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1) Dizion. 5° Ed. .
NEGARE.
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NEGARE.
Definiz: Att. Dire che non è vero, Dare per falso, Impugnare, Smentire, riferito ad affermazioni, notizie, fatti, e simili; usato anche con un compimento verbale espresso con l'infinito retto dalla prep. Di, o con una proposizione dichiarativa retta dalla cong. Che.
Dal lat. negare. –
Esempio: Dant. Conv. 150: Ciascuno è certo che la natura umana è perfettissima di tutte le altre nature di quaggiù: e questo nullo niega.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 155, 12: Con loro niuno trattato aveano, nè loro amicizia; ma a chi ne li riprendeano, non lo negavano, credendo esserne più temuti.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 135: Quello che non si sa s'egli è o no,... altri non dee pertinacemente o affermare o negare.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 76: Il mosterrò per sì fatta ragione che non che tu, ma costui che il niega, dirà che io dica il vero.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 746 var.: È falsità generalmente negare quello che è vero, e fingere quello che non è vero.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 404: Per farti andare lentamente a negare o affermare quello che si dice.
Esempio: Belc. F. Laud. 110: Tu sai ch'io ti son prossimo e fratello, E tu nol puoi negare.
Esempio: Tolom. Lett. 13: Non negarò già che 'n qualche parte si potessen certe parolette mutare, e forse con miglior disponimento illustrare.
Esempio: Car. Eneid. 2, 134: E prima, D'esser Greco io non niego.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 40: Ma velando e negando questa sua intenzione agli ambasciadori lacedemoni che 'l trovarono a Megalopoli, disse d'essersi mosso per liberar le città state soggette ad Antigono.
Esempio: Galil. Op. IV, 85: Nè afferma o nega che sia o non sia una virtù contraria alla gravità, detta da alcuni leggerezza, potente ella ancora a muovere alcuni corpi all' insù.
Esempio: E Galil. Op. VII, 197: Questo è pure un negare il senso manifesto.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 41: D'esser corriere già negar non posso, Perch'io l'ho corsa a far questa salita.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 17: Dirà che sono un asino.... E non nego che sia la verità.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 605: Ormai.... chi avesse negata l'esistenza d'una trama, passava per cieco, per ostinato.
Definiz: § I. Figuratam. e poeticam.
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 55: Io muovo gli occhi con maniere oneste; Nè ch'io sia donna alcun mio gesto niega.
Esempio: Tass. Amint. S. 1, 2: Ma niega d'esser donna Poi che ec.
Esempio: Bald. Vers. 126: E 'n tatto nega D'esser donna colei, che d'ogni fera È contra i proprj figli assai più fiera.
Definiz: § II. Usato assolutam., vale Dir di no; ed anche Non concordare, Opporsi, e simili. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 8: Ninna differenza è, se l'uomo, quando è domandato, nieghi o taccia od oscuro risponda, acciocchè 'l domandatore si lasci in dubbio.
Esempio: Dant. Parad. 13: Quegli è tra gli stolti bene abbasso, Che senza distinzione afferma o niega, Cosi nell'un come nell'altro passo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 86: Ei compare, Ma tutto conturbato ne l'aspetto: Pur con audacia cominciò a negare.
Esempio: Nard. Stor. 1, 7: E non potendo negare, vedendosi convinto, confessò liberamente essere stato richiesto dagli ammoniti del suo favore.
Esempio: Red. Esp. Insett. 34: E' può ben essere che le stesse razze delle mosche (io non affermo e non nego) alle volte facciano l'uova, ed alle volte i vermi vivi.
Esempio: Gravin. Rag. Poet. 4: Ogni uman giudizio, anche quando è pronunziato in figura di negare, pur sempre qualche affermazion contiene, se non espressa, almeno tacita.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 3: Sorpresi (i malvagi) tremano, accusati negano, e tormentati non sempre confessano con facilità.
Definiz: § III. Vale anche Non consentire, Non concedere, riferito a proposizione, principiò, o simile. –
Esempio: Dant. Purg. 6: E' par che tu mi nieghi, O luce mia, espresso in alcun testo, Che decreto del cielo orazion pieghi.
Esempio: E Conv. 333: Di costoro dice il Filosofo, che non è da curare, nè d'avere con essi faccenda, dicendo nel primo della Fisica, che contro a quelli che niega li principj, disputare non si conviene.
