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Dizion. 5° Ed. .
CONOCCHIA.
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pag.483
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CONOCCHIA. Definiz: | Sost. femm. Piccolo strumento fatto di una canna o di un bacchetto, che presso la cima è fesso in più parti e allargato in forma di due coni congiunti per le loro basi, sul quale si avvolge lino, canapa o simili, per filarli; che oggi più comunemente dicesi Rocca. |
Dal lat. barbaro colucula, forma diminutiva di colus. – Esempio: | Tass. Gerus. 16, 3: Mirasi qui fra le Meonie ancelle Favoleggiar con la conocchia Alcide. | Esempio: | Red. Poes. 260: E mentre alla conocchia il fil traea, Lieta così canterellar solea. | Esempio: | Salvin. Teocr. 167: O conocchia amatrice della lana, Regalo di Minerva, le matrone Che fan ben per la casa, han sempre intesa A te la mente. | Esempio: | Pindem. Poes. 99: Già un nuovo stame alla conocchia intorno Rimesso avean le Parche. |
Definiz: | § I. E per La quantità del lino, della canapa, o simili, che si mette in una volta sulla rocca per filare; Pennecchio. – | Esempio: | Dant. Purg. 21: Ma perchè lei che dì e notte fila, Non gli avea tratta ancora la conocchia Che Cloto impone a ciascuno. |
Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 499: La conocchia; cioè quella parte del pennecchio, e de la roccata ec. | Esempio: | Bocc. Filoc. 353: O Lachesis, tien ferma l'ordita conocchia. |
Esempio: | Lipp. Malm. 7, 22: Aprir vede una porta, e in chiaro lume Sventolar drappi, e campeggiar conocchie. | Esempio: | Not. Malm. 2, 554: Conocchie, Pennecchi in sulla rocca, che sono quei Rinvolti di lino o lana o altra materia simile, che le donne per filarla accomodano in sulla rocca. | Esempio: | Casott. A. Celid. Introd. 5: Che bel cantar sarebbe una conocchia Che ciondolon tiene impiccato un fuso. | Esempio: | Pindem. Poes. 141: Tu impetrami che tanto ancor di vita Mi traggan giù della fatal conocchia, Che allo stame la forbice non corra, Se prima ec. |
Definiz: | § II. Per il Filato stesso. – | Esempio: | Ben. B. Rim. 38: Il rosso e 'l bianco della qual (cioè della carnesecca) s'adocchia Per farne carbonata, ed in contado Si manda il giallo in premio di conocchia. |
Definiz: | § III. Conocchia figuratam. e poeticam. prendesi anche per l'Arte o l'Esercizio del filare. – | Esempio: | Bocc. Amet. 54: Io non trascorsi la puerile età oziosa, nè tutta la diedi solamente alla conocchia. | Esempio: | Pindem. Odiss. 1, 19: Or tu risali Nelle tue stanze, ed ai lavori tuoi, Spola e conocchia, intendi. |
Definiz: | § IV. E Term. di Meccanica. Si disse di Ruota dentata, o Rocchetto dentato. – |
Esempio: | Galil. Op. fis. mat. 4, 223: Io concedo i membri di tutta la sua macchina, cioè macine, ruote, conocchie e leve, essere di maniera aggiustate, librate e così proporzionatamente compartite ec. |
Definiz: | § V. E Term. d'Artiglieria. Si disse Quello strumento fatto di due ferri ricurvi posti in croce, che serviva per armatura delle anime delle artiglierie, e che anche dicevasi Rocca. – | Esempio: | Biring. Pirotecn. 88 t.: Ancora, che per sicurarsi di questo si fan le branche de la conocchia longhe, e l'anima longa apponto quanto ha da essere da la rotella a dove ne l'artigliaria ha da essere el buco. |
Definiz: | § VI. Dicevasi pure una Canna, simile alla rocca da filare, in cima alla quale avvolgevasi stoppa o altra materia accendibile, e che si lanciava contro gli edifizj nemici per incendiarli. – | Esempio: | Biring. Pirotecn. 149 t.: Vogliovi anco dire come si faccino le mine, trombe, pignatti, soffioni, palle, razzi, conocchie, passatoi e simili artificj da tirare fuochi per bruciare navi, munizioni, ponti, ripari, e per tirare in offesa alle battarie. |
Definiz: | § VII. Da conocchia o Da conocchie, usato a modo di aggiunto, e più particolarmente detto di scritture o scrittori, vale figuratam. Di nessun valore, o pregio, o efficacia: tolta la maniera dall'uso di fare le pergamene da conocchie con carta scritta che non abbia nessuna importanza. – | Esempio: | Rep. Fir. Lett. Istr. 4, 91 t.: Hanno detto [i Cardinali] quella obligazione non valere niente, ed essere carta da conocchia. | Esempio: | Firenz. Rim. 113 t.: Se per sciagura le nove sirocchie Avesser letto le capitolesse, O, per me' dir, quelle maccheronee Di voi altri poeti da conocchie, ec. |
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