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1) Dizion. 5° Ed. .
OBLIQUO e anche OBBLIQUO.
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OBLIQUO e anche OBBLIQUO.
Definiz: Add. Non diritto, Torto; sia per la forma, sia per il movimento o la direzione.
Dal lat. obliquus. ‒
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 197: Se la città fosse locata in un rotondo e connesso poggio, in colle, ovvero in valle, le vie trasverse possono in tre modi essere formate: cioè lumacate, obblique e graduate.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 22: E pur per selve oscure e calli obliqui Insieme van senza sospetto aversi.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 27: Tre dì e tre notti andammo errando ne le Minacciose onde per camino obliquo.
Esempio: Car. Eneid. 9, 582: Fuor di strada Videro da man manca i due compagni Tener sentiero obliquo.
Esempio: Soder. Op. 1, 49: Vergilio chiama la luna errante, perchè va con non retto ma obliquo corso come il sole.
Esempio: Marchett. Lucrez. 232: Il succo espresso Quindi si sparge pe' meati obliqui Della rara sostanza della lingua e del nostro palato.
Esempio: Salvin. Teogn. 60: Non è mai servil testa alta e diritta, Ma sempre obliqua, e tiene il collo torto.
Esempio: Parin. Poes. 86: Orribil ceffo Per natura o per arte.... Ora il distingue Risibil gobba, or furïosi sguardi, Obliqui o loschi; or ec.
Esempio: E Parin. Poes. 222: Me spinto nella iniqua Stagione, infermo il piede, Tra il fango e tra l'obliqua Furia de' carri, la città gir vede.
Definiz: § I. E figuratam. ‒
Esempio: Parin. Poes. 20: Il pargoletto Amore Dato era in guardia al suo fratello Imene; Poichè la madre lor temea che il cieco, Incauto nume perigliando gisse Misero e solo per oblique vie.
Definiz: § II. E per Divergente, Discosto; anche figuratam. ‒
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 44: Nè può d'un mutamento così iniquo Render la causa o far scusa migliore, Che attribuirlo all'ordine che, obliquo Da tutti gli umani ordini, usa amore.
Esempio: Caran. Polien. Strat. 32: Allora Agesilao non si curò di fare le scorrerie subitamente, ma trapassando a quelle parti oblique del paese, commandò che tutti gli alberi fosser svelti dalle radici (il grec. ha: ἐς τὰ πλάγια τῆς χώρας).
Definiz: § III. Term. di Geometria. Detto di linee linea obliqua o di piani piano obliquo, vale Che s'incontrano ad angolo non retto, Che non sono fra loro nè perpendicolari nè paralleli. ‒
Esempio: Vinc. Mot. Mis. Acq. 293: Se la gocciola sarà sopra piano equigiacente, le sue parti saranno eguali di peso intorno al centro della sua base...; ma se il piano fosse obliquo, tu troverai che quanto l'una estremità è più alta, che il centro della sua base più che l'equigiacente, tanto più peso acquista di là dal centro.
Esempio: E Vinc. Mot. Mis. Acq. 352: L'acqua che cade per linea obliqua farà balzi per eguali angoli ec.
Esempio: E Vinc. Mot. Mis. Acq. 353: Il retroso sarà più penetrabile, che avrà il labbro della sua bocca manco obliquo.... Quel retroso è di maggior potenza, quale sarà più dritto; ed e converso, quel retroso sarà più debole, quale sarà più obliquo: e questo nasce perchè resta dalla corrente piegato e vinto.
Esempio: E Vinc. Mot. Mis. Acq. 419: Il terzo [modo è] da essere più o meno obliqui i lati di sotto della grossezza della bocca dove l'acqua passa.
Esempio: Accolt. Prosp. Ded. 2: Chiaramente intendiamo, questo inganno ordirsi all'occhio nostro per opra e dottrina della Perspettiva, la quale sotto diversi, brevi, obliqui, ineguali spazj, e mentite lontananze, e scorci, ci insegna rappresentare l'intero di eguali quantità e porzioni.
