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1) Dizion. 5° Ed. .
DIVINO.
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pag.767


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DIVINO.
Definiz: Add. Di Dio, Proprio di Dio e della sua essenza, Pertinente a Dio.
Dal lat. divinus. ‒
Esempio: Dant. Inf. 11: Natura lo suo corso prende Dal divino intelletto.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 303: La divina giustizia, la quale molte volte punisce nascosamente e toglie i buoni pastori ai popoli rei,... tolse loro papa Benedetto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 22: Poi la vittoria da quel canto stia Che vorrà la divina Providenza.
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 85: Grazie ne abbia la divina Bontà e 'l benignissimo Padre de' lumi, dal quale tutti i doni e' beni procedono.
Esempio: Forteguerr. Cap. 293: Che sebbene nel cuor m'agghiaccio e tremo Per i miei falli, la pietà divina Supplirà in quella parte ove io son scemo.
Definiz: § I. E aggiunto di Tutto ciò che si riferisce a Dio, in quanto gli si attribuiscono qualità corporee o facoltà ed atti umani, per significare in modo sensibile le relazioni di lui con le creature. ‒
Esempio: Dant. Parad. 24: L'antica e la novella Proposizione che sì ti conchiude, Perchè l'hai tu per divina favella?
Esempio: Tass. Gerus. 9, 60: E 'l duce de' guerrieri alati S'inchinò riverente al divin piede.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 122: Concatenature invisibili degli organi sottilissimi degli insetti, chiamati per ciò cifre misteriose dell'arte divina.
Definiz: § II. Divino, si adopra anche in locuzioni attinenti ad alcuna delle Persone della santissima Trinità, come Divina Potestà, Divino Padre, Divina Maestà, a significare Dio; Divino Maestro, Divino Sposo, Divino Verbo, a significare Gesù Cristo; Divino Amore, per lo Spirito Santo. ‒
Esempio: Dant. Inf. 1: Quando l'Amor divino Mosse da prima quelle cose belle.
Esempio: E Dant. Inf. 3: Fecemi la divina Potestate, La somma Sapïenza ec.
Esempio: Legg. Band. C. 24, 60: Domenica prossima si canterà un solenne Te Deum nella Chiesa Metropolitana per ringraziare sua Divina Maestà dei felici progressi dell'armi Cesaree contro il Turco.
Esempio: Legg. Sal. 5: Miniere.... del sale.... che, per maggior grazia di sua divina Maestà, sono situate e poste in luoghi ripieni di selve e boschi.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 143: Tra gli uomini ritiene [il Pontefice] l'autorità e venerazione della divina Maestà.
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 74: Or questa è l'opera dell'incarnazione del divin Verbo nelle sagrosante viscere di Maria.
Esempio: E Bart. D. Grandezz. Crist. 98: Siami conceduto il fingere a me stesso, ch'egli di questa sapienza incarnata e Verbo sustanziale del divin Padre oda dirsi, ec.
Esempio: E Bart. D. Grandezz. Crist. 125: Lo scambievole abbracciarsi e avvamparsi di cocentissimo amore, che facevan quivi la madre e 'l suo divin Figliuolo.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 9, 459: Il divino Maestro non raccolse nel tempio i malfattori, ma ne gli scacciò.
Definiz: § III. È anche aggiunto degli Spiriti celesti, Beato. ‒
Esempio: Dant. Purg. 17: Questi è divino spirito, che ne la Via d'andar su ne drizza senza prego.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 38: Le man le pose l'Angelo nel crine (alla Discordia).... Mercè grida la misera a gran voce, E le ginocchia al divin Nunzio abbraccia.
Esempio: Mont. Poes. 1, 242: L'anime che costanti e pellegrine Per la causa di Cristo e di Luigi Lassù per sangue diventar divine.
Definiz: § IV. E poeticam. per Composto di Spiriti celesti, di Angeli. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 7, 80: Or che di novo il Re del ciel gli ha detto (all'Angel Custode di Raimondo) Che prenda in sè della difesa il pondo, Nell'alta rocca ascende, ove dell'oste Divina tutte son l'armi riposte.
Definiz: § V. Divino, vale anche Simile, Somigliante, a Dio. ‒
Esempio: Dant. Conv. 192: E però è l'uomo divino animale da' Filosofi chiamato.
Definiz: § VI. E per Che concerne Dio; onde Scienza divina, vale Teologia. ‒
Esempio: Dant. Conv. 165: La scienza divina, che è Teologia appellata.
