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Dizion. 4° Ed. .
DOVE
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DOVE.
Definiz: | Avverbio locale di stato, e vale In quel luogo, o In qual luogo. Lat. ubi. Gr.
ὅπου. |
Esempio: | Bocc.pr. 8. La quale, dove meno era di forza ec. quivi più avara fu di sostegno.
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Esempio: | Petr. canz. 4. 3. Che perch'io non sapea dove, nè quando Mel ritrovassi.
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Esempio: | E Petr. son. 78. Mostrando altrui la via, dove sovente Fosti
smarrito, ed or se' più che mai. |
Definiz: | §. I. Dove, è anche avverb. locale di moto. Lat. quò. Gr.
ὅπη. |
Esempio: | Bocc. nov. 99. 8. Poichè con loro in piacevoli ragionamenti entrata fu ec. essa
piacevolmente donde fossero, e dove andassero gli domandò. |
Esempio: | Lab. 35. Dove è il tuo avvedimento fuggito, dove la tua discrezione? |
Esempio: | Dant. Inf. 13. Ma dilli chi tu fosti, sicchè 'n vece D'alcuna ammenda tua fama
rinfreschi Nel mondo su, dove tornar li lece. |
Esempio: | Cr. 10. 32. 1. Si fanno altre tagliuole, colle quali generalmente si posson
pigliare tutte le bestie per gli piedi, e per le gambe, e tendonsi occultamente ne' luoghi, dove passano. |
Esempio: | Petr. canz. 30. 3. Dove se' giunto, e onde s'è diviso? |
Definiz: | §. II. Per Di dove, Donde. |
Esempio: | Filoc. 4. 110. Il quale è rimaso là, dove io misera mi parti ec. |
Esempio: | E Filoc. 7. 274. Faccesene possibili a salire a quella gloria,
dove ne cacciò disubbidendo il primo padre. |
Esempio: | Rim. ant. Inc. 119. O bella donna, luce, ch'io vedrei, S'io fossi là, dov'io mi
son partito (ma forse in tutti questi luoghi si dee leggere d'ove) |
Definiz: | §. III. Dove, per Quando, Dacchè, Casochè. Lat. siquidem, dummodo. Gr.
εἴγε. |
Esempio: | Bocc. nov. 20. tit. Raddomandagliele, ed egli, dove ella voglia, gliele concede.
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Esempio: | E Bocc. g. 3. fin. 1. E perciò non ne chiamate lupi, dove
voi state pecore non siete. |
Esempio: | Cron. Morell. 327. E dove e' non fosse d'accordo co' Vineziani, e' volea gli
promettesse renderli la tenuta libera. |
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