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1) Dizion. 5° Ed. .
FUGGIRE.
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FUGGIRE.
Definiz: Neutr., che spesso, e specialmente in nobile scrittura, prende le particelle pronominali; Partirsi correndo, o con gran prestezza, da un luogo, per paura, o per sottrarsi a un pericolo imminente.
Dal lat. fugere. –
Esempio: Dant. Inf. 23: Come la madre, ch'al romore è desta, E vede presso a sè le fiamme accese, Che prende il figlio, e fugge e non s'arresta.
Esempio: E Dant. Purg. 12: Mostrava [il duro pavimento] come in rotta si fuggiro Gli Assiri, poi che fu morto Oloferne.
Esempio: Vill. G. 192: Manfredi rimaso con pochi, fece come valentre signore, che volle innanzi morire in battaglia re, che fuggire con vergogna.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 264: Prestamente cominciò a fuggire, ed Arriguccio a seguitarlo. Ultimamente, avendo Ruberto un gran pezzo fuggito, e colui non cessando di seguitarlo, ec.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 293: Vedeteli fuggire dal destro canto, fuggono ancora dal sinistro: ecco che la vittoria è nostra.
Esempio: Bern. Orl. 36, 21: Pur sempre è loro in mezzo il pagan fiero, Tutti gli ammazza, a nessuno ha riguardo; Chi fugge a piedi, e chi sopra il destriero, ec.
Esempio: Nard. Stor. 1, 400: E i Franzesi, non potendo credere che i nimici fussero così abbandonatamente fuggiti, ritennero, ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 327: Ma camminando [dieci galee turchesche] a lor vïaggio, dettono Ne l'armata di Spagna, e combattendosi, Dua n'andò in fondo, e quattro si fuggirono, E quattro ne restar prigioni.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 47: Goffredo, ove fuggir l'impaurite Sue genti vede, accorre e le minaccia: Qual timor, grida, è questo? ove fuggite?
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 42: Alcibiade, schierato in guisa l'esercito che potesse resistere a tutti e due gli assalitori a un tempo, costrinse Farnabazo a fuggir vergognosamente.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 254: In fretta e in furia si porta l'avviso al padrone: mentre questo pensa a fuggire, e come fuggire, un altro viene a dirgli che non è più a tempo.
Definiz: § I. E detto di animali. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Dinanzi polveroso va superbo [il vento impetuoso] E fa fuggir le fiere, ec.
Esempio: E Dant. Purg. 8: Sentendo fender l'aere alle verdi ali, Fuggìo il serpente.
Esempio: Med. L. Op. 1, 36: Non altrimenti un semplice augelletto, Veggendo i lacci tesi pel suo danno, Fugge prima, e poi torna al primo inganno, ec.
Definiz: § II. E per similit. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 51: Contastate al diavolo, e fuggirà da voi.
Esempio: Grazz. Pros. 225: Reliquie buone a far fuggir diavoli e a cacciare spiriti.
Definiz: § III. E in locuz. figur. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 292: L'alto signor, dinanzi a cui non vale Nasconder, nè fuggir, nè far difesa, ec.
Esempio: Poliz. Rim. C. 12: Mille volte il dì [la donna] vuole e disvuole: Segue chi fugge, a chi la vuol s'asconde.
Definiz: § IV. E figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Così l'animo mio, che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Definiz: § V. E con un compimento di luogo, retto dalle preposizioni A, Verso, In, e simili, vale Recarsi o Volgersi, fuggendo, al luogo indicato dal compimento. –
Esempio: Dant. Purg. 5: Ma s'io fossi fuggito in ver la Mira, Quand'i' fui sovraggiunto ad Oriaco, Ancor sarei di là dove si spira.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 176: Subitamente si levò in piè, e cominciò a fuggire verso il mare.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 404: Mandati alcuni cavalli tra la città [di Novara] e il fiume del Tesino, per torre al Duca e agli altri la facultà di fuggirsi verso Milano, ec.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 365: Fuggendo a tutta corsa verso il fiume Maino, diedero ne' nimici.
