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Dizion. 5° Ed. .
CONFEZIONE.
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CONFEZIONE. Definiz: | Sost. femm. Composizione medicinale di varj ingredienti mescolati insieme mediante siroppo o miele, e ridotti in forma di pasta assai tenera o conserva; Elettuario. |
Dal lat. confectio, propriamente Fattura, ma che anche significò la Cosa stessa fatta o composta. – Esempio: | Benciv. Mes. 95 t.: Confezione di unguento che sana le ferite antiche e malagevoli a saldare.... R. Aloe buono e mirra monda, ana parti equali, e poi trita bene, con sugo d'assenzio e di petacciuola, tanto che sia come mele, ed usalo con cuoio e panno sottile. | Esempio: | Cess. Scacch. volg. 98: Acciò che.... nelle medicine ovvero nelle confezioni che fanno, non mettano [gli speziali] una cosa per un'altra. | Esempio: | Calzol. Stor. Monast. 211 t.: Cominciavansi quei vecchi dall'Abate, e con un cucchiaio andavano dando ad ogni monaco d'una buona ed oderifera confezione, che avevano ne' lor vasi. | Esempio: | Ricett. fior. C. 174: Confezione d'assa fetida di Mesue. R. Assa fetida, Pepe, Mirra, Foglie di ruta secche; a. on. mez. Pesta, e fa lattovaro con mele schiumato quanto basta. Cuoci in buona forma. |
Esempio: | Red. Cons. 1, 128: Questa istessa polpa di cassia è da me fatta accomodare in forma di una conserva o confezione con giulebbo di fior d'aranci, ed è cosa gratissima al gusto. | Esempio: | Murat. Gov. Pest. 171: Le confezioni di alchermes e di giacinto, son lodate in tempi di peste. | Esempio: | Cocch. Cons. med. 1, 50: I medicamenti cardiaci.... sono altresì da escludersi, e massimamente gli opiati, e le famose confezioni, che sono credute volgarmente potenti a produrre ilarità e vigore. | Esempio: | Targ. Relaz. Febbr. 395: Vi è chi fonda grandi speranze nell'uso delle confezioni oppiate. |
Definiz: | § I. Per Composizione qualsiasi, fatta secondo certe norme ed a qualsivoglia effetto. – | Esempio: | Bocc. Laber. 66: Delle quali confezioni ungendosi e dipignendosi, come se a vendersi dovesse andare, spesse volte avvenne, che ec. |
Esempio: | Pallad. Agric. 261: Togli mandorle amare, assenzio, gomma di pino,... e con grande forza mischia. E se per questa confezione sentissi alcun peccato nel vino, togli aloè ec. | Esempio: | Cennin. Tratt. Pitt. 138: Abbi apparecchiato gesso bolognese.... Abbi appresso di te acqua tiepida in un catino, e prestamente vi metti in su quest'acqua di questo gesso. Fa' presto, chè rappiglia tosto; e fallo corsivo nè troppo nè poco. Abbi un bicchiere. Piglia di questa confezione, e mettine ec. |
Esempio: | E Cennin. Tratt. Pitt. appr.: Asciutto e risecco la tua confezione, togli gentilmente con temperatoio o coltellino, o forbici, ec. | Esempio: | Red. Ditir. A. 29: Il cioccolatte è una mistura o confezione fatta di varj ingredienti, tra' quali tengono il maggior luogo il cacao abbronzato ed il zucchero. |
Definiz: | § II. Si usò per Confettura, Quantità di confetti o altri dolci. – | Esempio: | Frescobald. Viagg. 141: Ha nella terra molti maestri di fare confezioni, che non fanno niun'altra cosa, e sforzansi di fare buone conserve di zucchero, di mêle, di giengiovo, e di più cose. | Esempio: | Albizz. R. Commiss. 1, 393: Presentocci,... essendo noi a desinare, quaranta scatolette di più confezioni, sei torchj di cera, quattro mazzi di candele di cera, due alberelli di gengiavo in conserva, quattro albarelli d'altre confezioni. |
Esempio: | S. Antonin. Confess. 68: Mangiare alcuna piccola cosa, non però pane, ma o frutta, o confezione, acciocchè 'l vino non dilavi lo stomaco. | Esempio: | Bern. Orl. 25, 51: Or vengon frutte, vino e confezione, Per compimento della cena bella. |
Esempio: | Giannott. Op. 2, 240: E tu che hai fatto allo speziale? A. Io ho tolto quattro marzapani, parecchj pinocchiati, ed altre confezioni. |
Esempio: | Grazz. Comm. 249: Volete voi confezione? M. Si potrà mandare ogni volta al nostro speziale; benchè si potrebbe far senza, non sendo queste le nozze principali. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 393: Hacci condotto confezioni.... Vin bianchi e rossi, che il principe Non faria più. | Esempio: | Tass. Lett. 2, 480: Ma, s'io non m'inganno, de la frenesia furono cagioni alcune confezioni ch'io mangiai tre anni sono. | Esempio: | Buonarr. Fier. 4, Introd.: Le manicone agiate.... M'han giovato non meno, Ch'a queste gentildonne Faccian le lor, s'a qualche colizione Sono 'nvitate.... Che stivatavi a staia la confezione, Entrano appena poi nelle carrozze. | Esempio: | Segn. A. Mem. Viagg. Fest. 131: Fur da' paggi finalmente recate e da' signori scalchi sulla mensa disposte le confezioni abbondantissime. |
Definiz: | § III. Si usò altresì a significare Ciò che oggi dicesi Candito. – | Esempio: | Crusc. Vocab. I: Confezione. Frutte, fiori, erbe, radici d'erbe, o simili, composte con zucchero, per farle più durabili e più gustevoli. |
Definiz: | § IV. Per Preparazione, Ammannitura, Lavoro sopra una materia qualsiasi. – | Esempio: | Pallad. Agric. 259: La confezion del mele e della cera, già è dimostrata di sopra. |
Esempio: | Targ. Viagg. 3, 122: Gli operarj per l'escavazione e confezione dell'allume furono Genovesi, i quali avevano imparata l'arte in Levante. | Esempio: | E Targ. Viagg. 7, 242: Si è trovata della mescolanza d'antimonio,... ma non seguita indentro; ed è bene, perchè crederei potesse impedire la confezione dell'allume ad esso circonvicino. |
Definiz: | § V. E riferito ad alcune scritture, come inventarj, cataloghi, e simili, vale Stesura, Compilazione. – | Esempio: | Legg. Band. C. 15, 14: Non ardischino [i giudici] nelle celebrazioni delle vendite che si faranno da loro, o che in qualsivoglia modo si celebreranno avanti a essi, e nelle confezioni delli inventarj, nè per altri atti dove interponghino il loro decreto, di pigliare rigaglia o somma alcuna di danari, etiam minima. |
Definiz: | § VI. E per Formazione, detto di operazione naturale. – |
Esempio: | Cocch. Bagn. Pis. 243: Così nasce nel corpo la privazione d'un sugo tanto opportuno [la bile] per la confezione del buon chilo. | Esempio: | E Cocch. Cons. med. 2, 175: Non può non seguirne il moto dei muscoli della deglutizione e delle tuniche dello stomaco e degl'intestini, e la mescolanza coi sughi versati dall'estremità dell'arterie, e quindi la confezione del chilo e l'introduzione di esso nella circolazione del sangue. |
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