Esempio: Segner. Pred. 320: Chi ha detto a voi, che voi non siete obbligati a guadagnar anime? Se non ne avete mai sedotta veruna, io voglio concedervelo; ma se alcuna già mai ne avete sedotta, sì come è facile, o con invitarla al male, o con insegnarglielo, o almeno con approvarglielo, ve lo nego.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 158: Ma io distinguerò volentieri la sua proposizione, perchè se intendere ciò vogliasi per morte violenta, io accorderolla; che se per morte ordinaria ciò anche s'intenda, io negherolla.
Definiz: § IV. E con più grave senso, Proibire, Vietare. –
Esempio: Dant. Inf. 8: E se l'andar più oltre c'è negato, Ritroviam l'orme nostre insieme ratto.
Esempio: Bocc. Teseid. 10, 67: Quest'è vecchia ira incontro a me nutrita Ne' petti lor (degli Dei),... Li qua' del tutto lo mio matrimonio Negano, ed io ne veggio testimonio.
Esempio: Car. Eneid. 6, 649: Ma quanto ora vorrebbono i meschini Esser di sopra...! Ma 'l Fato il niega.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 576: La Chiesa.... ci nega il prendere, senza l'attività di questo calore, un tale alimento.
Definiz: § V. E per Impedire; anche figuratam. –
Esempio: Esop. Fav. M. 145: Pregava (il cervo) le gambe che il portassero via. Ma le lunghe corna negavano alle gambe il corrimento.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 222: La qual vesticciuola assai sovente una curiosetta aura, tutta lasciva percotendola, or la rimoveva d'in sulle dilicate carni, or accostandovela, mezzo negava e mezzo mostrava il bello del paradiso.
Definiz: § VI. E riferito in particolare a luogo, vale Impedirne, Vietarne, l'accesso. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Chi m'ha negate le dolenti case?
Esempio: Bocc. Amet. 107: Passammo.... quelle [mura] che furono negate al divino Cesare, allorchè egli con volo subito se n'andò ad Ilerda.
Definiz: § VII. Negare, vale altresì Ricusare, Rifiutare; ed anche Ricusare di fare. –
Esempio: Dant. Purg. 2: Quei, che leva e quando e cui gli piace, Più volte m'ha negato esto passaggio.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 164, 24: E che piacesse alla Signoria esservi. Ma perchè troppo sospetto mostrava il negarlo, diliberamo che tre di noi v'andassimo, e gli altri rimanesson in palazzo.
Esempio: Capp. N. Comment. 63: Il conte si ridusse nella cittadella di Verona, e gran sollecitudine s'usò pe' Veneziani che dovessi ire a Brescia.... Pel conte si negava tale andata per molte ragioni.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 32: I Franzesi avevono richiesto Vostre Signorie di gente e di passo pe' vostri terreni, e.... le Signorie vostre avevono negato l'uno e l'altro.
Esempio: Ambr. Cofan. 2, 1: Io richiesilo Di ber con esso meco: il che negandomi Egli, per non trovarsi un quattrin, fecilo Porre a ogni modo a desco, promettendoli Pagar per lui ec.
Esempio: Tass. Dial. 1, 371: Non dee la madre, se da informità non è impedita, negare il latte a' proprj figliuoli.
Esempio: Dat. Oraz. Cr. XXIX: Plutarco in quel libretto d'oro, in cui egli tratta di quel rispetto vizioso che talora c'induce ad errare per non saper contraddire all'inchieste, insegna alcune formule per negare quel che di far non è giusto.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 558: E se (la Provvidenza) niega talor grazia o mercede, O niega sol, perchè a pregar ne invita, O negar finge e nel negar concede.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 96: È chiaro l'obbligo di non negare simili attestati a chi realmente gli meriti, e di non fargli all'incontro ciecamente a chi non ne ha il bisogno.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 90: Chiedo un sol giorno; e poi Vattene in pace. Ah non si niega a' rei Tanto spazio a morir.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 328: Possibile sarà, che ai vostri prieghi Non si senta commossa, e ve lo nieghi?
Esempio: Lambr. Elog. 21: Ricusò i pubblici incarichi, non negò i consigli, concordando cosi l'amore dell'indipendenza col debito verso la patria.
Definiz: § VIII. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: S. Bern. Lett. F. 61: Non è da negare parte del dì alla disaminazione di sè medesimo, overo alla mondazione della conscienzia ed al componimento de' costumi.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 120: Tutti con grande divozione e disiderio s'ingegnavano di toccarlo, e di baciargli le mani: e non potendole egli negare alla divozione delle genti,... solamente le dita iscoperte porgea loro a baciare.
