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Dizion. 4° Ed. .
SCODELLA
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SCODELLA.
Definiz: | Vasetto cupo, che serve per lo più a mettervi entro minestre. Lat. scutella.
Gr. πινακίσκος.
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Esempio: | Din. Comp. 3. 79. Per loro amore a gran festa mangiò in iscodella d'oro.
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Esempio: | Bocc. nov. 39. 7. Quando a tavola sarò, me la manda in una scodella d'argento.
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Esempio: | E Bocc. nov. 50. 8. Ci cacciano in cucina a dir delle favole
colla gatta, e annoverare le pentole, e le scodelle. |
Esempio: | Vit. S. M. Madd. 27. Ed ecco venire Marta co' taglieri, e colle scodelle, e
Maria prende una scodella, e ponla innanzi a Messere Giesù. |
Esempio: | Morg. 22. 44. Mangiava una scodella di tartufi Rinaldo bene acconcia in un
guazzetto. |
Esempio: | Bern. rim. 1. 4. La credenza facea nel necessario, Intendetemi bene, e le scodelle
Teneva in ordinanza in sull'armario. |
Esempio: | E Ber. rim. 1. 9. Una minestra, Che non la può capire ogni
scodella. |
Definiz: | §. Per la Minestra stessa, che si mangia in iscodella. Lat. iusculum, puls. Gr.
ὁ ζωμός. |
Esempio: | Lasc. Spir. 1. 1. E stamani, che desineremo? T. Mancherà ec. iersera v'avanzò
quasi tutto quel cappone. G. Se io non mangio scodella, non mi par mai nè desinare, nè cenare. |
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