Definiz: § VI. E per Andar via, Uscire, da alcun luogo, con astuzia, o con violenza, Partirsene in fretta e segretamente, Scappare. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 145: Menatelo là alla prigione, e guardate non fuggisse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 21: Quando ella (Angelica) si fuggì dal padiglione, La vide ed appostolla il buon destriero.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 117: Vendicar si potea, nè seppe: or vuole L'inimico punir, che gli è fuggito.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 220: Cimabue, cominciato a dar principio a quest'arte (del dipingere) che gli piaceva, fuggendosi spesso dalla scuola, stava tutto il giorno a vedere lavorare que' maestri.
Esempio: Nannin. Epist. Ovid. 58: Ma benchè il suo fuggirsi (di Elena insieme con Paride), e l'esser tolta All'altrui forza, a violenza ascriva, E con tal nome il suo gran fallo adombri, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 32: O tu, che (siasi tua fortuna o voglia) Al paese fatal d'Armida arrive, Pensi indarno al fuggire.
Definiz: § VII. E per similit. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 278: Io non so perchè il diavolo sì fugga di ninferno, chè s'egli vi stesse così volentieri, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 75: Come destrier che dalle regie stalle, Ove all'uso dell'arme si riserba, Fugge, e libero alfin per largo calle Va tra gli armenti, o al fiume usato o all'erba.
Definiz: § VIII. E figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 6, 38: Come apre le nubi, ond'egli è chiuso, Impetuoso il fulmine, e sen fugge.
Definiz: § IX. Detto figuratam. e poeticam. di pianto o lacrime, vale Uscire, Sgorgare, come a forza, e in modo quasi occulto ad altri. –
Esempio: Niccol. Poes. 1, 191: Fuggìa dagli occhi involontario il pianto, Ma di pietade non uscia parola Dalla sdegnosa bocca.
Definiz: § X. E detto nel modo istesso di parole, segreti, sospiri, e simili, vale Essere proferito, palesato, mandato fuori, da alcuno, contro la sua propria volontà, impensatamente, e più spesso inavvertentemente ed incautamente. –
Esempio: Niccol. Poes. 1, 359: Oh Dio, qual nome Dal labbro inconsapevole fuggìa!
Esempio: E Niccol. Poes. 1, 393: Oh qual segreto Può fuggirti dal labbro!
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 16: Da mute cure oppressa, a tanto affetto Col silenzio rispondi, e dal tuo labbro Fugge un sospir che teme essere inteso.
Esempio: E Niccol. Strozz. 2, 8: Alla donna d'un prode i detti alteri Fuggian dal labbro, e gli obliò la madre.
Definiz: § XI. Per semplicemente Andar via, Partirsi, Dipartirsi, prestamente, velocemente; anche in senso figurato. –
Esempio: Dant. Inf. 16: Indi rupper la ruota, ed a fuggirsi Ale sembiaron le lor gambe snelle.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 38: Oltre a questo alcuni modi d'adorare, ed il fuggirsi dal cospetto de' Principi per la gran riverenza, ec.
Esempio: Alf. Trag. 1, 3: Oh! s'egli Ne sospettasse! Mesta ognor mi vede.... Mesta è vero, ma in un dal suo cospetto Fuggir mi vede, e sa che in bando è posta Da ispana reggia ogni letizia.
Esempio: Martin. T. V. 10, 321: Fuggano dal cospetto di lui (di Dio) color che lo odiano.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 99: Indugiando, essi (i bachi) fuggirebbono del letto e si spanderebbono su pe' regoli delle stoie, stimolati dalla fame a ire in cerca di cibo.
Definiz: § XII. E figuratam., detto di cose che muovansi comecchessia dal punto o stato loro. –
Esempio: Capp. Econ. 375: Bisogno de' poggi è ritenere la terra che fugge.
