Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
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Definiz: Add. Sciocco, Inetto, Scimunito. Lat. ineptus, insulsus, impolitus. Gr. ἀπειρόκαλος, ψυχρολόγος, φλυαρός.
Esempio: Lor. Med. canz. Com'io veggo ta' lunatichi, Muffaticci, goffi, e rozzi.
Esempio: Bern. Orl. 1. 5. 52. Rinaldo resta goffo, e si dispera Pensando pur, che cosa è questa strana.
Esempio: Tass. Am. 2. 2. Insomma tu se' goffo insieme, e tristo.
Esempio: Ambr. Cof. 2. 1. Rimarrà goffo egli, ed io più misero, Che mai.
Esempio: Fir. Trin. 1. 1. E' non è più il tempo de' goffi.
Definiz: §. Goffo, talora è aggiunto di cosa malfatta.
Esempio: Fir. rim. 19. E' poeti Vi dien l'erba alla fin languidi, e goffi.
Esempio: Alleg. 159. Tanto mi fanno dire gli spiriti vivacissimi, ch'io veggo nelle goffe cose del vostro poeta quasi manovale.