Esempio: Car. Eneid. 3, 249: Le campagne stesse Da la rabbia di Sirio e dal veleno De l'orribil contage arse e corrotte, Ci negavano il vitto.
Esempio: Marchett. Lucrez. 3: Nè può di Memmo il generoso figlio Negar se stesso alla comun salute.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 321: Oppresso il core Dal contento impensato, Niega alla vita il ministero usato.
Esempio: E Metast. Dramm. 2, 24: A lui, Lunga stagion già mio segreto amante, Perchè nato in Atene, Negommi il padre mio.
Esempio: Leopard. Poes. 67: Il disperato pentimento i ciechi Mortali egro, anelante, aduna e stringe Ne' consorti ricetti: onde negata L'improba mano al curvo aratro, e vili Fur gli agresti sudori.
Definiz: § IX. Vale anche Non voler riconoscere, Disconoscere; riferito a pregi, meriti, e simili. –
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 11: Ond'io non so rinvenirmi per qual cagione Aristotile negasse a Zeusi così dovuta prerogativa, cioè l'espressione de' costumi.
Definiz: § X. Riferito alla divinità, o a cose di fede, vale Non credere alla esistenza, o alla verità, di esse, Impugnarla. –
Esempio: Magal. Lett. At. 70: Questo vostro istinto medesimo di negar così francamente Dio solo, di bandir Lui solo, ec.
Definiz: § XI. E pur riferito a divinità o a religione, vale anche Rinnegare. –
Esempio: Cont. Ant. Cav. 38: Mitridate, perchè fo sì sconfitto, de lo grande dolore ch'avea, negò li dei suoi.
Esempio: Dant. Inf. 11: Puossi far forza nella Deitade, Col cor negando e bestemmiando quella.
Definiz: § XII. E figuratam. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 62: Quanto l'uomo più la nega (la propria volontà) e mortifica, tanto più cresce in virtù.
Esempio: Capp. Scritt. 1, 325: Avvegnachè il secolo professasse di negare molte persino delle più eterne e più comuni leggi della umanità, per ciò ch'elle erano antiche.
Definiz: § XIII. E, secondo proprietà scritturale, riferito a persona, vale Affermare falsamente di non conoscerla. –
Esempio: Dant. Conv. 363: Siccome Pietro, che l'avea negato, che ec.
Esempio: Medit. Alb. Cr. 37: Quegli (San Pietro), essendo conosciuto e domandato, alla boce dell'ancella, negò Gesù Cristo con giuramento che nol conoscea; e temendo la morte, negò colui che è vita, ridicendo e raffermando il negamento tre volte.
Esempio: Pass. G. Cr. 119: Non starai molto che mi negherai In questa notte.... Tre volte, prima che due canti il gallo.
Esempio: E Pass. G. Cr. 126 t.: Ognun l'ha abbandonato; Giuda il tradì, e Pietro l'ha negato.
Definiz: § XIV. E poeticam., semplicemente per Tacere, Nascondere, riferito a qualità o condizione propria del soggetto del discorso. –
Esempio: Rucell. G. Orest. 141: Ditemi in cortesia,... Di che parte e 'n qual cittade Di Grecia.... nati sète.... O. e P. Noi negar non vogliam l'amata patria:... ambidue noi siam Greci in Grecia nati, ec.
Definiz: § XV. Neutr. pass. negarsiRicusare di condiscendere agli altrui desiderj o richieste, e simili. –
Esempio: Bocc. Amet. 149: Ma poi fattomi de' suoi abbracciamenti contento, quelli mi concesse non lunga stagione; perchè, io non so da che spirito mossa, verso di me turbata, del tutto a me negandosi, m'era materia di pessima vita.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 154: Costrinsesi (San Francesco) di ferma promessione a Dio, che giammai, se possibile gli fosse, a colui, che addomandasse per amore del Signore, non si negherebbe (male la stampa: costrinse sì).
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 375: Non potevamo congiungerci seco (con Milano), perchè si vedeva rovinato, e nella città era diversità di parere, che impediva ogni deliberazione di qua o di là, e molto meno si poteva esasperarlo con negarsi ec., perchè in questo anche era pericolo.