Esempio: Galil. Op. V, 136: Il quale (il cerchio descritto sulla carta) mi serve anco per norma e regola di tener il piano del foglio retto, e non inclinato al cono luminoso de i raggi solari ch'escono del telescopio; perchè quando e' fosse obliquo, la sezione viene ovata, e non circolare, e però non si aggiusta con la circonferenza segnata sopra 'l foglio; ma inclinando più o meno la carta, si trova facilmente la positura giusta ec.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 183: In somma l'angolo del bastione, la linea di difesa, il fianco retto e l'obliquo, la faccia e la gola, denno ritenere fra loro una tale simmetria, che, ec.
Esempio: Malpigh. Lett. 231: Nell'altro capo poi del cristallo si osservano altre bolle forse più grandi, che si muovono per spazj obbliqui.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 50: La canna A B, così chiusa, serva.... di vaso al cannello interno D E, la di cui bocca E mercè del suo taglio obbliquo rimane aperta.
Esempio: Grand. Instit. geom. 7: Facendo la linea D B sopra la A C angoli disuguali, da una parte l'angolo A B D maggiore, dall'altra C B D minore, si dirà essa linea D B obliqua sopra l'altra A C.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 37: Esamineremo quegli argomenti che sonosi dedotti dalla comunicazione del movimento tanto ne' corpi molli, quanto negli elastici, prima negli urti diretti, indi negli indiretti, ed obbliqui.
Definiz: § IV. Detto di angolo obliquo, vale Che non è retto, ma o maggiore o minore del retto. ‒
Esempio: Galil. Op. II, 228: Non divide (la sfera e l'orizzonte) i detti cerchi ad angoli retti, ma obliqui e disuguali.
Definiz: § V. Nel linguaggio astronomico, detto di sfera obliqua, vale Che ha l'asse di rotazione obliquo rispetto all'orizzonte: detto di orizzonte obliquo, vale Che è obliquo rispetto all'asse di rotazione della sfera; e detto di ascensione obliqua, vale Che è misurato sulla sfera obliqua. ‒
Esempio: Dant. E. Astrolab. 9: Nella sfera obliqua alli settentrionali li sei segni, dal principio del cancro fino alla fine del sagittario, nascono rettamente, e gli altri sei opposti nascono obliqui.
Esempio: E Dant. E. Astrolab. 12: L'orizzonte.... è un cerchio che divide la mezza sfera inferiore della superiore.... Ed è di due sorti, come anche la sfera è in due maniere, cioè retta o obliqua.
Esempio: E Dant. E. Astrolab. appr.: Quelli hanno la sfera obliqua a' quali l'un de' due poli sempre è elevato sopra l'orizzonte, e l'altro sempre è depresso sotto detto orizzonte. A quelli che hanno l'orizzonte e la sfera obliqua, gli ascendono e discendono i segni più obliquamente, che a quelli che hanno la sfera e l'orizzonte retto. L'orizzonte obliquo è diverso, secondo che è differente l'abitazione de gli uomini.
Esempio: Galil. Op. II, 228: Dal che vengono tali orizzonti nominati retti, e tale constituzione di sfera si domanda sfera retta. Ma per l'opposito, sfera obliqua, o vero orizzonte obliquo si dice quello che, non passando per i poli della diurna rivoluzione, non divide i detti cerchi ad angoli retti, ma ec.
Esempio: E Galil. Op. II, 234: Di queste ascensioni, altre si dicono rette, ed altre oblique. Ascensione retta è quella che si fa nella sfera retta, dove l'orizzonte, passando per i poli del mondo, sega l'equinoziale e tutti li suoi paralleli ad angoli retti: ascensione obliqua è quella che si fa sopra l'orizzonte obliquo, dove per l'esser l'uno de i poli elevato sopra e l'altro depresso, l'equinoziale vien tagliato da esso orizzonte ad angoli disuguali.
Esempio: Pap. Tratt. var. 31: Così.... narrate le predette riguardevoli proprietà all'obliqua sfera convenienti in generale, tempo è già che de i particolari accidenti favelliamo, i quali seguono nella medesima sfera obliqua secondo la maggiore, o la minore obliquità di essa, cioè secondo che l'uno de i poli è più, o meno elevato sull'orizzonte, ec.
