Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MARZACOTTO
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MARZACOTTO.
Definiz: Sost. masc. Nome che davasi a una Sorta di litargirio, adoperata a far belletti, e a invetriare i lavori di terra cotta; lo stesso che Ossido di piombo: ma per estensione si disse così anche una Mistura di varie materie con piombo calcinato per uso parimente d'inverniciar terre cotte. –
Esempio: Bocc. Laber. 209: Io non avea in Firenze speziale alcuno vicino, nè in contado alcuno ortolano, che infaccendato non fosse, quale a fare ariento solimato, a purgar verderame, a far mille lavature, e quale ad andare cavando e cercando radici salvatiche ed erbe mai più non udite ricordare se non a lei: e senza che, insino a' fornaciaj, a cuocere guscia d'uova, gromma di vino, marzacotto, e altre mille cose nuove, n'erano impacciati.
Esempio: Tratt. Vetr. 181: Pesta e mescola colle sopradette cose; e potendo avere marzacotto macinato e stacciato, sarebbe meglio che la fritta.
Esempio: Uzzan. Prat. Merc. 21: Marzacotto da fare vetro, il cento, a peso, soldi 15, denari 8.
Esempio: Biring. Pirotecn. 44: Puossi ancor chiamar vetro quel color bianco che danno li maestri figulini come una pelle sopra li lor vasi di terra...; perchè in vero altro non è quel lor marzacotto, che fritta composta di renella ed allume di feccia, o tartar bruciato, o pur allume catina...: e con questa così fatta composizione, e con piombi e stagni calcinati, si smaltano di bianco, con che fan coperta dura e vaga al rozzo aspetto de' lavor lor di terra.