In proverb. Mettere troppa carne a fuoco, o por troppa carne a fuoco,
che è voler dire, o far troppe cose a un tratto. |
Esempio: | Bern. rim. Perch'ell'è troppo bestiale, Pone a un tratto troppa carne a fuoco.
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Definiz: | Riuscir carne grassa. Lat. Nauseam, vel taedium afferre. Venire a
noia. Forse dalla nausea, e dal ristuccare, che fa la carne grassa in mangiandola. |
Esempio: | Salv. Granch. Tu mi riesci carne grassa, io vorrei, che tu toccassi due parole
della fine. |
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