Definiz: § XIII. In costrutto con un termine denotante luogo o persona, retto dalla particella Da o Di, vale Lasciare, Abbandonare, per sempre, e per lo più con risoluzione subitanea. –
Esempio: Dant. Parad. 3: Dal mondo, per seguirla (santa Chiara) giovinetta Fuggi'mi, e nel su' abito mi chiusi.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 379: Molti, tra' quali Pietro Gambacorta cittadino nobile, con quaranta balestrieri a cavallo, che militavano sotto lui, si fuggirono di Pisa, e se ne sarebbero fuggiti molti più, se ec.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 12: Tempo già fu, quando più l'uom vaneggia Nell'età prima, ch'ebbi altro desìo, E disdegnai di pasturar la greggia, E fuggii dal paese a me natìo.
Definiz: § XIV. E detto figuratam. e poeticam. di cose, per Allontanarsi, Discostarsi, da un dato punto o termine, espresso o sottinteso. –
Esempio: Dant. Purg. 10: Noi salivam per una pietra fessa, Che si moveva d'una e d'altra parte, Siccome l'onda che fugge e s'appressa.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 102: Qual'or più fugga Delia dal suo fratel, crescendo il lume.
Definiz: § XV. Pure poeticam., detto particolarmente del mare, per Ritirarsi. –
Esempio: Dant. Inf. 15: Quale i Fiamminghi tra Guzzante e Bruggia, Temendo 'l fiotto, che inver lor s'avventa, Fanno lo schermo, perchè il mar si fuggia; E quale, ec.
Esempio: E Dant. Parad. 22: Veramente Giordan volto retrorso Più fu, e il mar fuggir, quando Dio volse, Mirabile a veder, che qui il soccorso.
Esempio: Bibb. N. 5, 481: Il mare vide, e fuggitte; il Giordano si convertì adrietro.
Esempio: Martin. T. V. Not. 11, 189: Il mare vide, e fuggì. Il mare vide il Signore, che era col popol suo, e si divise, e si ritirò da una parte e dall'altra, lasciando libero il passo.
Definiz: § XVI. Per Andare velocemente, Muoversi correndo, Trascorrere con celerità, e propriamente a fine di sottrarsi a chicchessia o checchessia. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 172: Ne fu a lei ed a me per pena dato, a lei di fuggirmi davanti, ed a me, che già cotanto l'amai, di seguitarla come mortal nimica.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 33: Fugge [Angelica] tra selve spaventose e scure, Per lochi inabitati, ermi e selvaggi.
Esempio: Bern. Orl. 17, 57: Dugento miglia son fuggito e fuggo, E fuggirò, chè di fuggir mi struggo.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 3: Fuggì tutta la notte e tutto il giorno, Errò senza consiglio e senza guida.
Definiz: § XVII. E figuratam§., detto più spesso di acque correnti, ruscelli e simili. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 44: Da l'altra parte i venti muoveno e fuggano più ispesso in aere basso, che in alto.
Esempio: Niccol. Strozz. 4, 4: Mentre soave mormorando il rio Fugge tra l'erbe, ec.
Definiz: § XVIII. Pur figuratam., e più che altro poeticam., detto di luoghi e di cose, che per effetto del moto rapidissimo di nave o altro veicolo che ci trasporti, pare a noi che si muovano e si allontanino con celerità; e vale Sparire dalla vista, Non vedersi più. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 100: Giù per l'onda Egea Da sè vede [il nocchiero] fuggire isole cento.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 8: Il legno sciolse, e fe' scioglier la vela, E sè diè al vento perfido in possanza.... Il lito fugge, e in tal modo si cela, Che par che ne sia il mar rimaso sanza.
Esempio: E Ar. Cinq. Cant. 1, 21: Restare a dietro, anzi fuggir parea Il lito ed occultar tutti i vivagni.
Esempio: Car. Eneid. 3, 121: Incontanente ne vedemmo avanti Sparir l'odiosa terra, e gir da noi Di mano in man fuggendo i liti e i monti.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 24: Fuggite son le terre e i lidi tutti: Dell'onda il ciel, del ciel l'onda è confine.
Definiz: § XIX. Poeticam., per Andare errando o vagando, Andare ramingo. –
Esempio: Fosc. Poes. C. 17: Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo Di gente in gente, me vedrai ec.