Esempio: E Dant. Conv. 321: L'uomo si dee traere alle divine cose quanto può.
Definiz: § VII. E Filosofia divina, fu detta dagli Scolastici la Metafisica, la quale trattava di Dio e degli Universali, e di ciò che costituiva, secondo loro, universalmente il mondo, cioè materia e forma. ‒
Esempio: Piccol. Filos. nat. I, Ded. 6: Partendosi tra di loro le provincie delle scienze e delle discipline, in maniera che all'uno toccando la divina Filosofia, all'altro la naturale o la morale,... scrivessero in lingua nostra.
Esempio: E Piccol. Filos. nat. II, 1, 3: Quando Aristotile nella divina sua Filosofia tratta della Materia, non restringendosi più a questa forma che a quella, espone ed esprime la natura di quella, e la definisce.
Definiz: § VIII. E Filosofo divino, si disse Quel filosofo che trattava di Dio, delle pure Intelligenze, delle verità supreme; ed altresì Quel filosofo che esponeva la Filosofia divina, ossia la Metafisica, di cui è parte la Teologia razionale. ‒
Esempio: Piccol. Filos. nat. I, 31: Due son le nature,... l'una universalissima, di cui non appartiene trattare al filosofo naturale, ma al divino; l'altra poi è la natura particolare.
Esempio: E Piccol. Filos. nat. II, 46 t.: Il discorrere della vita e felicità loro (di Dio e de' supremi intelletti), non appartiene al Filosofo naturale, ma al divino, com'ogn'un per sè stesso può considerare.
Definiz: § IX. E per Che proviene, procede, deriva, da Dio, o da uno Spirito celeste; ed altresì, In cui più particolarmente si manifesta l'opera del divin Creatore. ‒
Esempio: Dant. Purg. 21: Al mio ardor fur seme le faville Che mi scaldar della divina fiamma Onde sono allumati più di mille.
Esempio: E Dant. Purg. 28: Vago già di cercar dentro e dintorno La divina foresta spessa e viva,... Senza più aspettar lasciai la riva.
Esempio: E Dant. Parad. 31: Chè la luce divina è penetrante Per l'universo, secondo ch'è degno, Sì che nulla le puote essere ostante.
Esempio: E Dant. Conv. 215: Operazioni che sono propie dell'anima razionale, dove la divina luce più espeditamente raggia, cioè nel parlare e negli atti, che reggimenti e portamenti sogliono essere chiamati.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 666: La divina foresta; cioè la selva fatta da Dio per abitazione dell'umana specie con ogni bellezza e dilettansa.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 62: Venia scotendo con l'eterne piume La caligine densa e i cupi orrori: S'indorava la notte al divin lume, Che Spargea scintillando il volto fuori.
Definiz: § X. E detto di grazia, aiuto, ispirazione, e simili, vale Concesso, Compartito, da Dio. ‒
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 2, 10: Per la divina ed apostolica grazia vescovo de la detta città.
Esempio: Dant. Purg. 30: Non pur per ovra delle ruote magne,... Ma per larghezza di grazie divine.
Esempio: E Dant. Conv. 280: E chi dirà che fosse sanza divina spirazione, Fabrizio infinita quasi moltitudine d'oro rifiutare, per non volere abbandonare sua patria?
Esempio: Bocc. Comm. Dant. M. 1, 79: La nostra umanità.... cosa alcuna.... fare non può nè bene nè compiutamente, senza la divina grazia.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 529: La volontà diritta co l'aiuto de la grazia divina guida l'anima a salute eterna.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 63: E desto amor, dove più freddo ei dorme, Avrian gli atti dolcissimi e i sembianti [di Armida]: Ma qui (grazie divine) ogni sua prova Vana riesce, e ritentar non giova.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 108: La grazia attuale son quelli aiuti co i quali il Signore illumina la nostra mente, e muove la nostra volontà ad operar bene (e si chiamano comunemente inspirazioni divine); senza le quali nè possiamo mai cominciare un atto buono, nè proseguirlo.
Esempio: Capp. Econ. 420: La divina ricompensa.
Definiz: § XI. E per Ispirato da Dio, detto della Bibbia. ‒
Esempio: Dant. Parad. 29: Ed ancor questo quassù si comporta Con men disdegno, che quando è posposta La divina Scrittura, e quando è torta.
Esempio: Dav. Scism. 346: Non cercassero il nodo nel giunco, nè di travolgere le Scritture divine.
Esempio: Segner. Mann. magg. 7, 4: Che cosa è ambulare nelle divine Scritture, qualor è tolto in senso più metaforico, che reale?
