Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MIGNONE
Apri Voce completa

pag.260


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» MIGNONE
Dizion. 4 ° Ed.
MIGNONE.
Definiz: Sost. masc. Favorito, Amico intimo, e propriamente di un Grande; e prendesi per lo più in cattivo senso.
Franc. mignon; dall'ant. ted. minja, che vale Amore. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Volgete gli occhi della mente a Patroclo mignone del re Achilles, e a Efestione che file mignone del re Alessandro.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 2, 51: Che il Re di Francia lo tien seco in corte, E 'l suo mignone è quasi il giovinetto.
Esempio: E Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 7, 41: Così dall'altra parte par che attenda II re Luigi al suo mi gnone o cucco.
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 50: Disse Ulivieri: a te si vorre' dare Tanto in sul cui, che diventassi rosso, E farti a Gano il tuo mignon frustare.
Esempio: Bern. Orl. 7, 69: Contra ragion mettesti me in prigione Ad istanzia di casa di Maganza; Or fatti liberar dal tuo mignone.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 379: I nobili vedendo ridotto il favore del prencipe in arbitrio di pochi, ed escluso l'adito della corte a ciascun altro, se non per mezzo de' favoriti, detti volgarmente mignoni, ec.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. V. 1, 404: Facilmente penetrarono l'animo di Rubemprato, desideroso d'essere piuttosto mignone di un re, che favorito di un Cardinale.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 4, 6: Ufiziali Favoriti, mignoni, che soverchio Spaccian l'autorità, gonfian ha grazia, Maneggian la bacchetta, temerarj.
Esempio: Red. Ditir. A. 208: Di qui è nato che al nome di mignone sia intravvenuto come a quello di drudo, che, essendo per sè nomi d'amicizia e di fedeltà, si sono tratti ad esser nomi d'amore, e d'amore impuro.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 392: Favoriti, Mignoni, ἐρώμενοι, dal sassonico minna che vale amare.
Esempio: Pap. L. Coment. PP. 1, 13: Ma troppo spesso ancora abbandonossi ai piaceri ed ai più licenziosi folleggiamenti; si lasciò (Filippo d'Orlèans) per lo più traviare dai suoi mignoni, che abusavano la sua bontà, e da una folla di femmine senza pudore, ingorde e insaziabili.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Red. Ditir. 43: Satirelli, or chi di voi Porgerà più pronto a noi Qualche nuovo, smisurato, Sterminato calicione, Sarà sempre il mio mignone.
Esempio: Salvin. Iliad. 300: E tre volte alla fila Sciamò, quanto capeva in testa d'uomo, E tre udì gridare Menelao Mignon di Marte.
Definiz: § II. Pure per similit., detto di animali. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 1: Però vi dico, giovani miei sozj, Che l'ir la notte fuora E da faine, e non da can mignoni.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 469: Can mignoni, cioè cani favoriti, gentili.
Esempio: Papin. Lez. Burch. 65: Questi cani, per esser la delizia delle dame, son detti ancora mignoni, cioè favoriti, dal sassonico minna, che vale amare.