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1) Dizion. 2° Ed. .
TARLO.
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TARLO.
Definiz: Vermicello, che si genera nel legno, e lo rode. Latin. teredo, caries.
Esempio: Fior. Vir. A. Mon. Si come il tarlo consuma il legno, ec. così consuma la 'nvidia il corpo dell'huomo.
Esempio: Petr. canz. 48. 5. Che legno vecchio mai non rose tarlo, Come questi il mio cuore.
Esempio: Cr. 9. 30. 4. Putredine di legno corrotto, la quale volgarmente s'appella tarlo.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Essendo a tutti velenoso tarlo.
Definiz: ¶ Il generar tarli, si dice INTARLARE.
Esempio: Dav. Colt. E i frutti intarlano e bastan poco.
Definiz: E Intarlamento.
Esempio: Dav. Colt. Il buon abeto vuole, ec. esser subito, che è in terra sbucciato, e concio, perciocchè, ec. gli viene tra la buccia, e 'l legno un certo minuto intarlamento.
Definiz: ¶ In proverbio diciamo l'amor del tarlo, di chi ama sol per suo utile. Latin. ut lupus agnos, ut lupus ovem.