Esempio: E Segner. Mann. magg. 24, 2: Troverai tu però nelle divine Scritture, che Iddio nella giustizia sia detto ricco?
Definiz: § XII. Aggiunto di Diritto divino, denota Quello che si considera come statuito da Dio; ed altresì Quello secondo il quale credesi che i regnanti tengano la loro autorità da Dio, non dalla volontà dei popoli governati. ‒
Esempio: Capp. Longob. 132: Nè qui è luogo, nè sarebbe necessità il mostrare come da' principj dell'impero, e sempre poi, Roma facesse paura agli imperatori, come poi la facesse a Teodorico; come un diritto divino alla signoria del mondo risedesse nella sacra Roma.
Definiz: § XIII. E Diritto, Giure, divino, trovasi pure per Diritto canonico. ‒
Esempio: Dav. Scism. 359: Sentenziò essere Arrigo per giure divino forzato a lasciar Caterina, e poter prendere altra moglie.
Definiz: § XIV. E Legge divina, Precetti divini, chiamansi Quelli che son dati da Dio, mediante la rivelazione; e spesso nel discorso contrappongonsi a legge o precetto umano, civile, e simili. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 1, 70: Era la reverenda autorità delle leggi, così divine come umane, quasi caduta.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 66: Hanno ucciso Rinaldo, e con l'umane L'alte leggi divine han vilipese.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 327: Andò discorrendo, la legge divina prescrivere la obbedienza ai magistrati statuiti dalle leggi dello Stato;... non potere l'autorità ecclesiastica derogare nè in tutto nè in parte ad un precetto divino.
Definiz: § XV. Divino, detto di culto, preghiere, cerimonie, ufficio, onori e simili, vale Che è fatto per adorazione della Divinità, Che è rivolto a Dio. ‒
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 38: I cherici o monaci che dimorano con Cardinali o co' Vescovi, si possono conformare con loro nel divino Uffizio.
Esempio: Carell. Son. 14: Io [Musica] regola dimostro senza errore Alli divini offizj celebrare, E quando alcuna volta il vano Amore. Ma sola fatta son per Dio laudare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 69: Egli, tra baroni e paladini,... al maggior tempio Con molta religione a quei divini Atti intervenne.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 174: Nè voglio per questo derogare alla fede cristiana e al culto divino.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 39: L'uno e l'altro di lor che ne' divini Ufficj già trattò pio ministero, Sotto l'elmo premendo i lunghi crini Esercita dell'arme or l'uso fero.
Esempio: Magal. Operett. var. 358: L'uno e l'altro (l'organo e l'incenso) dedicato singolarmente, anzi unicamente, al culto divino.
Esempio: Legg. Tosc. 10, 186: L'osterie, taverne, bettole,... stieno chiusi almeno per tutto il tempo che si celebrano i divini ufizj nelle Chiese principali di ciascun paese.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 135: I primi inventori del grano.... si meritarono dalla grata posterità onori divini, come Cerere in Sicilia, ec.
Definiz: § XVI. E per Sacro, ed altresì Consacrato a Dio ed al suo culto; Dato, Dedicato, a Dio. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 1, 154: Le divine cose.... a denari e vendevano e comperavano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 55: E con incendj e stupri le divine E le profane cose ire ugualmente.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 44, 25: Muto era restato, non che roco, Tosto ch'entrò 'l guerrier nel divin loco.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 19: L'entrar mi fu giocondo Del Quinto Sisto nel divin recinto.
Definiz: § XVII. Riferito a immagine, vale Che rappresenta la Divinità, la Vergine, i Santi. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 86: Lo fe' rimaner mezza figura, Qual dinanzi all'imagini divine.
Definiz: § XVIII. Divino, dicesi di Tutto ciò che appartenga agli Dei dei Gentili, venga da essi, abbia in sè virtù derivante da loro, o comecchessia si riferisca ai medesimi. ‒
Esempio: Dant. Parad. 1: O divina virtù, se mi ti presti, ec. Car. Eneid. 6, 541: Non senza Nume divino un tal passaggio imprendi.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 3: Ebber fama [Teseo e Romolo] di esser generati di stirpe divina.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 1, 15: Rappacificati che fussero, cesserebbe l'ira divina, e riposo da tanti mali arebbono.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 1, 410: Sparsi d'intorno veggio Gli Oracoli di Delfo; alte figure, Geroglifici immensi, Caratteri divini.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 142: S'io non avessi l'aiuto della divin'erba, questa maladizione delle mie lodi potrebbe per avventura scoccarmi addosso quella trappola che mi vien tesa.
