Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FURORE.
Apri Voce completa

pag.652


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FURORE.
Definiz: Sost. masc. Impeto smoderato predominante la ragione; Moto, ed anche Stato, di animo fortemente concitato e quasi sopraffatto da ira, o altro simile affetto, oppure da ferocia, onde l'uomo trascorre a violenze ed eccessi.
Dal lat. furor. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 292: Furore è una subita tempesta d'animo, che non considera ragione.
Esempio: Dant. Inf. 14: O Capaneo, in ciò che non s'ammorza La tua superbia, se' tu più punito: Nullo martirio, fuor che la tua rabbia, Sarebbe al tuo furor dolor compito.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 19: Lo furore e l'ira minuiscono la vita.
Esempio: Petr. Rim. 2, 277: Ira è breve furor; e chi nol frena, È furor lungo.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 91: È [l'ira].... un movimento subito ed inconsiderato,... il quale, ogni ragion cacciata, e gli occhi della mente avendo di tenebre offuscati, in ferventissimo furore accende l'anima nostra.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 102: Di che ella in tanta tristizia cadde, e di quella in tanta ira, e per conseguente in tanto furor trascorse, che, rivoltato l'amore.... in acerbo odio, accecata dalla sua ira, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 53: E gli vietò che con la propria mano Non si passasse in quel furore il petto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 30, 1: Quando.... 'l cieco furor sì inanzi tira O mano, o lingua, che gli amici offende; Se ben di poi si piange e si sospira, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 38, 66: Ognun maledicea l'ire e i furori Ch'a risse e a gare avean lor desti i cori.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 23: Superbo e vano il finge (Rinaldo), e 'l suo valore Chiama temerità pazza e furore.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 48: Vinta dall'ira è la ragione e l'arte, E le forze il furor ministra e cresce.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 221: Il furore partoriva morti; le morti, furore.
Esempio: Capp. Longob. 173: Imprigionato qualche tempo, non dovette la liberazione sua che al furore popolare, ed all'aiuto ec.
Definiz: § I. Per estensione, e per lo più con un certo dispregio, detto di popoli, specialmente stranieri e rozzi, o d'indole feroce. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 270: Virtù contra furore Prenderà l'arme; e fia 'l combatter corto; Chè l'antico valore Nell'italici cor non è ancor morto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 12: Come ha d'acquistar vittoria e onore, Qualor d'Italia la difesa prenda Incontra ognaltro barbaro furore; Così ec.
Esempio: Manfred. Rim. 56: L'arme non narrerò che lo straniero Furor contro a te [o Firenze] mosse, e che sovente Piaghe t'aprir nel fianco aspre e profonde.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 4: La quale [legione], fuggendo il furore tedesco per le rotte di Scherer, si era riparata in Francia.
Definiz: § II. Per similit., detto di animali. –
Esempio: Dant. Inf. 21: Con quel furor e con quella tempesta Ch'escono i cani addosso al poverello, Che di subito chiede ove s'arresta, Usciron quei di sotto il ponticello, E volser contra lui tutti i roncigli.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 7: Ira la 'nvita (l'orsa assalita nella tana) e natural furore A spiegar l'ugne e a insanguinar le labbia; Amor la 'ntenerisce, ec.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 154: Assaltati con quelle appuntate sue zanne alcuni cani di quei più bravi, che gli s'erano accostati, e gittatoli morti per terra, sforzò [il cignale] un pezzo di rete, che aveva ritenuto alquanto quegli suoi primi furori, e se ne passò via.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 85: Così leon domestico riprende L'innato suo furor, s'altri l'offende.
Definiz: § III. E figuratam. detto di cose, e propriamente di cose fisiche, per Impetuosa veemenza. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 440: Alcuna volta avviene che si parte [l'unghia] subito dal tuello e cade, per lo furore di molti umori corsi all'unghia.
Esempio: Cant. Carn. 229: Tutti siam Venti, o donne, Che deposto il furor, l'orgoglio e l'ira, ec.
