Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
SCROFA, e SCROFFA
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SCROFA, e SCROFFA.
Definiz: Troia. Lat. scrofa, sus, porca. Gr. χοῖρος.
Esempio: Pallad. Le scrofe, cioè le femmine, si vogliono scegliere, che abbiano i fianchi lati, e lunghi, sicchè 'l ventre sì possa ben sostenere grande peso di figliuoli.
Esempio: Dan. Inf. 17. E un, che d'una scrofa azzurra, e grossa, Segnato aveva il suo sacchetto bianco.
Definiz: §. Per metaf. Concubina. Latin. scortum.
Esempio: Ar. Sat. 6. O che quell'altro Ippocrate, che al Tosco Mesce il parlar facchin si tien la scroffa, E già n'ha duoi bastardi, ch'io conosco.
Definiz: §. Per lo stesso, che Scrofola. Lat. struma.
Esempio: Tes. Pov. P. S. Iusquiamo arso, confetto con pane, posto in sulle scrofe del collo, rompe le scrofe.
Esempio: Cant. Carn. Natte, nei, scrofe, e gavine.
Esempio: Boez. Varch. 3. pr. 4. Chiamandolo, da una scrofa, che egli aveva in sul collo, Struma.