Esempio: Parin. Poes. 200: E Tetide che udiva Alla fera divina Plaudia dalla marina.
Esempio: Fosc. Poes. 163: Quando profano spino Le punse il piè divino.
Esempio: E Fosc. Poes. 224: Qui d'Augìa 'l pelaghetto.... Era lavacro al bel corpo di Leda, E della sua figlia divina.
Esempio: Mont. Iliad. 10, 601: Disse, e spirò Minerva a Diomede Robustezza divina.
Definiz: § XIX. Divino, nel linguaggio giuridico romano, è aggiunto di leggi o atti imperiali. ‒
Esempio: Maff. Stor. diplom. 82: Vietandosi rigorosamente da Teodosio e Valentiniano il presentar suppliche per conseguir beni ricaduti al fisco o in altro modo spettanti al patrimonio publico, e proibendosi il ricevere sì fatti Memoriali, viene espresso, che nè prammatica iussione, nè sacra annotazione, nè qualunque divino oracolo o mandato, se alcun ne fosse contra tale ordinazione impetrato, debba aver mai vigore alcuno. I termini di sacro e divino, è già noto correano allora per imperatorio.
Definiz: § XX. Divino, detto, per enfasi, di persona, vale Che supera l'umana condizione, Che ha in sè del celeste per opere di virtù; ma più che altro usasi a significare Che è di eccellenza singolare, Che è perfetto nell'arte sua, nella sua scienza, e simili. ‒
Esempio: Dant. Conv. 280: Da Bruto primo Consolo insino a Cesare primo Principe sommo, noi troveremo lei esaltata non con umani cittadini, ma con divini.
Esempio: Savonar. Pred. 13: Bisogna, oltra la santità, al prelato ancora una grande dottrina, per nutrire el popolo e farlo divino, come vuole essere.
Esempio: Sannazz. Arcad. 45: Linterno, benchè solitario, nientedimeno famoso per la memoria delle sacrate ceneri del divino Africano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 14: Il divin Pietro Aretino.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 151: Essendo adunque la musical disciplina al giudicio de' due divini filosofi [Platone e Aristotile] onoratissima, non fia maraviglia se io caldamente a quella i gioveni essorto.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 6, 4, 243: Nè con molta divariazione, per quanto io m'avviso, ciò comprese il divino Filosofo.
Esempio: Red. Lett. 1, 246: È un insegnamento del divino maestro Ipocrate, che ec.
Esempio: Zanott. G. P. Avvert. 30: Allo stile del divin Fiorentino s'appigliò il nostro Pellegrino Tibaldi, e tanto ne prese, che meritò di essere da' nostri Carracci tenuto per un Michel Angelo riformato.
Esempio: Pindem. Poes. 232: O di reo genitor figlia divina.
Esempio: Leopard. Poes. 46: Ergean la chioma.... I vetusti divini, a cui natura Parlò senza svelarsi.
Definiz: § XXI. E detto di cosa, atto, qualità e simili, per Soprannaturale, Sovrumano; ed altresì Eccellentissimo, Di singolar perfezione, e simili. ‒
Esempio: Dant. Conv. 132: E perchè questa vita [contemplativa] è più divina, e quanto la cosa è più divina, è più di Dio simigliante, manifesto è che questa vita è da Dio più amata.
Esempio: Petr. Rim. 1, 90: S'a voi fosse sì nota La divina incredibile bellezza Di ch'io ragiono, come a chi la mira.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 14: Si sente [Orlando] richiamar da una finestra: E leva gli occhi; e quel parlar divino Gli pare udire.
Esempio: Bern. Orl. 22, 23: E con gran quantità d'argento e d'oro Comprò un palagio in un sito divino.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 127: L'epigramma per l'armatura dell'Imperadore, sebbene m'empie gli orecchi, non me li colma, come certi altri divini che io ho letti de' vostri.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 85: Quando [Apelle] vide il Gialiso,... esclamò: Gran lavoro! opera mirabile! Artefice egregio! Ma non c'è grazia pari a tanta fatica, Se non mancasse questa, sarebbe cosa divina.
Esempio: Parin. Poes. 232: O di suoni divini Pur dianzi egregio trovator Sacchini.
Esempio: Leopard. Poes. 41: Non degl'itali ingegni Tratte l'opre divine a miseranda Schiavitude oltre l'alpe.