Definiz: § XX. E per Passare, Trapassare, velocemente, detto figuratam. di tempo, o di alcuna divisione del tempo, e della vita dell'uomo. –
Esempio: Dant. Parad. 32: Ma perchè il tempo fugge che t'assonna, Qui farem punto.
Esempio: Petr. Rim. 1, 70: Ora, mentre ch'io parlo, il tempo fugge.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 270: Signor, mirate come 'l tempo vola, E sì come la vita Fugge, e la morte n'è sovra le spalle.
Esempio: Med. L. Op. 1, 66: Il tempo fugge e vola.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 24: Quei giorni che con noi contrario vento, Contrario agli altri, a me propizio, il tenne (Ch'agli altri fur quaranta, a me un momento; Così al fuggire ebbon veloci penne), ec. (qui in locuz. figur.).
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 342: Orazio, per ispiegare la precipitosa voga del tempo, che senza mai restare via via se ne fugge, stendendosi per tutta la lunghezza dell'avvenire, ec.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 359: Le tue meste cure A troncar viene la fedele ancella, A farti accorta del fuggir dell'ore, Che tu perdi nel pianto.
Definiz: § XXI. Pur detto di tempo, o tratto di tempo, con relazione ad atti da compiersi dentro un termine assegnato, vale anche semplicemente Passare, Spirare, Finire, con pregiudizio di chi non ne profitti; ed usasi più spesso in proposizione negativa. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 59: A me non fugge termine, chè ho tempo parecchi anni a comperalla.
Definiz: § XXII. E per Dileguarsi, Dissiparsi, Sparire, prestamente; usato in senso più che altro figurato. –
Esempio: Dant. Purg. 9: Non altrimenti Achille si riscosse,... Che mi scoss'io, sì come dalla faccia Mi fuggì il sonno.
Esempio: E Dant. Purg. 27: E già, per gli splendori antelucani.... Le tenebre fuggian da tutti i lati, E il sonno mio con esse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 78: Dovunque drizza Michel Angel l'ale, Fuggon le nubi, e torna il ciel sereno.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 74: Si ristagna il sangue; e già i dolori Fuggono dalla gamba, e 'l vigor cresce.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 58: Dalle notti inquiete il dolce sonno Bandito fugge.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 106: Delle fiorite guance il bel vermiglio Ov'è fuggito? ov'è il seren del ciglio?
Esempio: Manz. Poes. 140: O padre, Fugge la luce da quest'occhi.
Definiz: § XXIII. Pur figuratam., detto di cose morali e intellettuali. –
Esempio: Dant. Inf. 31: Così forando [lo sguardo] l'aura grossa e scura, Più e più appressando in ver la sponda, Fuggémi errore, e giugnémi paura.
Esempio: E Dant. Parad. 27: Fede ed innocenzia son reperte Solo ne' parvoletti; poi ciascuna Pria fugge, che le guance sien coperte.
Esempio: E Dant. Rim. 106: Fuggon dinanzi a lei Superbia ed Ira.
Esempio: E Dant. Rim. 188: Solea esser vita dello cor dolente Un soave pensier,... Or apparisce chi lo fa fuggire.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 56: Quantunque cessata sia la pena, non perciò è la memoria fuggita de' beneficj già ricevuti.
Esempio: E Bocc. Vit. Dant. 12: Non picciola maraviglia al mondo presente, del quale è sì fuggito ogni onesto piacere,... che ec.
Esempio: Med. L. Op. 1, 84: Or s'è partita; e con lei fugge e muore Ogni ben.
Esempio: Tass. Dial. 3, 492: Le ragioni.... legano ne l'animo l'opinioni in guisa che non possono fuggire.
Definiz: § XXIV. E per Venir meno, Mancare, e simili, in senso così proprio come figurato. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 172: E l'angelico canto e le parole Col dolce spirto, ond'io non posso aitarme, Son l'aura innanzi a cui mia vita fugge.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 147: Le fuggì l'animo, e vinta cadde sopra il battuto della torre.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 160: Dove tutti mancati mi fossero, non mi fuggiva la penna.
