Lemma

1) Dizion. 5° Ed. . IMPERÒ e IMPERCIÒ. Apri Voce completa pag.214 Vedi le altre Edizioni del Vocabolario Dizion. 4 ° Ed. IMPERIO, e IMPERO Dizion. 4 ° Ed. IMPERO Dizion. 4 ° Ed. IMPERÒ Dizion. 3 ° Ed. IMPERÒ Dizion. 5 ° Ed. IMPERO e IMPERIO. Dizion. 5 ° Ed. » IMPERÒ e IMPERCIÒ. Dizion. 5 ° Ed. IMPEROCCHÈ e IMPERCIOCCHÈ, che anche scrivonsi disgiuntamente IMPERÒ CHE e IMPERCIÒ CHE.

IMPERÒ e IMPERCIÒ. Definiz: Cong. Lo stesso che Però e Perciò, ma sono voci molto meno usate. Composto dalle voci lat. in per hoc. – Esempio: Malisp. Stor. fior. 30: E imperò in amenduni i modi iscriveremo. Esempio: Giamb. Tratt. mor. 182: Imperò il nostro Salvatore dice nel suo santo Evangelio: Non giudicate altrui, e non sarete giudicati. Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 7: Imperò volendo Iddio a sè trarre, gli mostrò un altro segno di maggiore amore, che mostrare si potesse, quando per lui morì. Esempio: Passav. Specch. Penit. 179: Seneca [dice]: Imperò malagevolmente vegnamo alla salute della sanità, perchè non conosciamo essere infermi. Esempio: Bocc. Decam. 6, 78: Ed imperciò meritamente Panfilo volendo.... mostrare, disse ec. Esempio: Scal. Claustr. 452: Egli trae i suoi scelti e li suoi amici indurati, e che non vogliono obbedire, delle durezze del cuore, imperò che egli rammolla e umilia li cuori, che non gli vogliono consentire ec. Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 150: Imperò sempre fanno mettere bando non si possa scrivere a' confinati sanza licenza, ec. Esempio: Car. Lett. ined. 1, 82: Imperò, finchè non sono più che sicuro ch'egli non porti più pericolo, non mi basta l'animo di lassarlo. Esempio: Cellin. Vit. 557: Imperò io mostro a Vostre Signorie il grande acquisto ch'io feci a conoscere Sua Altezza. Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 290: Imperò confortatevi e state allegro, e dite col santo Iob: Il Signore ec. Esempio: Soder. Anim. domest. 5: Della tosatura [delle pecore] variano i tempi.... Imperciò merita il pregio dell'opera considerar lo stato del cielo in che clima si truovi. Definiz: § E per Con tutto ciò, Nondimeno. – Esempio: Firenz. Pros. 2, 73: Nè potette imperciò un così leggiadro, un così ricco spettacolo, ordinato per pubblico piacere, fuggire i nocevoli occhi della perversa e mordace invidia. Esempio: Cellin. Vit. 413: E se bene e' non si conviene a me il rattoppare le statue, perchè ell'è arte da certi ciabattini, i quali la fanno assai malamente; imperò l'eccellenzia di questo gran maestro mi chiama a servirlo.