Esempio: Varan. Vis. poet. 121: Il.... disco ove la luce alberga, Trascorrea nel suo curvo obbliquo giro Gli astri, che allo Scorpion segnan le terga.
Esempio: Card. Poes. 285: Ma in van mentite, o istrïon, le voglie Oblique e l'opre vili Sott'esso il fasto de l'eretto ciglio.
Definiz: § VI. Figuratam., e in senso morale, vale Deviante dal retto, Ingiusto, Disonesto, e simili. ‒
Esempio: Petr. Trionf. 203: Così preso mi trovo, ed ella è sciolta.... Dura legge d'amor! ma benchè obliqua, Servar convensi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 19: Ben che duro gli fosse, era più onesto, Che satisfare a quella voglia obliqua.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 22, 49: E sentirete se fu dritta o obliqua Cagion che i cavallier fecer giurare.
Esempio: Galil. Op. II, 519: Ma poi che la sua importunità ha vinta la mia sofferenza, io per palesare la sua obliqua affezione verso di me, cominciata e continuatasi poi gran tempo, verrò insieme a raccontare.... quanto ec.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 252: Puossi torcere più mostruosamente la dirittura della verità per far che si adatti all'obliqua nostra cupidità?
Esempio: Cocch. Op. 1, 131: Nel ridurre al suo vero genere e nell'indicare col dovuto nome qualunque corpo naturale, non possono aver luogo mire d'obliquo interesse.
Esempio: Card. Poes. 98: In questi avelli (di Santa Croce) or vive, Qui solo, e in van, la patria nostra antiqua: A i quali io siedo e fremo, a le mal vive Genti imprecando, de l'etade obliqua Dispregiator.... eterno.
Definiz: § VII. Pur figuratam. per Che non investe direttamente l'oggetto a cui si riferisce, Indiretto; detto di indicazione, menzione, allusione, motto, e simili. ‒
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 4: Qual fosse poi lo stato di Pisa nel resto del medesimo secolo quinto, e nei susseguenti fino a tutto il decimo, è difficile il conietturarlo precisamente, non vi essendo altre memorie o tradizioni contemporanee e sicure, che qualche rara e sparsa per lo più ed obliqua menzione di questa città in alcuno dei pochi scrittori ec.
Esempio: Parin. Poes. 64: Però ti giovi della scorsa notte Ricordar le vicende, e con obliqui Motti pungerl'alquanto, o se nel volto Paga più che non suole, accòr fu vista Il novello straniere,... o se cupida troppo Col guardo accompagnò di loggia in loggia Il seguace di Marte, ec.
Definiz: § VIII. Pure per Indiretto, nel linguaggio dei Legisti; detto di disposizione obliqua per atto di volontà legalmente dichiarata. ‒
Esempio: De Luc. Dott. volg. 9, 1, 95: Ciò riguarda solamente il testamento in generale per la disposizione diretta circa l'istituzione dell'erede, non già rispetto all'altre disposizioni oblique a favore degli altri.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 9, 10, 24: Le specie.... delle sostituzioni prime o dirette, sono: la volgare, la pupillare, la militare e l'esemplare...; e la seconda, overamente obliqua, è quella che si dice fidecommissaria, la quale poi si distingue in diverse altre specie, cioè fidecommissaria restitutoria in caso di morte, conservatoria in caso di alienazione, ec.
Definiz: § IX. E per Ambiguo. ‒
Esempio: Marchett. Lucrez. 269: O perchè l'avrà detto una parola D'obliquo senso, che nel core infusa Qual foco sotto cenere s'avviva. (L'altra edizione citata ha ambiguo; e ambiguo, il lat.).
Definiz: § X. Term. dei Grammatici. È aggiunto dei casi de' nomi nelle lingue a flessione caso obliquo, eccetto il Nominativo, che si dice Retto. ‒
Esempio: Bemb. Pros. 142: Quantunque è alcuna volta, ma tuttavia molto di rado, che si truova chi posto ne gli obliqui casi.