Esempio: E Cant. Carn. appr.: Or senz'onda ghiace [il mare] Chiaro e tranquillo, e or pien di furore, Facciam ch'irato manda il legno audace;... Or giù ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 18: All'infinito Amor, rendendo grazie, le man stesi, Che non m'avessi dal furor marino Lasciato tor di riveder Zerbino.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 40, 31: Con quel furor, che 'l Re de' fiumi altiero, Quando rompe tal volta argini e sponde.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 350: Dalla grossezza e furore delle acque furono impediti di passare il fiume.
Esempio: Car. Eneid. 5, 962: Ma non però l'indomito furore Cessò del foco.
Esempio: Cellin. Vit. 120: Sopravvenne quella grandissima inundazione.... Di poi a pochi giorni, passati i furori dell'acqua, ritornai alla mia bottega.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 227: Comandò che si desse fuoco alle mine. Dal cui furore scosso il terreno, furono balzati in aria intorno a cinquanta de' difensori.
Esempio: Parin. Poes. 223: Nè il sì lodato verso Vile cocchio ti appresta, Che te salvi a traverso Dei trivj dal furor della tempesta.
Esempio: Fiacch. Son. pastor. 129: E forse in cor me sventurato appella, Che stommi esposto ora all'estivo foco, Ora al furor d'aquilonar procella.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 8: Un uom che siede Della patria al governo, è qual nocchiero Che, sprezzando il clamor dei naviganti, Dal combattuto legno all'onde avare Gittar saprà le prezïose merci Quando rugge il furor della tempesta.
Definiz: § IV. E in modo alquanto iperbolico, trovasi detto in particolare del fuoco, a denotarne L'intensità della forza o del vigore. –
Esempio: Cellin. Pros. 22: E perchè gli è gran differenza dal modo del far correre lo smalto al modo di saldare i lavori di filo, e' vuole adunque essere il detto fornello con molto meno furore di fuoco.
Esempio: E Cellin. Pros. 93: Di poi bisogna avere acceso un fuoco di carboni, e vogliono essere mezzi consumati, cioè il fuoco vuole aver perso quel suo furore, ec.
Definiz: § V. Vale anche, con più tenue senso, Stato di animo fieramente crucciato o adirato contro chicchessia; Sdegno grande, Ira, Collera; anche figuratam. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 280: Di Prato uscirono alcuni per trattare accordo, scusandosi al Cardinale, e proferendo fare ciò che egli voleva; tanto che cessorono il furore.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 27: Non piaccia a Dio che mi conduca a tale Il mio giusto furore e il tuo demerto (Gli disse Argeo), che mai sia omicidiale Di te, ch'amava, e me tu amavi certo.
Esempio: Car. Eneid. 1, 246: Quando l'aste e le faci e i sassi volano, E l'impeto e 'l furor l'arme ministrano, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 1: Il gran nemico dell'umano genti Contra i Cristiani i lividi occhi torse, E lor veggendo alle bell'opre intenti, Ambo le labbra per furor si morse.
Esempio: E Tass. Gerus. 4, 56: Acceso di furor contr'ambidue, Le sue colpe medesme in noi ritorse.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 14: Non si quieterà il supremo giudizio; anzi che il divin furore distillerà contra gl'inquieti ed amatori della discordia, a tutti facendo palese con l'effetto la giusta vendetta.
Esempio: Martin. T. V. 10, 5: Allora egli (Dio) parlerà ad essi nella sua indignazione, e nel suo furore gli atterrirà.
Esempio: E Martin. T. V. 10, 20: Signore, non mi riprendere nel tuo furore.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 11: Gloria cerco da virtù private In questa terra, ove il furor di pochi Coi primi onori la virtù punisce.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 246: Il furore accrebbe le forze della moltitudine.
Definiz: § VI. E conforme a proprietà latina, vale anche Grave pazzia, Pazzia furiosa, Furia; ma non userebbesi che in nobile scrittura. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 132: Il quarto dì da gran furor commosso [Orlando], E maglie e piastre si stracciò di dosso.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 24, 51: Costui pur dianzi avea di su la roccia L'alto furor de l'infelice scorto, Come l'arme gittò, squarciossi i panni, Pastori uccise, e fè mill'altri danni.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 29, 51: Trascorso avea molto paese il Conte, Come dal grave suo furor fu spinto, Ed al fin capitò ec.
