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Dizion. 3° Ed. .
TARLO.
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pag.1667
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TARLO.
Definiz: | Vermicello, che si genera nel legno, e lo rode. Lat. teredo, caries. |
Esempio: | Fior. Vir. A. M. Siccome il tarlo consuma il legno, ec. così consuma la 'nvidía
il corpo dell'huomo. |
Esempio: | Petr. Canz. 48. 5. Che legno vecchio mai non rose tarlo, Come questi il mio cuore.
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Esempio: | Cr. 9. 30. 4. Putredine di legno corrotto, la quale volgarmente s'appella tarlo.
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Definiz: | §. Il generar tarli: si dice Intarlare. |
Esempio: | Dav. Colt. E i frutti intarlano, e bastan poco. |
Definiz: | §. E Intarlamento. |
Esempio: | Dav. Colt. Il buon abeto vuole, ec. esser subito, che è in
terra sbucciato, e concio, perciocchè, ec. gli viene tra la buccia, e 'l legno un certo minuto intarlamento.
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Definiz: | §. In proverbio diciamo: L'amor del tarlo: di Chi ama sol per suo utile. Lat.
ut lupus agnos, ut lupus ovem. |
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