Esempio: Cat. Cost. volg. 108: Impara arte, sì che quando le ricchezze fuggono, l'arte rimane, e non abbandona la vita dell'uomo.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 125: Già mi fugge l'animo, e mi palpita il cuore disarmato di quel fortissimo usbergo che a tutti i colpi resiste.
Esempio: Manz. Poes. 95: Colui che, d'anni Carco, fuggir sente la vita!
Definiz: § XXV. Fuggire, costruito con un termine retto per lo più dalla particella A o In, vale Rifuggire, Ripararsi, Rifugiarsi, e propriamente con celerità, o nascosamente; anche in senso figurato. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 192: Non d'atra e tempestosa onda marina Fuggìo in porto giammai stanco nocchiero, Com'io dal fosco e torbido pensiero Fuggo ove 'l gran desio mi sprona e 'nchina.
Esempio: Bocc. Amet. 90 t.: Gl'inganni del quale, da Cicerone scoperti, gli furono cagione di lasciare Roma e di fuggire in Fiesole.
Esempio: Libr. Ruth 12: Riceva piena mercede e merito da Dio Signore d'Israel, al quale se' venuta, e sotto le sue ale e braccia se' fuggita.
Esempio: Cronichett. Incert. 214: Come messer Ridolfo vide piegare sua gente, fuggissi del campo, e fuggì a un suo castello chiamato Talentino.
Esempio: E Cronichett. Incert. 215: Quelli soldati, che v'erano per messer Ridolfo, si fuggirono nella rocca.
Esempio: Leggend. SS. BB. 2, 126: Furon rubati e voti (vuotati) molti forzieri e balle di panni, e casse de' secolari che vi erano fuggiti.
Esempio: Segner. Mann. sett. 30, 3: Il timore del Giudizio fu quello, che sì lo fece (San Girolamo) fuggire alla solitudine.
Definiz: § XXVI. Quindi Fuggire in sè medesimo, trovasi per Ritirarsi, Raccogliersi, in sè stesso. –
Esempio: Senec. Pist. 12: E però fuggi quanto puoi in te medesimo.
Definiz: § XXVII. E pur in costrutto con un termine retto dalla particella A, vale anche talvolta, secondo proprietà latina, Ricorrere. –
Esempio: Guicc. Stor. 4, 84: Che un uomo mezzo morto, ribelle vostro, esempio singolare d'ingratitudine, non con l'umiliarsi, e fuggire alla misericordia vostra, ma col gittarsi in braccio agl'inimici vostri, vi sforzi, ec.
Definiz: § XXVIII. Term. di Pittura. Apparire in iscorcio, Scortare; comunemente Sfuggire. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 138: Non hanno mai fatto [gli antichi] le figure in tali storie [di mezzo rilievo] che abbiano piano che scorti o fugga, ma l'hanno fatte coi proprj piedi che posino su la cornice di sotto: dove alcuni de' nostri moderni, animosi più del dovere, hanno fatto nelle storie loro di mezzo rilievo posare le prime figure nel piano, che è di basso rilievo e sfugge.
Definiz: § XXIX. E Term. di Giuoco d'invito, vale Non tenere l'invito del compagno. –
Esempio: Bern. Rim. V. 48: Puoi far con un compagno anche a salvare,... E a tua posta fuggire e cacciare.
Definiz: § XXX. Att. Evitare, Scansare, Schivare, Sottrarsi; riferito più che altro a danni, pericoli, cose o condizioni spiacevoli, moleste, sconvenienti, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Al mondo non fur mai persone ratte A far lor pro, ed a fuggir lor danno, ec.
Esempio: E Dant. Inf. 13: L'animo mio, per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto.
Esempio: E Dant. Conv. 224: E questi vizj si fuggono e si vincono per buona consuetudine, e fassi l'uomo per essa, virtuoso.