Esempio: Salvin. Annot. Murat. 3, 260: Properzio.... non volle mica dare a conoscere il suo amore per un furore, cioè follia; mentre ec.
Definiz: § VII. E per Impeto grande e quasi cieco, Impeto furibondo, Furia, nel far checchessia, e più spesso nell'assalire, nel percuotere, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 3: Bisogna non la mia, ma quella cetra Con che tu dopo i Gigantei furori Rendesti grazia al Regnator de l'etra.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 27, 39: Temendo [la Discordia] Un'altra volta ritrovarsi sotto A quei gran colpi, a quel furor tremendo, Corre, ec.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 27: Non potendo sostener molto tempo l'impeto ed il furor de' Svizzeri e cavalli franzesi, furono tutte rotte e cacciate in fuga.
Esempio: Varch. Stor. 2, 347: In questo medesimo tempo aveva il signore Alessandro con incredibile furore urtato per fianco la retroguardia.
Esempio: Giannot. Op. 1, 84: Queste ordinazioni.... erano cagione che non si osservava nè modestia nè temperanza alcuna; anzi in ogni azione si procedeva con furore e temerità.
Definiz: § VIII. Figuratam. e poeticam., per la Gente stessa armata che assale o stringe con grande impeto, con furia. –
Esempio: Tass. Gerus. 3, 42: Soli Argante e Clorinda argine e sponda Sono al furor, che lor da tergo inonda.
Definiz: § IX. E per Moto furioso di popolo sollevato e commosso, Tumulto, Sedizione, Sollevazione. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 69: I primi cominciatori del furore furono Taldo della Bella e Baldo dal Borgo.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. appr.: I Priori, per piacere al popolo, scesono col gonfalonieri in piazza, credendo attutare il furore.
Esempio: Cic. Opusc. 137: Non stette contento a ubbidire la fellonia di T. Gracco, anzi se ne fece capitano: e non si fece seguitatore di quello furore, ma fecesene conducitore.
Esempio: Capp. G. Tum. Ciomp. 237: I Signori.... mandarono a dire agli altri gonfalonieri che venissono. Furono parole, chè niuno mai volle ubbidire nè a comandamenti nè a preghi, ma dicevano voler guardare le case loro per paura del furore.
Esempio: Nerl. Comment. 55: Furono il dì del caso e in quei tumulti e in quel popolar furore impiccati l'Arcivescovo e 'l fratello alle finestre del palazzo.
Definiz: § X. E per Stato di discordia e di disordine, Turbolenza, e simili. –
Esempio: Mont. Poes. 2, 204: Propizio Nume a più famose Prove salvo il ridusse [Bonaparte] ai nostri liti, Ove i furori della patria spense Tutti, e d'Italia il rio destin redense.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 483: Ci sottragga a civile furore Senno, e legge di provide menti.
Definiz: § XI. E per Impeto grande, Violenza, detto di atti materiali. –
Esempio: Tass. Gerus. 6, 41: Ma l'impeto e 'l furor delle percosse Nulla piegò delle superbe fronti.
Definiz: § XII. Pure per Impeto grande, Veemenza, Ardore, detto figuratam. di cose morali. –
Esempio: Leggend. SS. App. PP. 63: Ed ella rispuose loro con grandissimo furore di fede e di grande animo, e disse: o vani e miseri, che non volete credere, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 765: Quando l'uomo è sì vinto dal furore dell'amore,... ch'elli s'arreca ec.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 99: Questo è quel fuoco, per lo cui furore si commettono gli adulterj, nascono i sacrilegj, criansi mille vizj brutti non solo nello atto, ma nel pensiero e nelle parole bruttissimi, disonestissimi, abbominevolissimi.
Esempio: Sasset. Vit. Ferr. 534: Dandoli il furore della collera nome di crudele.
Esempio: Maff. Merop. 5, 7: Credetelo al mio cuor, credete a questo Furor d'affetto che m'ha invasa, e tutta M'agita e avvampa.