Esempio: Segn. P. Demetr. 48: In molti luoghi ancora i casi obliqui, più che i retti, danno aggrandimento al parlare.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 102: Le parole vanno bene spesso movendosi d'un aspetto in un altro, variando in parte non il significato, ma alcuno accidente di quello; come da Io, Me. Ora perchè nel moto tutte le cose piegan naturalmente al basso, questa variazione si dice caso, quasi caduta. Ma perchè la voce non si piega sempre, mentre che ella non si piega, si dice retta; e mentre si piega, si dice obliqua, cioè torta.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 101: Egli ed Ella sono per lo più del caso retto; e Lui, e Lei sempremai degli obliqui. E dico per lo più, imperciocchè ben mi ricorda che almeno i poeti eziandio negli obliqui costumarono di valersene.
Esempio: E Mann. Lez. Ling. tosc. 102: Affermano questa e non altra esser la regola, cioè a dire che Lui e Lei solo ne' casi obliqui dir si possono.
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 233: Ho preso temperamento di considerare le tre ordinarie desinenze degli Etruschi e degli Umbri; in A, in E, in V. Esamino onde derivino; e a stabilire i lor obliqui mi valgo delle due lingue più note, e più della latina che della greca. (qui in forza di Sost.).
Definiz: § XI. E parlandosi di dettatura obliqua, discorso obliquo, o simile, rispetto all'uso dei casi obliqui. ‒
Esempio: Segn. P. Demetr. 83: Esemplo di dettatura obbliqua, vie più conciso, e perciò oscuro è quello appo Zenofonte, cioè ec.
Definiz: § XII. Term. di Anatomia. È aggiunto di muscolo obliquo, a denotare l'andamento non retto di esso. ‒
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 103, 1: Cominceremo (nel far menzione dei muscoli) dal capo. Del capo e sue parti. Due splenj, due complessi, due retti maggiori, due retti minori, due obliqui superiori, due obliqui inferiori, due mastoidei, ec.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 104, 1: Del ventre inferiore. Due obliqui descendenti, due obliqui ascendenti, due retti, due transversi, ec.
Definiz: § XIII. E in forza d'Avverb., per Obliquamente. ‒
Esempio: Tass. Gerus. S. 14, 44: E generar le pioggie e le rugiade Risguardo, e come il vento obliquo spiri.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 26: Figlio,... L'andar traverso è disusato modo.... Guarda tuo padre. E in questo dir si vede Muovere il granchio padre obliquo il piede.
Esempio: Zanell. Poes. 1, 202: Ma come smisurato Serpe, che obbliquo si rigira e stende, I colli d'ogni lato Cinge il nemico ec.
Definiz: § XIV. Per obliquo, posto avverbialmente, vale Obliquamente, ossia In direzione non verticale nè orizzontale; ma ha più spesso senso figurato. ‒
Esempio: Bocc. Fiamm. 104: Ma che giova però a te opporsi? A te sono mille vie a nuocere a' tuoi nimici; e quello che per diritto non puoi, conviene che per obliquo fornischi.
Esempio: Menz. Pros. 3, 335: Confesso il vero, io non intendo una gran parte della sua lettera, nè so, nè per diritto, nè per obliquo, dove una gran mano di cose vadano a battere.
Definiz: § XV. Andare in obliquo, figuratam. e poeticam., vale Deviare, Traviare, dal retto sentiero, Operar male, Peccare. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 3: Che d'Attila dirò? che de l'iniquo Ezzelin da Roman? che d'altri cento? Che dopo un lungo andar sempre in obliquo, Ne manda Dio per pena e per tormento.
Definiz: § XVI. Cerchio obliquo, si disse Lo zodiaco. ‒
Esempio: Dant. Parad. 10: Vedi come da indi si dirama L'obliquo cerchio che i pianeti porta.... E se la strada lor non fosse torta ec.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 243: L'obliquo circulo, cioè il zodiaco, il quale è la via delli pianeti.... E dice che la sua strada è torta, perchè l'una parte del circulo del zodiaco china verso il polo artico, l'altra verso l'antartico.
Esempio: Dant. E. Astrolab. 8: Il zodiaco, o vogliamo dire portatore de' segni, o cerchio obliquo, intersecando l'equinoziale lo divide in due parti uguali, e l'una delle sue metà declina e piegasi verso tramontana, e l'altra verso mezzodì.