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1) Dizion. 4° Ed. .
CETERA, e CETRA.
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CETERA, e CETRA.
Definiz: Strumento musicale di corde di fil d'ottone, e d'acciaio, o simili, di corpo simile alla lira. Lat. cithara. Gr. κιθάρα.
Esempio: Sen. Pist. Ama meglio d'essere svegliato a suon di trombe, e a romor d'arme, che a suono di cetra, o di viuola.
Esempio: Dant. Par. 20. E come suono al collo della cetra Prende sua forma.
Esempio: But. Cetra è strumento musico di corde, che suona toccandosi le corde colla penna, o colla mano.
Esempio: Bocc. nov. 79. 20. Per certo con voi perderieno le cetere de' sagginali, sì artagoticamente stracantate.
Esempio: Petr. son. 251. Secca è la vena dell'usato ingegno, E la cetera mia rivolta in pianto.
Esempio: Alam. Colt. 1. 33. Al cui gran nome la mia 'ndegna cetra Consacrati darà quest'ultimi anni.
Definiz: §. I. Cetera figuratam.
Esempio: F. V. 11. 101. Giovanni dell'Agnello, che con Giovanni dello Aguto avea temperata la cetera [cioè: era d'accordo, o indettato]
Definiz: §. II. Cetera, o Eccetera colla prima E larga, è anche nota di abbreviatura, che si fa da chi scrive.
Esempio: Buon. Fier. 1. 1. 7. Quant'è più agevol cosa a voi, ser Candido, N'un trar di penne imbrattar un quaderno Con quelle vostre cetere distese.
Definiz: §. III. Per Imbroglio, Intrigo.
Esempio: Ambr. Cof. 3. 6. Non potea risquotergli, E poi prestarli a voi senz'altre cetere?
Esempio: Varch. Suoc. 5. 4. Ha egli a entrare in queste cetere un suo pari, che è ancora fanciullo?