Definiz: § XIII. E poeticam. per Forte passione amorosa, Amore veementissimo, e anche Violento travaglio amoroso. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 38: Ivi (in cielo) ha del suo ben far corona e palma Quella ch'al mondo sì famosa e chiara Fe' la sua gran virtute e 'l furor mio.
Esempio: Car. Eneid. 4, 129: Vide da l'alto la saturnia Giuno Il furor di Didone, e tal che fama E rispetto d'onor più non l'affrena.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 294: Voi che in calcar le prime vie d'amore, Giovani troppo ed inesperti siete, E tratti da frenetico furore Per lanterne le lucciole prendete, ec.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 482: Se non senti pietà dei miei furori, Oh almen scritta da te carta funesta Dica: a Leucade corri, e cadi, e muori.
Definiz: § XIV. E per Grande e irrequieto desiderio o passione, Brama ardente, Cupidigia; usato anche assolutam. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 765: Queste due condizioni si convengono a chi per furore d'avere.... s'induce a falsificare sè in altrui, o altrui in sè.
Esempio: Dav. Tac. 2, 11: Tu se' d'un età fuori de' furori giovenili: di vita che insino a ora non vi ha che riprendere, ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 23: Quelli sovente che cervel non hanno, Han di rappresentar voglia e furore.
Esempio: Giust. Vers. 24: Di scettri e candelieri A questa gente non importa un ette: Tribune invade e cattedre e gazzette Furor di zeri.
Definiz: § XV. Furore dicesi anche Quella veemente commozione, Quella concitazione, della mente, derivante da causa superiore, dalla quale sono in particolar modo agitati i poeti, gl'indovini, i profeti; Entusiasmo, Estro, Ispirazione, Afflato, Spirito. Usasi per lo più con qualche aggiunto, come furore poetico, furore profetico, furore divino, furore di Apollo, furore di Febo, e simili. –
Esempio: Flav. Gios. volg. 183 t.: Allora el Magistrato, estimando quel che era il vero, cioè che tal movimento fussi furore divino, lo menorono al preside delli Romani.
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 1: Molto maggior di quel furor che suole, Ben or convien che mi riscaldi il petto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 80: Una donzella de la terra d'Ilia, Ch'avea il furor profetico congiunto,... Lo fece (un padiglione) di sua man di tutto punto.
Esempio: Segn. Agn. Lez. 43: Io sono con Platone in questa parte, e come lui intendo che la causa e 'l principio della poesia non è umano veramente, ma divino: è inspirazione e spirito d'Iddio quello che le menti d'alcuni riempie, gli muove a poetare, e fa la poesia maravigliosa e 'l poema divino. Da Platone questo divino spirito è chiamato furore, il quale come causa efficiente concorre nella poesia.
Esempio: Tass. Lett. 1, 245: E che altro è il furor poetico che rapto, che l'imaginazione fa di noi?
Esempio: Giacomin. Oraz. 53: Se stimeremo furore divino esser quello che forma i poeti, ed in ciò nessuno o piccolo aiuto potersi sperare da l'arte, quando di esso ci scorgiamo mancare, ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 70: Vidersi le figliuole de' Sabini già rapite accorrere d'una parte e d'altra,... e quasi da furor divino inspirate correre a' mariti e' padri, parte co' figliuoli pargoletti in braccio, e parte scapigliate.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 1, 73: Altri dicono essere stata moglie d'Evandro d'Arcadia, indovinatrice, la quale dal furor d'Apollo inspirata rendesse le risposte in versi.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 5, 104: Nelle invocazioni fatte alle Muse, poeti allegorizano questo furor celeste; desiderato da essi per magnificar più nobilmente la poesia loro.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 11: Era egli (Tiresia) figurato pieno di spirito divino, e agitato dal furor profetico.
Esempio: Salvin. Annot. Murat. 3, 261: Dei quattro furori, o afflati divini, ch'egli (Platone) poscia va ponendo, cioè: d'Apollo,... di Bacco,... delle Muse,... d'Amore, ec.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 226: È l'estro, secondo i poeti, un certo furore, che gli agita e rapisce come fuora di loro stessi, sforzandogli a cantare cose pellegrine e rare, e insino superanti l'umana natura.