Definiz: § XVI. E in costrutto con un adiettivo, vale Mostrare di non essere quale il contesto determina. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 82: Del tutto dispose di comparire, e di voler più tosto, la verità confessando, con forte animo morire, che, vilmente fuggendo, per contumacia in esilio vivere, e negarsi degna di così fatto amante, come colui era ec.
Definiz: § XVII. Non potere negare, o Non volere, negare, in costrutto con una proposizione complementare in cui si ripete la particella Non, è locuzione che si usa frequentemente nel senso di Riconoscere, quasi ad affermare in forma meno recisa ciò che la proposizione seguente esprime. –
Esempio: Petr. Trionf. 303: Negar, disse, non posso che l'affanno Che va inanzi al morir, non doglia forte.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 142: Non poteva negare di non esser disceso di sì ottima pianta, rappresentando le virtù paterne.
Esempio: Tass. Dial. 3, 473: Io non posso nè voglio negare che fra' varj sentieri del filosofare, io non riguardi a quello, il quale suol condurre ec.
Esempio: Giacomin. Lez. II, 5, 207: Non puoi negare che in questi tuoi desiderj non sia errore, sciocchezza e stoltizia.
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 4: Io non voglio negare.... che sentendomi nominare da una così fatta persona.... non mi sentissi tutto in un tratto rimescolare.
Esempio: Malpigh. Lett. 260: Non vedo l'ora che il signor Brunezio dia alla luce l'altra parte, perchè non si può negare che egli non sia un grande ingegno.
Esempio: E Malpigh. Lett. 308: Non posso negare che l'animo mio, quale per lo spazio di più di trentacinque anni stato incessantemente vessato dai miei emuli, e sempre con una mediocre tolleranza, non sia restato snervato in queste ultime mosse, mercè ec.
Esempio: Bertin. A. F. Medic. dif. 33: Non può.... negarsi che in alcuni paesi non si maneggi (la flebotomia) con qualche indiscretezza e scialacquio, e perciò vi bisogni un po' di riforma.
Esempio: Nell. Iac. Torment. 1, 1: Non può negarsi che questo non fosse un eccesso di collera molto biasimevole.
Definiz: § XVIII. Negare a sè checchessia, vale Non concederselo, Non riconoscersene degno. –
Esempio: Dant. Conv. 233: Pittagora, domandato se elli si riputava sapiente, negò a sè questo vocabolo, e disse sè essere non sapiente, ma amatore di sapienzia.
Definiz: § XIX. Negare sè, si usò per Fare abnegazione di sè; anche figuratam. –
Esempio: Domin. Gov. Fam. 67: Pure in tal caso umilmente eleggi un albitro di buona conscienzia e dotto di tal dubbio, e disponi adempiere tutto quello ti dirà e negare in quel caso tutta te nelle man di quello.
Definiz: § XX. Negare sè medesimo, lo stesso che Abnegare sè medesimo, cioè Rinunziare a' proprj affetti, a' proprj desiderj, alle proprie inclinazioni. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 62: Proccuri, come disse Cristo, di negare e vilificare sè medesimo.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 157: Dice il Vangelio: Se tu vuogli venire dopo me, niega te medesimo, e piglia la croce tua, e seguitami.
Esempio: S. Greg. Omel. 3, 410: Chi vuole venire dopo me, nieghi sè medesimo.
Esempio: S. Bern. Contempl. 21: Chiunque vuole dopo me venire, neghi sè medesimo, e prenda la croce sua, e seguiti me.
Definiz: § XXI. Negare se stesso, vale anche Mostrarsi, Dichiararsi col fatto, diverso da quel che uno è veramente, o da quel che è creduto. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 188: Bisogna essere come lui fedele; e credere, quando s'è domandato perdono a Gesù, che lui, che è somma bontà, negherebbe se stesso a non ubbidire il peccatore quando con tutto il cuore va a lui.
Definiz: § XXII. Negar credenza ad una cosa o ad una persona, Negar fede, ad una cosa o ad una persona, vale Ricusar di crederla o di crederle. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 112: Teme d'essere ingannata; e niega fede a quello che l'era detto.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 200: Testimoniò così ampiamente l'osservanza del cardinale verso il pontefice..., che 'l papa non gli seppe negar credenza.
Definiz: § XXIII. Negherebbe il paiuolo in capo. –
V. Paiuolo.
Definiz: § XXIV. Negherebbe un pasto all'oste. –
V. Pasto.