Esempio: E Dant. Conv. 205: Alli quali (Garamanti) venne Catone, col popolo di Roma, la signoria di Cesare fuggendo.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 25: Si ragiona di chi,... con pronta risposta o avvedimento, fuggì perdita o pericolo o scorno.
Esempio: Guicc. Stor. 3, 33: E si crede che.... piuttosto la desse (la fortezza) agli Spagnuoli, o a Cesare, non per odio contro a essi, ma per fuggire materia di contenzione con Cesare.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 10, 69: Mi dottorai.... solo in ragione civile, por fuggire spesa di dodici ducati e mezzo.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 116: E perchè questo modo di fare è stato dagli architetti passati fuggito, perciocchè, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 87: Non creder già, che noi fuggiam la pace, Come guerra mortal si fugge e pave.
Esempio: E Tass. Gerus. 4, 81: Ah non sia ver.... Che si fugga da noi rischio o fatica.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 4: L'uno e l'altro (Teseo e Romolo) rapì femmine e non potè alcuno d'essi fuggire sventure domestiche, e colpa d'avere uccisi congiuntissimi parenti.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 64: Poveri scrittori! de' quali si vede il lavoro quando sono superate le difficultà,... restando occulta la maggior parte della fatica, e dello studio speso in fuggire gli errori.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 4, 25: E qui di quel tiranno, che l'insidia, Ogni trama fuggir pensa e ogni frode.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 14: Pallido in volto, a passi lenti o ratti, Ora ti sembra meditar la colpa, Or fuggire il rimorso.
Definiz: § XXXI. E figuratam. –
Esempio: S. Bern. Medit. piiss. 13: Ella (l'anima), rammentandosi delle opere sue ree,... trema e cerca di fuggirle, e chiede indugio.
Esempio: Med. L. Op. 1, 70: Fuggi l'aspetto del bel viso adorno.
Esempio: Segn. Agn. Lez. 45: Vuole adunque l'intelletto il vero, e sempre quello che è in tutte le cose, e la falsità e l'apparenze non vere fugge, come alla sua natura contrarie.
Definiz: § XXXII. E nel medesimo senso, riferito a cose fisiche, ed altresì a cosa materiale che offenda. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 44: Che abbiam noi a fare, se non.... menarlo in questo capannetto, là dove egli fugge l'acqua?
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 10: Di qua di là da l'antro erano stalle, Dove [le cavalle] fuggiano il Sol del mezzo giorno.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 24, 69: Zerbin.... Presto il cavallo alla man destra volse, Non si presto però, che la tagliente Spada fuggisse, che lo scudo colse.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 516: Fra questi si mettano quegli uomini ch'abitano per le caverne, i quali per questo lor uso vengon chiamati Trogloditi: alcuni de' quali se ne stanno per le caverne per fuggire il caldo,... ed alcuni ne le medesime si stanno per fuggir il freddo.
Definiz: § XXXIII. Pure per Scansare, Schivare, riferito a persone, o congregamento di persone, e a luoghi; Far di tutto per non discorrere, praticare, conversare, o avere commercio comecchessia, con esse, o passare per quelli. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Lì, per fuggire ogni consorzio umano, Ristette co' suoi servi a far sue arti, E visse, e vi lasciò suo corpo vano.
Esempio: E Dant. Conv. 397: Al mio giudicio, così come chi uno valente uomo infama, è degno d'essere fuggito dalla gente e non ascoltato; così ec.
Esempio: Bocc. Rim. 22: Forse son'io il diavol dell'inferno? E crederreil s'io avessi le corna, Poichè così a costei veggio fuggirme.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 423: Di quindi (di Siena) partiranno lunedì per la via di Perugia, per fuggire Roma.
Esempio: Salvin. Eneid. 3, 345: Fuggi la crudel terra, il lido avaro.
Definiz: § XXXIV. Pure per Evitare, e talora Astenersi, Rimanersi, regge anche, mediante la cong. Che, o la particella Di, o mediante l'articolo, una proposizione verbale. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Sono stolti e ignobili coloro, che, per seguitare il loro appetito, fuggono d'avere la supernale sapienza di Dio.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. 33: Io non posso fuggire di vergognarmene in tuo servigio.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 125: Deesi ancor fuggir in questa imitazione d'esser troppo mordace nel riprendere.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 97: Il senato fuggiva che si vedessero le scritture publiche, che fanno fede del censo e valsente di ciascuno.
