Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
FINE
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FINE.
Definiz: Sust. Quello, che ha di necessità alcuna cosa innanzi, ne può averne altra dopo, opposto a principio; termine, ed è masculino, e femminino. Lat. finis. Gr. τέλος, τελευτή.
Esempio: Boc. Nov. 44. 1. Un'amore, ec. a lieto fin pervenuto, in una mia novelletta, intendo raccontarvi.
Esempio: E Bocc. Nov. 48. 13. E ponga fine al mio spendere.
Esempio: E Bocc. Nov. 5. 2. Ma venuta di questa la fine.
Esempio: Albert. Cap. 5. Quando tu hai trovato lo cominciamento, si guarda alla fine.
Esempio: E Albert. appresso. Meglio è non far la cosa, che cominciarla, se ne potesse uscir mala fine.
Esempio: Cr. 1. 3. 4. Ma se in fine del dì al cominciamento della notte trarranne, sarà il contrario, ec. i venti occidentali, ec. i quali se soffieranno, ovvero trarranno in fine della notte, e nel cominciamento del dì verranno dall'aere ec. ma se alla fine del giorno, e al cominciamento della notte, ec. sarà il contrario.
Esempio: Dan. Inf. 9. A cui non puote 'l fin mai esser mozzo.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 25. E prima appresso 'l fin d'este parole.
Esempio: Petr. Son. 217. I miei corti riposi, e i lunghi affanni, Son giunti al fine.
Esempio: E Petr. Canz. 4. 2. La vita il Fine, e 'l dì loda la sera.
Esempio: E Petr. Canz. 46. 12. Porto delle miserie, e fin del pianto.
Esempio: E Petr. Canz. 2. 2. Prendete ora alla fine Breve conforto, a sì lungo martiro.
Esempio: E Petr. Son. 45. Dolce alla fine, e nel principio acerba.
Esempio: G. V. 4. 7. 2. Alla Porta alla Carraia, ove fece fine il muro sull'Arno.
Esempio: E G. V. 9. 52. 1. Questa fu la fine dello 'mperadore Arrigo.
Esempio: E G. V. 7. 22. 1. In sei mesi, non se ne sarebbe venuto a fine.
Esempio: Petr. Son. 209. Manda prego il mio prima, che 'l suo fine.
Esempio: Tav. Riton. E chiama merzè a Lancilotto, che non lo tragga a fine
Esempio: Ovvid. Pist. La fine lodi l'opera.
Esempio: Petr. Cap. 7. La morte è 'l fin d'una prigione oscura.
Esempio: Bern. Orl. 3. 2. 42. Onde armato, da lor prese licenza, E fu la fin della prigione oscura.
Definiz: §. Fine: Confine, termine. Lat. limes, terminus. Gr. ὅρος.
Esempio: Guid. G. Per conservar li fini, e li limiti della loro onestate.
Definiz: §. Fine: Cagione, finale intenzione dell'operante. Lat. finis.
Esempio: Filoc. 2. 65. Niuno è, che affannando vada, se non a fine d'avere alcuna volta riposo.
Esempio: M. V. 3. 106. Eziandío, che 'l comperatore il facesse a fine d'aver l'utile, che 'l Comune avea ordinato.
Definiz: §. Fine: Quitanza. Latin. acceptilatio.
Esempio: Gio. Vill. 12. 16. 2. Le fini, e quitanze fatte, per lo detto Duca, al Comune.
Definiz: §. Fine, ancora per lo Gr. σκοπός: che vale Quello, a che hanno riguardo tutte le nostre azioni:
Esempio: Esempio del Compilatore Egli fece ciò a buono, o reo fine.
Esempio: Burch. Egli il fece a buon fine.
Definiz: §. Toccar della fine: Finire il ragionamento. Lat. finem imponere.
Esempio: Salv. Granch. Io vorrei, che tu toccassi duo parole della fine.
Definiz: §. In fine, avverbialm. vale Finalmente, in somma, in conclusione. Latin. in summa, tandem, denique. Gr. τέλος.
Esempio: Fir. Disc. Anim. Salta in collora, come un li vuol favellare, in fine e' non si può più con lui.
Definiz: §. Stare in fine: Essere in estremis. Lat. animam agere.
Esempio: D. Gio. Cell. Per la qual cosa si tornò a casa, e stette in fine più dì.