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INCESTO
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INCESTO.
Definiz: Sost. masc. Congiungimento carnale con stretti parenti o affini, ed altresì con persone legate da voti solenni ecclesiastici.
Dal lat. incestus o incestum. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 299: Incesto è uno uso carnale, che si fa colla parente e colla monaca.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 464: La quarta si è incesto, quando s'usa con parenti; sotto la quale spezie si possono comprendere monache e religiose.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 13, 1: Dopo questo è lo 'ncesto, il quale è contro alla naturale reverenza, la quale noi dobbiamo avere alle persone congiunte.
Esempio: E Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 31: Lo 'ncesto è delle parenti del sangue tuo, e delle affini, e delle monache.
Esempio: Quist. Filos. S.: Incesto è peccato, o fornicazione, che si commette infra i parenti.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 156: Questa ultima spezie strettamente si dice lussuria, ed à sotto di sè queste specie; fornicazione, adulterio, stupro, sacrilegio, incesto, e peccato contro a natura.
Esempio: Adim. A. Pind. 414: Senza [il dittongo] ne significa (Cestus) quel cinto, che nelle nozze legittime lo sposo scioglieva alla sposa. Di qui è che la copula inlecita si disse incesto.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 5: Bisognerebbe pure chiarirsi di quello che falsamente si va di noi vociferando, cioè quanti infanticidj fatti abbiamo per imbandire i conviti, e quanti incesti tra le tenebre si sian commessi.
Esempio: Alf. Trag. 1, 95: A te pur vita L'incesto diè; ma il rio natal smentisci.