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FURORE
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FURORE.
Definiz: Furia, Impeto smoderato predominante la ragione, Pazzía. Lat. furor, insania. Gr. μανία, παραφροσύνη.
Esempio: Bocc. nov. 33. 14. E di quella in tanta ira, e per consequente in tanto furor trascorse, che ec. s'avvisò colla morte di Restagnone l'onta, che ricever l'era paruta, vendicare.
Esempio: E Bocc. nov. 47. 11. Egli salito in furore, colla spada ignuda in mano sopra la figliuola corse.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Lo furore, e l'ira minuiscon la vita.
Esempio: G. V. 12. 16. 4. Quasi tutti i cittadini erano sommossi a furore.
Esempio: Dant. Inf. 14. Nel martirio ec. Sarebbe al tuo furor dolor compito.
Esempio: Petr. son. 196. Ira è breve furore, e chi nol frena, È furor lungo.
Esempio: E Petr. 254. Quella, ch'al mondo sì famosa, e chiara Fe la sua gran virtute, e 'l furor mio.
Definiz: §. I. Per Impetuosa veemenza.
Esempio: Cr. 9. 54. 1. Per lo furore di molti umori corsi all'unghia.
Esempio: Ar. Fur. 40. 31. Con quel furor, che 'l Re de' fiumi altiero, Quando rompe talvolta argini, e sponde.
Definiz: §. II. A furore, posto avverbialm. vale Furiosamente.
Esempio: Bocc. nov. 16. 38. Il popolo a furore corso alla prigione ec. lui n'avevan tratto fuori.