Esempio: Pindem. Poes. 363: Di sacro Poetico furor s'empion le carte.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 72: E carmi scarsi di febeo furore.
Definiz: § XVI. E per similit. –
Esempio: Salvin. Disc. 2, 402: Sentirete allora, Accademici,... gli effetti della presa a tempo vacanza, cioè novelli gagliardi stimoli a comporre, nuove come spirazioni dall'alto, fantasie belle, dotti furori, gentili entusiasmi.
Definiz: § XVII. E per estensione, Impeto della fantasia, o eccitante la fantasia, che muove e ispira l'artista. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 154: E perchè dal furor dello artefice sono in poco tempo con penna, o con altro disegnatoio o carbone, espressi,... perciò si chiamano schizzi.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 3, 62: La sperienza fa conoscere che tutte le cose che vanno lontane, o siano pitture, o siano sculture, o qualsivoglia altra somigliante cosa, hanno più fierezza e maggior forza se sono una bella bozza, che se sono finite; ed oltre che la lontananza fa quest'effetto, pare anco che nelle bozze molte volte, nascendo in un subito dal furore dell'arte, si esprima il suo concetto in pochi colpi, e che per contrario lo stento e la troppa diligenza alcuna fiata toglie la forza ed il sapere a coloro che non sanno mai levare le mani dall'opera che fanno.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 9, 142: In simili cose difficili a molti pittori vien fatto, nel primo abbozzare l'opera, come guidati da un certo furore, qualche cosa di buono e qualche fierezza, che vien poi levata nel finire, e tolto via quel buono che vi aveva posto il furore.
Definiz: § XVIII. Aria di furore. –
V. Aria, Term. di musica, § III.
Definiz: § XIX. A furore, posto avverbialm., vale Impetuosamente, Con violenza, Furiosamente; e con più tenue senso, Precipitosamente, Frettolosamente, A furia. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 111: A furore fue lapidato, e vilmente per li fanciulli strascinato per la terra, e gettato a' fossi.
Esempio: Vill. G. 256: Que' di Messina si mossono a furore e corsono alle pregioni.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 154: Il popolo a furore corse alla prigione, ed uccise le guardie, lui n'avevan tratto fuori.
Esempio: Pulc. L. Morg. 15, 72: Preso la porta, levorno il romore, A sacco a sacco, alla morte alla morte,... Il popol si destò tutto a furore, Vide i nemici già drento alle porte.
Esempio: E Pulc. L. Morg. 16, 3: E 'l popolo a furor là a veder corre.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 73: E [le disse] che era uscito de l'interna grotta Un che dentro a furor l'avea ridotta (una donzella).
Esempio: Bern. Orl. 31, 58: Morti e distrutti son tutti a furore.
Esempio: Rucell. Or. Pres. Arg. 23: Correndo a furore verso la scarpa del forte, ivi stringendosi insieme, ec.
Definiz: § XX. E figuratam. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 195: Fusse possibil di cambiar suo stato L'un uom coll'altro, credo che a furore, Ciascun credendo di dare il peggiore, Sanza mezzan sare' fatto mercato.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 2: E però conchiude, che non possiamo esser cacciati a furore, dove si mostra per noi segni di tanto amore.
Esempio: Dav. Eron. 24: Sturandolo, il fiato n'uscirà con gran romore e strido; perchè riallargandosi l'aria prima lo caccia via a furore.
Esempio: Salvin. Odiss. 499: A furore ne correva sangue.
Definiz: § XXI. A furore di popolo, vale Con impeto e con violenza di moltitudine; lo stesso che A furia di popolo. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 334: Il medesimo dì a furore di popolo, andorno a casa messer Corso.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 212: Nè contenti del sangue, a furore di popolo entrorono nelle loro case, e le saccheggiorno miserabilmente.
Definiz: § XXII. A furori, posto avverbialm., vale A impeti, Quando viene l'estro o il capriccio. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 133: Non niego che il lavorare a furori, e quando se n'ha voglia, non sia il miglior tempo; ma biasimo bene il non voler lavorare mai o poco.