Esempio: Giord. Op. 1, 535: Si nega che dal bello, anzi divino parlare, ei fosse nominato Teofrasto.
Esempio: Capp. Econ. 420: La stessa limosina rendere dannosa, falsarne l'impiego;... falsare anche il merito, la divina voluttà del benefizio, ec.
Definiz: § XXII. Divino, conforme a proprietà latina, è usato poeticam. per Che divina, cioè prevede il futuro; Presago, Indovino. ‒
Esempio: Dant. Purg. 9: La mente nostra pellegrina Più dalla carne, e men da' pensier presa Alle sue visïon quasi è divina.
Esempio: Frezz. Quadrir. 1, 15: E li lieti delfini Givan saltando sopra l'onde chiare, Che soglion di fortuna esser divini.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 9: Quando previde con occhio divino E 'l mal gli annunzïò ch'or gli è avvenuto.
Esempio: Bern. Orl. 56, 54: Io credo ben, Signor, che voi sappiate Che le Sibille fur donne divine.
Definiz: § XXIII. In forza di Sost. Ciò che è divino; Qualità o Condizione divina, ed altresì Natura divina. ‒
Esempio: Dant. Purg. 2: Solvesi dalla carne [l'anima umana], ed in virtute Seco ne porta e l'umano e il divino.
Esempio: E Dant. Parad. 31: Io che al divino dall'umano, All'eterno dal tempo, era venuto ec.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 32: Dal mortale al divin non vanno gli occhi Infermi.
Esempio: Tass. Rim. 4, 2, 91: Ma l'uomo è Dio, che 'l suo divino ascose Nel suo mortal, ec.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 268: Alcuni eretici quivi (in San Pietro) presenti si convertirono, dicendo appunto queste parole: Noi siamo bestie; non può non esser Dio, dove appare tanto del divino.
Definiz: § XXIV. E nello stesso senso, ma parlandosi di ciò che riferiscesi al paganesimo. ‒
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 5, 83: Benchè 'l barbaro rio noi conoscesse, E Clio, Calliope e me chiamasse Dea, Non però vidi ch'ei riguardo avesse Al divin che n'eterna e che ne bea.
Definiz: § XXV. Figuratam. e poeticam., per Eccellenza, Perfezione quasi divina. ‒
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 208: Ben duro legno o pietra, o piombo fora, Chi al mirar sol dell'alta sua presenza Non prendesse il divin, ch'indi esce fuora.
Definiz: § XXVI. Pure in forza di Sost., parlandosi di persona, si usò per Maestro in divinità, Teologo. ‒
Esempio: Fr. Giord. Pred. 214: Questo scrive santo Dionigio, il quale.... fue il maggiore divino, e che più altamente parloe.
Esempio: E Fr. Giord. Pred. 217: Questo cercano i divini, e non se ne viene mai a fine in tutta la vita dell'omo.
Esempio: E Fr. Giord. Pred. Genes. 40: Oggi più ne sa una vecchiarella, che anticamente non ne seppono i gran savj e i gran divini.
Definiz: § XXVII. Trovasi per Indovino. ‒
Esempio: Intellig. 102: I divini n'avean di ciò parlato Di lungo tempo.
Esempio: E Intellig. 196: L'alte parole che disse 'l divino.
Esempio: E Intellig. 281: Ucciser Ecuba e Cassandra e 'l divino.
Definiz: § XXVIII. E poeticam. per Divinità pagana. ‒
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 86: Ditemi, avete voi frenato il pianto, Nereidi, e voi marittimi divini, Vedendo ec.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 2, 13: Nel mar pose i marittimi divini.
Definiz: § XXIX. Alla divina, posto avverbialm., vale Come si conviene a Divinità, Nella maniera usata con Dio. ‒
Esempio: Dav. Tac. 1, 14: Volle essere celebrato ne' tempj e nelle immagini da' flamini e da' sacerdoti alla divina.
Esempio: Segner. Op. 4, 453: Dico casa, domum; perchè non la edificò [Dio] per valersi di essa a guisa di tempio, dov'ei risedesse con maestà alla divina, ma la edificò come casa, per tenere ivi la sua abitazione dimestica.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 2, 273: Non è maraviglia se Dio dichiarisi di voler trattare tal'anima alla divina, e poco men che del pari con esso sè, quasi che ella pur fosse Dio.
Definiz: § XXX. E per Conformemente alla maniera tenuta da Dio, Con modo proprio di Dio. ‒
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 420: Con qual autorità volete meco procedere alla divina?