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1) Dizion. 5° Ed. .
CETERA, con la prima e larga
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CETERA, con la prima e larga.
Definiz: Voce usata in forza di Sost. femm., e che propriamente vale Il rimanente, Le altre cose che rimarrebbero a dire, e che si tacciono per brevità, o perchè sono abbastanza note.
Dal lat. caetera, Le altre cose;
Definiz: ma oggi comunemente si adopera nella forma Eccetera. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 105: Come appare per la sua pistola, la quale dettoe maestro Piero delle Vigne, che comincia, detta la sua salutazione: «Avvegnachè noi crediamo, e cetera».
Esempio: Salv. Granch. 2, 2: Io non so poi così Bene, ch'e' s'abbia appunto divisato Tra sè. Basta che, e cetera.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 1, 7: Quant'è più agevol cosa a voi, ser Candido, 'N un trar di penna imbrattar un quaderno Con quelle vostre cetere distese.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 380: Le cetere de' notaj sono quelle tante et caetera, che mettono nelle clausule.
Definiz: § I. Cetere al plurale, si disse per Imbroglio, Raggiro, ed anche Discorso lungo e avviluppato: onde la maniera Entrare in cetere, per Mettersi in imbroglj, in raggiri, ed anche Entrare in chiacchiere inutili, in discorsi senza costrutto. –
Esempio: Machiav. Comm. 151: Facciamo per tua fe le cose d'accordo; che se noi entriamo in cetere, noi saremo la favola del popolo.
Esempio: Varch. Suoc. 5, 4: Ha egli a entrare in queste cetere un suo pari, che è ancora fanciullo?
Esempio: Ambr. Cofan. 3, 6: Ma io non so intendere A quel che serva dir d'avergli debito Con esso meco: non potea riscuotergli, E poi prestargli a noi, senz'altre cetere?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 87: E' non accade entrar in tante cetere.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 293: Innanzi che tu entri in altre cetere, Che fu de' miei quaranta scudi?
Definiz: § II. Stendere una cetera o le cetere, o Distendere una cetera o le cetere, trovasi detto per Far degl'imbroglj, ed anche per Non concluder nulla. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 21: Il qual [Bianciardin] forse costì del senno vende, Ma qui non arrecò tanto che basti, Non so come le cetere distende.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 24, 176: O se pur questa cetera si stende, Che come amico in mezzo a quel si mette.