Definiz: § XXIII. A gran furore, che anche si disse Con gran furore, posto avverbialm., vale Molto furiosamente, Con grandissimo impeto; ed altresì Molto frettolosamente o precipitosamente, Con grandissima prestezza. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 34: Allora udendo [il diavolo] ricordare Gesù, a grande furore si partì.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 383: E partendosi quindi con gran furore, andò predicando per tutta Scozia le predette cose, che aveva vedute e udite.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 61: Messer Dolcibene diede al Iudeo di molte pugna; onde fu preso e menato a gran furore, dove fu serrato in un tempio de' Iudei.
Esempio: Pulc. L. Morg. 17, 134: La novella n'andò con gran furore Al re Gostanzo, come la sua figlia Era venuta, onde e' gli crebbe il core.
Esempio: Bern. Orl. 40, 41: Dà tra lor Brandimarte a gran furore, A questo il capo, a quel le braccia taglia, ec.
Definiz: § XXIV. Entrare in furore, Montare in furore, Salire, in furore, valgono Divenire furioso, furibondo, Infuriare. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 109: Folco, da dolor vinto ed in furor montato, tirata fuori una spada, lei invano mercè addomandante, uccise.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 150: Egli, salito in furore, con la spada ignuda in mano sopra la figliuola corse.
Esempio: Baldell. F. Filostr. 371: Ed aggiugnendo oltra ciò tutta volta vino sopra vino, entra [Vitellio] poscia in furore.
Definiz: § XXV. Far furore, dicesi, nel linguaggio teatrale, di cantanti, ballerini, opere drammatiche, e simili, per Suscitare nel pubblico grande ammirazione e riscuotere fragorosi applausi. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 6: E che cose magnifiche son quelle Dette delle drammatiche persone! Ha fatto fanatismo, ita è alle stelle: Fa un furor; fece una rivoluzione; ec.
Definiz: § XXVI. Levarsi a furore, vale Divenire furibondo, Infuriare; e Muoversi a furore, e anche Sommuoversi, a furore, detto di popolo, vale Sollevarsi impetuosamente, furiosamente. –
Esempio: Giamb. Oros. 100: Per la quale crudelitade, e anche per difendere la loro libertade, il popolo si mosse a furore, e andonne armato in sul monte chiamato Aventino.
Esempio: Vill. G. 820: Ma come s'avvidono che quasi tutti i cittadini erano sommossi a furore contro a lui (al Duca d'Atene), si tornarono a casa.
Esempio: Fior. Virt. 143: Il Signore si levò uno dì a furore, e sì andò a questo monastero, e trassela (la monaca) fuori per forza per volerla menare a casa sua.
Definiz: § XXVII. Montare, Salire, in furore. – V. il § XXIV.
Definiz: § XXVIII. Muoversi, Sommuoversi, a furore. – V. il § XXVI.
Definiz: § XXIX. Venire in furore, vale Divenire furioso, furibondo. –
Esempio: Cellin. Vit. 227: Il Papa era venuto in tanto furore per la gelosia ch'egli aveva che io non andassi a dire quella iscellerata ribalderia usatami, che e' pensava tutti e' modi che poteva con suo onore di farmi morire.
Definiz: § XXX. E con più tenue senso, vale Sdegnarsi, Incollerire, fieramente, Commuoversi ad ira. –
Esempio: Cellin. Vit. 461: Ora questo modo, inaspettato da me, mi fece venire in tanto furore: e maggiormente per porgermela in quel modo che faceva quel velenoso rospo.
Esempio: E Cellin. Vit. 465: Così dicendo.... queste mie ragioni, io vidi venire il duca in tanta stizza, quanto mai e' si possa immaginare. E poi che sua Eccellenzia illustrissima era venuta in questo gran furore, ei mi disse ec.
Definiz: § XXXI. E per Esser preso dalla furia, da pazzia. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 2: Che per amor venne in furore e matto, D'uom che sì saggio era stimato prima.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 23, 134: In tanta rabbia, in tanto furor venne, Che rimase [Orlando] offuscato in ogni senso.