Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ORCO.
Apri Voce completa

pag.609


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» ORCO.
ORCO.
Definiz: Sost. masc. Essere immaginario che ricorre nelle favole fanciullesche, ed è rappresentato come un gigante più o meno mostruoso, ma sempre molto vorace e crudele, che fa preda anche di uomini per mangiarseli. Probabilmente così chiamato per attinenza che il popolo vi scorga con le potenze infernali. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 102: E quella fiera acerba più che un orco Le corse addosso.
Esempio: Palm. Vit. civ. 16: Sempre in casa si ragioni di cose buone ed oneste, ed infino alle favole delle donne sieno amonimenti d'onesto vivere; con quelle s'impaurischino (i fanciulli) dal male, e disponghinsi a amare le cose buone. Come dire loro de l'orco, essere in inferno piloso e cornuto per pigliare i tristi, ec.
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 86: Tu m'hai a mangiare un dì poi come l'orco.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 29: Vedemo l'orco a noi venir correndo Lungo il lito del mar, terribil mostro. Dio vi guardi, signor, che 'l viso orrendo De l'orco agli occhi mai vi sia dimostro.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 58: Quivi attendiamo infin che steso all'ombra D'un bosco opaco il nasuto orco dorma.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 20: Il romito, che vide tanta umiltà, e parvegli che i gesti e le parole fussero pieni d'una vera contrizione, lo accolse molto allegramente, credendosi avere guadagnato per quel dì assai, traendo delle fauci dell'orco una smarrita pecorella (qui in locuz. figur.).
Esempio: Lipp. Malm. 2, 50: Dicendogli che là fuor delle porte Un orco v'è sì perfido e cattivo, Che perseguita l'uomo insino a morte E che l'ingoierebbe vivo vivo.
Esempio: E Lipp. Malm. 2, 51: Vedde un tratto correre un cignale Feroce.... Ond'ei.... Si mosse a seguitarlo a tutta briglia; Non essendo informato che in quel porco Si trasformava quel ghiotton dell'orco.
Esempio: Not. Malm. 1, 195: Un orco. Questa è una bestia immaginaria, inventata dalle balie per fare paura a' bambini; figurandola un animale, specie di fata, nemico de' bambini cattivi.
Esempio: E Not. Malm. appr.: Dalle madri e nutrici, per fare paura alli loro bambini, si dice che l'orco porta via.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 14, 65: È nero (un mostro) assai.... Ed ha la testa e il dorso e piedi e coda Tutta piena di zampe, e sembran d'orco.
Esempio: Giust. Vers. 57: E l'orco, e i magici Sogni ai bambini, Eran gli articoli Del Lambruschini.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 219: E i bambini?... Nè del bau, nè dell'orco han più paura.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 451: Quel nome, quante volte l'aveva sentito ripetere con orrore in più d'una storia, in cui figurava sempre come in altre storie quello dell'orco!
Definiz: § I. D'orco, o Dell'orco, usato come aggiunto di voce, vale Cupo e quasi atto a far paura. –
Esempio: Fag. Rim. 6, 186: Le labbra arrovesciate, il collo attratto, La voce d'orco, il naso di falchetto, ec.
Definiz: § II. Andare in bocca all'orco, detto di cosa, vale Perdersene ogni traccia, Andare in malora, e simili. –
Esempio: Bus. Lett. 97: Vorrei bene che dicessi sempre il giorno della mia che ricevete, perchè sto tuttavia sospeso che qualcuna non vadia in bocca all'orco.
Definiz: § III. Aver visto l'orco, si dice familiarmente per Esser divenuto fioco; lo stesso che Aver visto il lupo.
Definiz: § IV. Essere in bocca all'orco, vale Trovarsi in gran pericolo, Essere spacciato, e simili. –
Esempio: Car. Lett. ined. 2, 18: Pacecco ha mostrata una spedizione di 30 colonnelli, e secondo loro siete tutti in bocca a l'orco.
Definiz: § V. Parere l'orco, o un orco, vale Essere molto brutto, mostruoso.