Esempio: Dav. Tac. 1, 335: Nerone adunque fuggiva il trovarsi con lei a ristretto.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 223: Esso per tutto il giorno seguente fugge di ritrovarsi con quella e di rivederla.
Definiz: § XXXV. E reggente una proposizione verbale negativa, mediante la particella Di o la cong. Che, equivale a Fare in modo, Procurare con ogni studio, e simili; ma non è comune. –
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 173: Io non posso fuggir che io non ami Questa crudel fanciulla, che m'ha preso Il core.
Esempio: Cat. Cost. volg. 103: Fuggi di non menare moglie sotto nome di dota.
Definiz: § XXXVI. E in locuzione deprecativa, vale Fare che non, Togliere, Impedire. –
Esempio: Bocc. Amet. 64: Fuggano gl'Iddii che tali effetti a sì fatti casi ne perducessero: altri desiderj sono i miei.
Definiz: § XXXVII. Per Evitare di dare o cagionare, Risparmiare: ma è di raro uso. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 177: Per fuggire nuove instigazioni a' miei avversarj, potrà V. S. illustrissima tener appresso di sè questa mia narrazione, la quale in ogni evento potrebbe esser ferma testimonianza, ec.
Definiz: § XXXVIII. E per Lasciare, Abbandonare, in fretta, Partirsi velocemente; riferito così a persone come a luoghi. –
Esempio: Bocc. Amet. 10: Sì come la fiamma si suole nella superficie delle cose unte con subito movimento gittare, e quelle leccando, leccate fuggire e poi tornare, ec.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 9 t.: Gli Ungheri,... diversamente spartiti, ritornarono a tempestargli, e di nuovo poi a fuggirgli.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 37: Fuggi la luce, e va' con l'altre belve A incrudelir ne' monti, e tra le selve.
Esempio: E Tass. Gerus. 8, 60: Argillan, non vedi omai la luce? Fuggi le tende infami e l'empio duce.
Esempio: Mont. Poes. 1, 218: Del gran padre Alighier ti risovvenga, Quando, ramingo dalla patria,... Per l'itale vagò guaste contrade, Fuggendo il vincitor guelfo crudele.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 124: All'alta impresa (Il dubitarne è vano) avrai compagni Esuli illustri, che fuggian frementi E la patria e il tiranno.
Definiz: § XXXIX. E per similit. –
Esempio: Dant. Parad. 1: Ma folgore, fuggendo il proprio sito, Non corse come tu, ch'ad esso riedi.
Definiz: § XL. E figuratam. per Allontanarsi, Discostarsi, Dipartirsi, da un dato termine, o tenore; detto poeticam. anche di cose; ma in tal senso non userebbesi che in nobile scrittura. –
Esempio: Dant. Parad. 15: Non faceva, nascendo, ancor paura La figlia al padre: chè il tempo e la dote Non fuggian quinci e quindi la misura.
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 194: Il quale, abbominando molto e l'abito e la vita de' monaci, abitava nel monasterio come ospite; e fuggendo con i costumi la vita de' monaci, non si potea partire dalla abitazione del monasterio, perchè non aveva che fare, nè donde potesse vivere.
Definiz: § XLI. E per Non darsi o abbandonarsi a checchessia, Aborrirlo, e anche Astenersene per avversione, o per volontà: detto anche di cose morali. –
Esempio: Dant. Conv. 358: Ogni animale siccome ello è nato, sì razionale come bruto, sè medesimo ama, e teme e fugge quelle cose che a lui sono contrarie.
Esempio: Cavalc. Specch. Pecc. 99: Fuggi lo ridere e la vana letizia;... componi li costumi.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 21: Quando per fuggire ozio volessi dall'orazione alquanto sospendere la tua mente,... piglia a lavorare qualche cosa pe' povari.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 16: Mai sto in ozio, fuggo il sonno, nè giaccio, se non vinto da stanchezza.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 124: Come veneno e sangue viperino, L'acque fuggia quanto fuggir si puote.
Esempio: Tass. Dial. 3, 495: È dunque la virtù morale fra i contrarj: ma si guarda da l'uno e da l'altro, e si ritira nel mezzo, quasi fuggendogli.
Esempio: E Tass. Dial. 3, 536: I sozzi diletti deono esser fuggiti; questo è bruttissimo; adunque dee fuggirsi.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 5, 38: Fuggendo il pan bruno comunale e 'l manto rozzo, e la distruzione delle ricchezze, ec.
Definiz: § XLII. Trovasi, secondo proprietà latina, per Ricusare, Rifiutare. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 130: Minos fuggì li porti doni.
Definiz: § XLIII. Si usò per Trafugare, riferito così a persone, come a cose. –
Esempio: Strin. Cron. 103: Furono compiute queste carte, e patti della casa, ma arsono in uno cofano, ch'io avea fuggito per più sicurtà nel fondaco de' figliuoli di Tieri Dietisalvi in Calimala.
Esempio: Cronichett. Mannell. 101: Ma non lo trovò (Cristo), perocchè la Vergine Maria lo fuggì in Egitto in sull'asino.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 169, 36: Le ruberie si faceano; e fuggivansi gli arnesi alle case degli impotenti.
Esempio: Medit. Alb. Cr. 18: Per rivelamento di Dio fu portato e fuggito nell'Egitto dalla Madre.
Esempio: Rim. Ant. P. Ant. Ferr. 4, 252: Deh pensa, Figliuol mio,... Ch'io ti fuggii in Egitto, E questa sia difesa A ritardar vendetta alla tua offesa.
Esempio: Vill. G. 829: Chi avea cose rare, o mercatanzie, le fuggia in chiese, e in luoghi di religiosi sicuri.
Esempio: Bocc. Filoc. 298: E quindi la fuggirò in parte, ov'io senza paura d'alcuno potrò dimorar con lei.
Esempio: Lett. Diec. Bal. 8 t.: Avendo fuggito dinanzi a' nimici Francesco Marchi da Volterra alcune sue pecore, tu l'hai prese e tienle perchè paghi la gabella e il frodo. La intenzione nostra è che chi fugge simili bestie sodando, non gli sia dato altra molestia.
Esempio: Guicc. Op. ined. 7, 228: Molti Ferraresi.... hanno mandati a levare i loro bestiami; e così verso il Bondeno e quelli luoghi, i paesani fuggono i loro miglioramenti (le loro cose migliori) a Ferrara.
Definiz: § XLIV. E si usò altresì per Mettere in fuga, Fugare. –
Esempio: Pier. Cron. 24: I Guelfi.... combattendo con loro.... sì li ruppero e fuggiro infino ad Arno, ed ivi fermandosi i Ghibellini ancora sull'Arno fuoro isconfitti.
Definiz: § XLV. Fuggir via, vale Dileguarsi, Sparire, con gran velocità, precipitosamente.
Definiz: § XLVI. E figuratam. e poeticam.
Esempio: Dant. Purg. 14: O Brettinoro, chè non fuggi via, Poichè gita se n'è la tua famiglia, E molta gente, per non esser ria?
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 334: O Brettinoro.... chè non fuggi via; cioè tu, terra, perchè non ti disfai?
Definiz: § XLVII. Fuggire i giorni e l'ore, trovasi usato scherzevolmente per Morire. –
Esempio: Vai Rim. 15: Ben m'insegnò l'altr'ier la mia Tonina Come presto si muoia; Ond'anch'io per fuggire i giorni e l'ore, Con un succhiello vo' bucarmi il core.
Definiz: § XLVIII. Chi corre corre, ma chi fugge vola. –
V. Correre, § CXXIX.
Definiz: § XLIX. Correr dietro a chi fugge. –
V. Correre, § CXXIII.